Capistrello – Crolla l’inchiesta: Gip dispone 12 archiviazioni su richiesta Pm

Redazione
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Capistrello - Municipio

di Angelo Venti e Claudio Abruzzo

Il Gip Anna Carla Mastelli ha ordinato “l’archiviazione della notizia di reato e la restituzione degli atti al Pm” per una serie di reati contestati, a vario titolo, a 12 degli indagati nell’inchiesta che portò alla caduta dell’amministrazione comunale di Capistrello.

Crolla così l’impianto accusatorio della clamorosa inchiesta condotta dai carabinieri della compagnia di Tagliacozzo guidati dal capitano Edoardo Commandè e inizialmente coordinata dal sostituto procuratore Roberto Savelli.

Ricordiamo che nel novembre 2018, con una spettacolare operazione, 50 carabinieri eseguirono un’ordinanza di misura cautelare – emessa dal gip Maria Proia – nei confronti di 10 degli indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di “concussione, corruzione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, truffa aggravata e falsità ideologica commessa dal p.u. in atti pubblici“.

Che questa inchiesta non convinceva lo avevamo scritto subito. Ora, come già successo per l’inchiesta gemella di Tagliacozzo, anche a Capistrello si registra la svolta.

Chi esce definitivamente dall’inchiesta

Con il provvedimento del Gip Mastelli ad uscire definitivamente dal procedimento giudiziario sono: Romeo Di Felice, Alfredo Benedetti, Antonio Basilico, Francesco Ruscitti, Maurizio Moscato, Franco Spadafora, Francesco Vaccaro, Renza Di Domenico, Luca Persia, Danilo Santirocco, Angela Polliccelli, Ivan Di Felice. Il Decreto di archiviazione è stato firmato dal Gip il 30 settembre scorso con queste motivazioni:

letta l’articolata richiesta di archiviazione del PM pervenuta in data 20-9-2019; letti gli atti, ritenuto di condividere le argomentazioni, in punto di fatto e di diritto, compiutamente illustrate nella richiesta del PM cui si fa riferimento per relationem ed integrazione del presente; considerato che i motivi in essa esposti vanno condivisi e che, infatti, non vi sono altri spunti investigativi per un ulteriore approfondimento delle indagini, PQM ordina l’archiviazione della notizia di reato e la restituzione degli atti al Pm

A richiedere il provvedimento di archiviazione al Gip era stato infatti lo stesso Pubblico ministero Andrea Padalino Morechini, subentrato al pm Savelli, dopo che il 4 luglio aveva disposto per 12 degli indagati nel procedimento originario lo “Stralcio totale con formazione di un fascicolo separato”, mentre per il sindaco Francesco Ciciotti aveva contestualmente disposto lo Stralcio parziale per i soli reati di Concorso in turbata libertà degli incanti e Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Per l’ex assessore Corrado Di Giacomo, il geometra Mattia Coviello, l’imprenditore Concezio Fantozzi, la progettista Francesca Stati, la giornalista Annalisa De Meis e il sindaco Francesco Ciciotti rimangono al momento accuse che vanno, a vario titolo, dalla concussione alle minacce, dalla turbata libertà degli incanti alla corruzione. Tutto lascia però ritenere che sarà gioco facile per i difensori smontare in dibattimento le residuali accuse.

Una curiosità. Mentre per il sindaco Ciciotti e Corrado Di Giacomo è restata in piedi l’accusa di Concorso in concussione (per lavori riguardanti la ristrutturazione di Piazza Caduti sul lavoro e Piazza Fonte Vecchia e l’adeguamento sismico della Scuola media Sabin), sono state invece archiviate – per gli stessi episodi – le posizioni di tecnici comunali, progettisti e amministratori delle ditte appaltanti.

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