Cerchio – Appalti truccati e corruzione: Tedeschi indagato con altri 20

Claudio Abruzzo
Claudio Abruzzo
9 Minuti di lettura
Gianfranco Tedeschi, sindaco di Cerchio (Aq)


Corruzione, Turbata libertà degli Incanti, Truffa, Millantato Credito e Traffico di Influenze Illecite: sono questi i reati che la Procura della Repubblica di Avezzano contesta al sindaco Gianfranco Tedeschi, nell’ambito di un’inchiesta su presunti illeciti nella gestione degli appalti pubblici nel Comune di Cerchio.

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile dell’Aquila e coordinata dal Pm Maurizio Maria Cerrato, é durata 6 anni ed ha visto coinvolte 21 persone tra imprenditori, professionisti ed amministratori pubblici. Tra questi l’ex deputato Vincenzo Angeloni, il vicesindaco di Cerchio Mario Mancini, il segretario comunale Cesidio Falcone, il dipendente comunale Luigino Ciofani e Gianluca De Angelis, ex sindaco di Lecce nei Marsi, accusati a vario titolo per reati di turbata libertà degli incanti, falso ideologico e corruzione; e poi gli imprenditori Paolo Polimeno, Antonietta Montone, Giuseppe Tucceri, Santa Aratari, Angelo D’Amore, Renzo Del Turco, Carlo Meogrossi, Giovanni Conte, Dimitri Continenza, Roberto Rosati e Piero Mascitti.

La comunicazione di conclusione delle indagini, firmata dal Pubblico Ministero Maurizio Maria Cerrato il 15 marzo scorso, è stata notificata solo ieri pomeriggio ai legali del collegio difensivo, composto dagli avvocati Domenicantonio Angeloni, Federico Maria Scaglia, Antonio Milo, Vittoriano Frigioni, Valeria Parisse, Massimo Giardullo, Felice Iacoboni e Giovanni Fracassi.

Gli accertamenti della Procura di Avezzano hanno riguardato un filone di gare d’appalto svoltesi a Cerchio nel periodo compreso tra il marzo 2015 e il dicembre 2016, lavori per un importo complessivo di 211mila euro.

Sotto la lente degli inquirenti sono finiti i lavori di manutenzione straordinaria delle strade cittadine, degli immobili di proprietà del comune, del campo sportivo e del Palazzo D’Amore Fracassi, la copertura dei loculi cimiteriali, la realizzazione di una tendostruttura e la ristrutturazione dell’impianto di pubblica illuminazione. Il 25 ottobre 2016 gli uomini della Squadra Mobile della Questura dell’Aquila avevano eseguito delle perquisizioni presso il comune di Cerchio e l’abitazione del sindaco Tedeschi, sequestrando documenti ed apparecchiature elettroniche.

Secondo la Procura, il sindaco Tedeschi, in concorso con il vice sindaco Mancini, il segretario comunale Cesidio Falcone e il dipendente Luigino Ciofani, avrebbe “alterato le procedure di diverse gare d’appalto attraverso la concertazione preventiva con la ditta individuata dell’offerta da presentare” e attraverso accordi con le altre imprese invitate che, di fatto, assicuravano l’aggiudicazione della stessa alla ditta “sponsorizzata” da Tedeschi con ribassi minimi, ricevendo successivamente come ricompensa altri lavori pubblici.

Secondo gli investigatori si tratterebbe di un perverso meccanismo di spartizione delle aggiudicazioni degli appalti pubblici sulla base di decisioni preventivamente prese dal sindaco Tedeschi, a volte dietro pagamento di somme di denaro, fatto spesso veicolare tramite pagamenti alla società Innovazione e Sviluppo Srl amministrata da Andrea Tedeschi, figlio di Gianfranco, anch’egli indagato in questa inchiesta con l’accusa di millantato credito. E’ il caso della ditta G.I.S. Srl di Rho che, sempre secondo la Procura di Avezzano, avrebbe corrisposto a Tedeschi compensi mensili di 2500 euro e persino un’autovettura AUDI A5 all’ex deputato Vincenzo Angeloni in cambio di appalti per l’istallazione di impianti di videosorveglianza da parte di Autostrade Spa, nel porto militare di Gaeta e in un opificio di Pratola Peligna. Secondo gli inquirenti Tedeschi e Angeloni avrebbero spesso agito come:

intermediari in forza delle conoscenze vantate con una molteplicità di pubblici amministratori […] attività di intermediazione e influenza effettivamente esercitata con pregresse condotte spese in favore di altri soggetti, a loro rivoltisi per ottenere i servigi illeciti“.

A proposito di Gianfranco Tedeschi, nella comunicazione di conclusione delle indagini, gli inquirenti evidenziano un particolare potere dello stesso nell’esercitare influenze in quanto:

personaggio di spicco del Partito Democratico abruzzese e legato politicamente all’allora Governatore della Regione Abruzzo, oltre ad aver lo stesso ricoperto l’incarico di Sindaco del comune di Cerchio e di amministratore del Cam“.

A volte la ricompensa per l’aggiudicazione dei lavori pubblici poteva consistere in semplici regali, come l’uso di un’autovettura o l’invio di un carico di bancali di pellet da stufa, fatto pervenire nell’ottobre 2016 a Santina Fracassi, una “collaboratrice nel tempo del Tedeschi“, da una ditta di Celano interessata all’istallazione di fibra ottica nei comuni del circondario di Avezzano; altre volte poteva riguardare incarichi di consulenza o assunzioni lavorative.

Tra l’elenco degli indagati risulta anche l’avvocato Franco Paolini del Foro di Avezzano: ex amministratore del Comune di Cerchio (ha avuto anche diversi incarichi legali dal Consorzio Acquedottistico Marsicano), Paolini é accusato di truffa e corruzione per l’assunzione fittizia di Fulvia Cipriani, moglie di Tedeschi, come impiegata addetta alla segreteria nel suo studio legale nel periodo compreso tra luglio 2015 ad aprile 2016. Secondo gli inquirenti, nei sei mesi indicati nel contratto di lavoro, la signora Tedeschi non avrebbe “mai prestato la propria attività professionale presso il suddetto studio legale“, potendo anche usufruire illecitamente, al termine del contratto, di altri sei mesi di indennità di disoccupazione erogata dall’Inps. Secondo la pubblica accusa l’assunzione fittizia, costituente l’illecita remunerazione fornita dall’avvocato, costituirebbe una sorta di compenso al sindaco Tedeschi da parte dell’avvocato Paolini per incarichi professionali affidatigli dal Comune di Cerchio, a difesa degli interessi dell’ente, nel periodo compreso tra gennaio 2014 e novembre 2015, per un importo complessivo di circa 75mila euro.

Ipotesi di reato che però dovranno essere accertate dal GIP perché, é bene ricordarlo, ad oggi stiamo parlando di semplici indagati in un procedimento penale sul quale pesa il macigno della prescrizione che, per molti capi d’accusa, potrà essere richiesta nei prossimi mesi.

Condividi questo articolo