CAM tra ricorsi e parcelle pesanti: Concordato preventivo in Corte d’appello

Claudio Abruzzo
Claudio Abruzzo
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Emergenza Covid 19 permettendo, il prossimo 27 maggio in Corte d’appello dovrebbe tenersi l’udienza per discutere il ricorso presentato da Banca Sistema e Agenzia delle Entrate contro l’omologa, da parte della Sezione fallimentare del Tribunale civile di Avezzano, del piano concordatario presentato dal Cam.

A presentare il ricorso in Corte d’Appello sono due creditori di peso, che avevano già opposto il proprio NO! al Concordato preventivo proposto dal Cam: l’Agenzia delle entrate, che vanta nei confronti del Cam un credito di oltre 4,9 milioni di euro e Banca Sistema, che reclama oltre 10,5 milioni di euro, credito che aveva riacquistato dall’Enel per le forniture di energia.

Banca Sistema, tra l’altro, ha anche invitato tutti i Comuni soci – e tutti i dirigenti che si sono succeduti alla guida del consorzio a partire dal 22 dicembre 2014 – presso la Camera Arbitrale di Milano, chiedendo loro il pagamento di 10 milioni 519mila euro (oltre interessi di mora).

CAM, il pozzo senza fondo

Con il nuovo ricorso in Corte d’appello arrivano anche nuove spese per il Consorzio acquedottistico che, è proprio il caso di dirlo, sembra essere considerato come un pozzo senza fondo. Con la Deliberazione n. 34 del 21 aprile 2020, infatti, il Consiglio di gestione di Cam spa, ha deliberato di:

Affidare l’incarico di tutelare il CAM spa, in relazione al ricorso in appello avverso l’omologa del piano concordato presentato da Banca Sistema e Agenzia delle Entrate, allo studio legale avv. Valerio Di Gravio (già Advisor legale nella procedura di concordato) previo la richiesta di un abbattimento del preventivo presentato (pari ad euro 35.000)”.

Alla riunione in questione erano presenti la Presidente del Consiglio di Gestione Manuela Morgante e il componente Loreto Ruscio, il Presidente del Consiglio di sorveglianza Alessandro Pierleoni e i componenti Antonio Mostacci e Felicia Mazzocchi, il Dirigente di gestione Albino Santucci, il Dirigente tecnico Leo Corsini e, con la funzione di Segretario, Stefano Di Benedetto.

Una riunione interessante

Meriterebbero di essere approfonditi alcune accenni contenuti nel Verbale n. 11 della riunione, relativi ai possibili effetti dell’emergenza Coronavirus sulla situazione finanziaria del Cam. Qui ci limitiamo a riportare solo alcuni passaggi, relativi però alla sola parcella per l’assistenza legale. Si legge infatti nel verbale che la presidente Morgante:

fa presente che lo studio legale Di Gravio ha presentato la propria proposta, pari ad euro 35.000 (di cui subito 15.000 a titolo di acconto), per l’assistenza del Cam. In considerazione del fatto che lo Studio Di Gravio ha seguito, in qualità di advisor legale, il CAM spa nella procedura del piano concordato sottolinea che in questa fase così delicata sarebbe controproducente rivolgersi ad altri professionisti e che si potrebbe eventualmente provare a chiedere un abbattimento del preventivo.

Sull’importo della parcella interviene poi con una punta polemica Loreto Ruscio. Si legge sempre nel verbale:

L’Avv. Ruscio evidenzia che il preventivo (euro 35.000) presentato dall’Advisor legale (Studio legale avv. Valerio Di Gravio) è piuttosto importante, anche in considerazione delle somme che sono state già versate al richiamato Advisor per l’attività già svolta in relazione al piano concordato. Chiede, pertanto, se sia possibile provare a richiedere un abbattimento del compenso”.

Sulla stessa linea di Ruscio anche Alessandro Pierleoni:

Anche il Presidente C.d.S. Dott Pierleoni sottolinea che il preventivo appare elevato e anch’egli chiede se sia possibile ottenere l’abbattimento”.

A chiudere la discussione sul punto, prima di assegnare comunque l’incarico allo studio Di Gravio, è la Presidente Morgante. Si legge nel verbale:

La Presidente si rende disponibile a provare ad ottenere un abbattimento del preventivo, comunque precisa che tali costi essendo legati alla procedura di concordato non gravano sulla gestione; evidenzia infine che pensare di cambiare legale in questa fase appare senza dubbio improduttivo per la società poiché lo studio Di Gravio ha esguito la procedura concordataria del CAM e petanto conosce già perfettamente la situazione.

Dai documenti in nostro possesso non sappiamo se lo “sconto” sulla parcella dello Studio Di Gravio sia stato effettivamente richiesto e tantomeno se tale “abbattimento” sia stato realmente “concesso“: non conosciamo pertanto l’ammontare finale della parcella. Ricordiamo però che lo Studio Avv. Valerio Di Gravio ha già ricevuto dal Cam almeno un incarico professionale da 190mila euro proprio per “la presentazione di proposta di concordato preventivo presso il tribunale di Avezzano” (affidamento diretto).

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CAM, IL BUCO CON L’ACQUA INTORNO

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