Casello L’Aquila ovest – Continua il tour in autostrada dei sindaci abruzzesi

Redazione
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di Monica Pilolli

Appello al Ministero e alla concessionaria Strada dei Parchi affinché si rivedano le tariffe autostradali e, più in generale, le politiche strategiche riservate alle zone interne, fortemente penalizzate in termini economici e di vivibilità del territorio.

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Questo il motivo che stamattina ha portato in strada i sindaci del comprensorio, radunati all’imbocco autostradale presso il casello di L’Aquila Ovest e guidati dal primo cittadino aquilano Pierluigi Biondi, che li ha accolti megafono in mano. Guarda il video:

Biondi alla nostra redazione dichiara: “Non siamo contro nessuno ma protestiamo a favore delle popolazioni delle aree interne, che da questa infrastruttura traggono sviluppo e sicurezza. E’ una tratta strategica sia in termini turistici e di mobilità per i pendolari, sia per garantire soccorso e assistenza in caso di emergenza, come hanno dimostrato gli eventi sismici accaduti in italia centrale nel 2009 e nel 2016. Chiediamo che quest’autostrada – Continua Biondi -non venga considerata una semplice tratta commerciale ma appunto una vera e propria infrastruttura strategica, che come tale non può soggiacere alle ristrette logiche di mercato che hanno portato all’emanazione del decreto interministeriale del 29 dicembre 2017, con un aumento tariffario di circa il 13%.

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Il sindaco Biondi chiede poi che “nell’incontro di domani previsto tra il Ministero e la concessionaria, venga ritirato il decreto e siano create le condizioni per mitigare l’effetto degli aumenti su questi territori e su queste popolazioni, valutando anche una ridistribuzione a carico della fiscalità generale. E’ bene precisare tuttavia che questi aumenti tariffari nulla hanno a che vedere con i fondi per la messa in sicurezza dell’infrastruttura, per la quale si attinge a un’altra partita di 250 milioni di euro già riconosciuta alla concessionaria. Gli aumenti – conclude Biondi – derivano dalle condizioni previste nella convenzione seguente a una vecchia concessione, che stabilisce dei parametri di ristoro degli investimenti fatti sulle autostrade, più altri parametri di natura tecnica che hanno portato ad un rincaro del 12,89%, percentuale che per il territorio si rivela devastante.

A sinistra, Celso Cioni
A sinistra, Celso Cioni

Presenti al sit-in anche Umberto Trasatti, segretario provinciale CGIL L’Aquila, e il direttore regionale Confcommercio Celso Cioni, che considera il provvedimento contrario all’interesse dell’intero Abruzzo: “La competitività delle imprese abruzzesi è fortemente penalizzata rispetto alle situazioni degli altri territori limitrofi, vengono amputate le potenzialità turistiche di una regione che ha una chiara vocazione in tal senso. L’aumento spropositato delle tariffe autostradali incide su un bacino potenziale di utenza di milioni di persone entro pochi chilometri, pertanto – conclude Cioni – questo tipo di provvedimenti danneggiano l’intero Sistema Abruzzo e possono soltanto definirsi nemici dell’ Abruzzo interno.

web OK - INTECS 1Al presidio sono intervenuti inoltre gli ex lavoratori della INTECS, che esprimono il disagio di un territorio legato al mondo del lavoro. Spiega Elvira De Sanctis, segretaria generale FIOM L’Aquila: “Si tratta di ricercatori nel settore delle telecomunicazioni, licenziati durante le festività natalizie. Il paradosso è che nella città del 5G, lavoratori che si occupano di telecomunicazioni e che sono altamente specializzati, oggi restano senza lavoro e senza una soluzione immediata al problema del loro licenziamento. Siamo qui per richiamare l’attenzione delle istituzioni, oltre ad aver attivato un presidio permanente fuori dal palazzo della Regione“.

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