CAM, IL BUCO CON L’ACQUA INTORNO – Acque stagnanti

Redazione
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Acque Stagnanti

a cura di:

Sperone Logaritmics

(11/100 – continua)

Nel mentre una coltre impenetrabile – e invero poco spiegabile – di silenzio è calata sulla questione del concordato del Cam S.p.A., le cronache estive marsicane hanno dato conto, con dovizia di particolari, dell’iniziativa intrapresa dal Consorzio, e sostenuta dall’attuale sindaco di Avezzano, tesa ad ottenere il trasferimento, allo stesso Cam S.p.A., della responsabilità dell’impianto di depurazione sito in Avezzano, a Borgo via Nuova, attualmente gestito dall’ARAP (entità che ha assorbito i consorzi industriali), contro ogni principio e norma informanti il funzionamento del servizio idrico integrato italiano.

Domanda: sarà una questione sorta in questo periodo?

Caratteristica delle nostre vicende è quella di scoprire, di solito con anni di ritardo, (è proprio il caso di dire) l’acqua calda. Questioni sul tappeto da tempo immemorabile – e finiteci sotto, al tappeto – assurgono a emergenze, quando le stesse avrebbero potuto essere affrontate e risolte con largo anticipo.

Sulla polemica odierna, e la richiesta del Cam S.p.A., ci pregiamo pubblicare, di seguito, una missiva del Martello di oltre quattro anni fa, dove pacificamente si faceva notare, agli attori istituzionali interessati, le mende delle scellerate determinazioni della Regione Abruzzo, che nel caso di specie risultavano particolarmente abnormi perché assoggettavano dei reflui civili alla potestà di un Consorzio industriale.

Perché da noi nessuna polemica si crea veramente ma tutto stagna e si distrugge.

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