Celano –Procura scende in campo e getta la palla in tribuna

Claudio Abruzzo
Claudio Abruzzo
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Fischio d’inizio allo stadio comunale “Fabio Piccone” per il primo match dell’inchiesta “Acqua fresca”. Squadra della Procura da una parte, quella degli indagati dall’altra: la partita è sui lavori di messa in sicurezza della tribuna coperta, sugli appalti per la manutenzione dell’impianto sportivo, sui contributi alla squadra di calcio.

Match senza esclusione di colpi

Una formazione di professionisti, quella degli inquirenti: a scendere in campo i pm Roberto Savelli e Lara Seccacini, il Procuratore di Avezzano Andrea Padalino Morichini e i carabinieri del Comando provinciale di L’Aquila, guidati dal maggiore Edoardo Commandè.

A convocare sul campo il team degli indagati, nel ruolo di Gip, è la dott.ssa Maria Proia.

Per la squadra degli indagati – che può comunque contare su un vivaio di ben 56 denunciati – per questa partita il mister Filippo Piccone schiera in campo il sindaco Settimio Santilli, l’assessore allo sport Barbara Marianetti, il segretario Giampiero Attili, i dirigenti comunali Valter Specchio e Luigi Aratari, i dipendenti comunali Nazzareno Caferra, Sante Rossi, Daniela Di Censo ed Erica Cerasani, oltre agli imprenditori Vincenzo Santilli e Giovanni Maceroni.

Squadra di amministratori, dirigenti, dipendenti comunali, tecnici e imprenditori indagati, a vario titolo, per reati che vanno dalla Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente alla falsità ideologica, dalla turbata libertà degli incanti alla rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio.

Gli episodi loro contestati sono invece tre e sono relativi a: Progettazione messa in sicurezza della tribuna coperta dello stadio comunale; Rinnovo del servizio di manutenzione ed assistenza degli impianti sportivi; Contributi alla squadra di calcio.

Copertura Stadio “Fabio Piccone”

Lo stadio fu chiuso per problemi di sicurezza nel marzo 2019 per i danni causati dal maltempo alla copertura della tribuna. E fu il sindaco Santilli a dichiarare alla stampa che presto l’impianto sarebbe stato riaperto grazie a finanziamenti del Coni.

Per gli inquirenti le cose sarebbero andate diversamente. Secondo l’ordinanza di custodia cautelare, con determina numero 107 del 12 Marzo 2018 il dirigente Valter Specchio affida i lavori di progettazione di messa in sicurezza, recupero e conservazione della tribuna coperta allo studio ingegneristico Santilli Vincenzo che si aggiudica una manifestazione di interesse indetta dal comune di Celano, per un importo di 39mila e 500 euro. Una gara che però, secondo la procura, sarebbe stata artificiosamente alterata, in concorso con Specchio, dagli amministratori Filippo Piccone e Barbara Marianetti.

Secondo gli investigatori, si tratterebbe di un vero sistema clientelare il cui vero dominus sarebbe lo stesso Piccone, che nella sua segreteria riceveva amministratori, tecnici, imprenditori, dipendenti comunali e privati cittadini in cerca di lavoro decidendo con quali modalità e a chi affidare incarichi e appalti.

Indicativo, per gli inquirenti, questo stralcio di intercettazione tra lui e l’assessore Marianetti:

ma Specchio mi ha rotto i coglioni… a me m’ha proprio rotto le palle pure Specchio, mo’ lo caccio fuori. Ma che cazzo vuol dire manifestazione di interesse? Cioè avevamo detto … avevamo concordato un percorso io e te … avevamo detto diamo una cosa fiduciaria no? Nella quale ci dicono più o meno l’importo che ci vuole e che tipo di lavori e poi facciamo la manifestazione di interesse per dare la progettazione progettazione, o no?  ”.

Piccone avrebbe infatti preferito uno spacchettamento della spesa in modo da poter affidare direttamente l’incarico: secondo gli investigatori, l’assessore allo sport e Piccone si sarebbero piu’ volte incontrati per accordarsi preventivamente circa l’affidamento diretto da appaltare a Santilli. Importi che sarebbero dovuti rigorosamente rimanere sotto la soglia dei 40mila euro. In un’occasione è lo stesso Santilli a partecipare alle riunioni. In un’altra conversazione è Specchio ad istruire l’assessore Marianetti sull’inopportunità di avere contatti telefonici con Vincenzo Santilli, destinatario finale dell’affidamento: “Nessuno lo chiama fino a quando non è ufficializzata la procedura… è meglio che non ci chiamiamo!”.
Gli inquirenti contestano infine agli indagati di aver falsamente attestato la necessità di affidare l’incarico in questione a un professionista esterno, per indisponibilità del personale dell’ente, quando invece proprio il responsabile del procedimento, Luigi Aratari, nel 2017 aveva presentato al Coni due progetti per la ristrutturazione dell’impianto, per altro approvati e finanziati.

Manutenzione impianti sportivi

Si tratta di un appalto di 180mila euro, relativo al 2018, aggiudicato dalla ditta GM GRASS di Giovanni Maceroni. Anche in questo caso, l’assegnazione risulterebbe alterata dalle condotte dell’assessore Marianetti, di Piccone, del dirigente Aratari e da altri dipendenti comunali che, con i loro presunti abusi, avrebbero determinato l’assegnazione finale.

In particolare Aratari è indagato per aver rivelato a Maceroni il contenuto del capitolato di gara prima della sua pubblicazione, informazioni relative alle altre ditte partecipanti e per aver consigliato a un collaboratore di raccomandare al giovane imprenditore di riscrivere bene il progetto:

visto che sta impostando la manifestazione di interesse digli che… di essere tecnico… che riscrive bene il progetto negli allegati A in formato A4 perché ho visto già come ha presentato la documentazione non è preparato… cioè è superficiale… e quindi quello là invece… è preparato … molto piu’ preparato”.

Non solo. Aratari avrebbe anche alterato la selezione scegliendo come presidente esterno della commissione di gara Andrea Pandolfi, soggetto secondo gli inquirenti meno titolato tra i vari aspiranti.

Particolarmente significativa, secondo l’accusa, l’intercettazione in cui Barbara Marianetti raccomanda ad Aratari di avere cura di Maceroni: “quel ragazzo ha investito l’ira di Dio su questi campi”, ricevendo rassicurazioni da Aratari: “conta che… dovremo farlo uscì”.

Contributi alla squadra di calcio

L’assessore allo sport non risulterebbe invece coinvolta nell’erogazione di fondi comunali all’associazione sportiva Celano Fc Marsica, relativi alla stagione 2016/2017. In questo caso, secondo gli inquirenti, sempre Piccone avrebbe disposto al segretario Attili e ai dipendenti comunali Daniela Di Censo e Erica Cerasani di preparare una bozza di delibera falsa e retro datata che concedeva un contributo straordinario pari a 49mila euro alla prima squadra cittadina.
Ricordiamo che già nell’agosto del 2018 la Guardia di finanza aveva effettuato un blitz nel Comune, notificando a dieci persone (amministratori, ex amministratori e funzionari, tra cui l’ex sindaco Filippo Piccone, l’allora assessore Settimio Santilli, e altri ex amministratori, tra cui il vice prefetto Mauro Passerotti), dei provvedimenti della Corte dei conti sempre per finanziamenti concessi nel 2012 alla squadra del Celano calcio.

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