Caruscino, dopo la tempesta emergono le buche – Avezzano batte Roma con una sola strada

Luisa Novorio
Luisa Novorio
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Via Sant’Andrea: una via considerata periferica ma in realtà molto utilizzata per evitare il traffico di via XX Settembre, soprattutto nelle ore di punta, consentendo così di raggiungere la zona di Caruscino da via Garibaldi.

Ma ritorniamo alle buche! Via Sant’Andrea è una strada rappezzata come il costume di Arlecchino. I lavori di sommario intervento non hanno fatto altro, nel tempo, che peggiorare la situazione. Saltando il superficiale strato di asfalto ha trasformato la pozza in buca profonda e in alcuni tratti emerge una imbarazzante, quanto pericolosa, estesa di acqua che non consente di percepirne la profondità. Il rischio maggiore è che il percorso, in lunghi tratti per evitare le buche, costringe i guidatori ad andare contromano; non solo, mancando dei muretti che determinano i margini stradali, quando la pioggia è così abbondante, si rischia di finire nei fossati che sembrano riproduzione, in scala ridotta, del Lago del Fucino.

E’ opportuno evidenziare inoltre che l’incrocio di via Sant’Andrea con via Buonarroti è male evidenziato. Il segnale di stop verticale c’è, ma ormai la segnaletica bianca sulla strada è totalmente scomparsa. Non pochi gli incidenti che si verificano.
Evidentemente o non si conosce questo tragitto “liberatorio” o lì non abita alcun esponente di spicco.
Giusto per dovere di informazione: se si cerca in web la mappa stradale risulta, inequivocabilmente, via Sant’Andrea affiancata ad “Avezzano” e non ad altro comune terrestre. E se lo dice Google…

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