Città della patata – Diffida ai sindaci di Avezzano e Gioia

Angelo Venti
Angelo Venti
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Continua a suscitare polemiche la scelta dell’Amministrazione comunale di Avezzano di aderire in qualità di socio fondatore alla “Associazione nazionale Città della patata“. Dopo la sconfessione di Confagricoltura, ora spunta una diffida del “Consorzio Igp Patata del Fucino.

Non ha pace il sindaco sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio. A rovinargli il Capodanno è stato il Comunicato stampa diffuso proprio il primo giorno del 2021 da Confagricoltura l’Aquila, e di cui abbiamo già raccontato qui:

La diffida nascosta

Certo è che la patata che Di Pangrazio si ritrova tra le mani diventa sempre più bollente. Il sindaco non ha fatto in tempo a riprendersi dalla stroncatura di “Avezzano città della patata“, fatta ieri da Confragricoltura, che oggi spunta la notizia di una diffida ricevuta le scorse settimane dal “Consorzio tutela IGP Patata del Fucino.

Una diffida che, stranamente, era stata tenuta riservata dall’assessore Pierluigi Di Stefano. Nonostante che l’assessore, la sera del 30 dicembre, sulla sua bacheca facebook si era dilungato nel descrivere il suo impegno per l’operazione “Avezzano città della patata“, spacciandola persino come una geniale operazione di marketing territoriale.

Non solo. L’assessore Di Stefano – riferendo che con i consiglieri Silvagni e Fracassi aveva addirittura effettuato una visita istituzionale al Covalpa e al Consorzio della patata del Fucino Igp, accolti dal dirigente di Covalpa Antonio Del Corvo e dal direttore del consorzio Mario Nucci – così concludeva il suo post:

. […] abbiamo toccato con mano le grandi possibilità che racchiude il consorzio della patata del fucino Igp e con il direttore Nucci abbiamo programmato interventi volti alla promozione del prodotto che caratterizza più di ogni altro la nostra città. L’obiettivo è quello di creare una forte sinergia con la nostra città e con le altre realtà del fucino per sviluppare nell’immediato futuro strategie di marketing territoriale che portino reale benessere al territorio. Possiamo riderci su, in altri posti fanno soldi e ridono più di noi“.

Un incontro idilliaco, secondo la versione di Di Stefano. Soprattutto nessun accenno pubblico, da parte dell’assessore, alla diffida ricevuta pochi giorni prima proprio dal Consorzio della patata del Fucino Igp, diretto da Mario Nucci. Potete immaginare il nostro stupore quando ci è capitata tra le mani la copia della diffida inviata il 16 novembre scorso al Comune di Gioia dei Marsi, e il cui contenuto riportiamo integralmente di seguito.

Diffida ai sindaci di Gioia e Avezzano:

Egregi Sig.ri Sindaci dei Comuni di AVEZZANO e GIOIA DEI MARSI

Egregi sindaci,

abbiamo appreso, a mezzo sito online di marsica web del 16/11/2020, della costituzione dell’Associazione Nazionale Città della Patata per sostenere e sviluppare la qualità delle produzioni e dei territori nei quali il tubero più famoso al mondo è il vero protagonista della vita sociale, culturale ed economica.

Sicuramente è un’ottima iniziativa da parte di sindaci che vogliono valorizzare le produzioni dei loro territori da tutelare e promuovere, come la patata rossa di Villa Celiera (PE) la patata montana prodotta nei Comuni di Civitaluparella (CH), Gamberale (CH), Montenerodomo (CH) e Pizzoferrato (CH).

Nell’articolo l’Abruzzo è rappresentato “da diverse zone ad alta vocazione pataticola, la rinomata piana del Fucino, con i Comuni di Avezzano (AQ) e Gioia dei Marsi (AQ)”, e viene evidenziato che la Calabria è rappresentata dai Comuni produttori della Patata della Sila IGP.

Vi informo che anche in Abruzzo, nel Fucino vi è il riconoscimento da parte della UE nel 2014, della IGP Patata del Fucino, con la peculiarità unica a livello Europeo che tutte le varietà coltivate all’interno dell’alveo dell’ex lago possono essere certificate IGP.

Il Consorzio di Tutela IGP Patata del Fucino costituito il 15/12/2016 con la partecipazione di oltre 500 produttori agricoli e 4 operatori commerciali, è stato riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ai sensi dell’art. 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999 n. 526 ed è incaricato di svolgere le funzioni previste dal medesimo comma, sulla IGP “Patata del Fucino” registrata con regolamento (UE) n. 656 della Commissione del 18 aprile 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L. 114 del 28 aprile 2014.

Il Consorzio in base a tale riconoscimento opera, erga omnes, in nome e per conto del MIPAAF e:

  • tutela, promuove, valorizza e cura gli interessi generali della IGP “Patata del Fucino” anche attraverso l’informazione del consumatore;
  • – tutela, difende e vigila affinché, da parte di chiunque, non vengano usati indebitamente, abusivamente e illegittimamente, la dicitura IGP “Patata del Fucino o dicitura che la identifichi, ed affinché non vengano usati nomi, denominazioni, diciture e simboli comunque atti a trarre in inganno l’acquirente o il consumatore.

Tali compiti vengono svolti con impegni economici sia del Consorzio che dai soci che hanno portato a far conoscere il nostro territorio in tutta l’Europa (Promozione TV) e con indirizzi dati per salvaguardare il reddito di tutte le aziende agricole e gli operatori della Marsica inseriti nel sistema di certificazione, anche ai non soci del Consorzio,

La Vostra partecipazione all’Associazione e ci congratuliamo per la Vice Presidenza ottenuta, sicuramente è a titolo personale, e forse vuole promuovere altri tipi di patate (Patata di Avezzano o di Gioia dei Marsi) oppure su varietà non più in commercio Desirée, Asterix, Kennebec: che non sono “le varietà protagoniste indiscusse delle manifestazioni, della gastronomia e dell’economia” marsicana.

Nel valutare non positiva la partecipazione a tale Associazione in un eventuale promozione della patata del Fucino, Vi diffidiamo ad utilizzare la denominazione protetta IGP Patata del Fucino.

A disposizione per ulteriori chiarimenti.

Distinti saluti

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