CAM – Ecco la lista di chi non paga l’acqua

Angelo Venti
Angelo Venti
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I conti del Consorzio acquedottistico marsicano – sopratutto ora che sono iniziati i distacchi delle forniture per forse migliaia utenti morose – continuano a far discutere. Per il CAM si è parlato di debiti per circa 80 milioni di euro e, nell’ultimo biennio, con la passata governance, si era avviato a fatica un piano di risanamento dei conti dell’ente. La ricetta adottata è molto semplice: razionalizzazione delle spese e piani di rientro con i fornitori da un lato, l’avvio del recupero dei crediti e delle morosità degli utenti, dall’altro.

Ed è in questa ottica che, nel maggio del 2017, il responsabile del servizio stila il «Report top 100», una sorta di black list delle prime 100 utenze più morose. Precisiamo che si tratta di una lista di singole utenze e non di schede di singoli utenti, ognuno dei quali potrebbe avere intestati più allacci, con il conseguente stravolgimento della classifica stilata. Quindi un Report con singoli debiti per singole utenze – per cifre comprese tra i 400mila e i 16mila euro – che producono comunque un totale di oltre 4 milioni e 200mila euro …per solo 100 allacci.

Non si sa quanti di questi crediti, ad oggi, siano realmente esigibili. E nemmeno se la nuova dirigenza del Cam sia intenzionata a portare avanti – e come – l’azione di recupero delle somme. Ma l’analisi del Report – del quale site.it è venuto in possesso – è molto interessante e riserva più di una sorpresa.

Il podio dei debitori

La Medaglia d’oro è assegnata a un allaccio intestato alla società di gestione di una nota stazione sciistica, che totalizza bollette non pagate per oltre 400mila euro: dal Report non risultavano azioni certe da parte del Cam per il recupero del sostanzioso credito.

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I conti del Consorzio acquedottistico marsicano – sopratutto ora che sono iniziati i distacchi delle forniture per forse migliaia utenti morose – continuano a far discutere. Per il CAM si è parlato di debiti per circa 80 milioni di euro e, nell’ultimo biennio, con la passata governance, si era avviato a fatica un piano di risanamento dei conti dell’ente. La ricetta adottata è molto semplice: razionalizzazione delle spese e piani di rientro con i fornitori da un lato, l’avvio del recupero dei crediti e delle morosità degli utenti, dall’altro.Ed è in questa ottica che, nel maggio del 2017, il responsabile del servizio stila il «Report top 100», una sorta di black list delle prime 100 utenze più morose. Precisiamo che si tratta di una lista di singole utenze e non di schede di singoli utenti, ognuno dei quali potrebbe avere intestati più allacci, con il conseguente stravolgimento della classifica stilata. Quindi un Report con singoli debiti per singole utenze – per cifre comprese tra i 400mila e i 16mila euro – che producono comunque un totale di oltre 4 milioni e 200mila euro …per solo 100 allacci. Non si sa quanti di questi crediti, ad oggi, siano realmente esigibili. E nemmeno se la nuova dirigenza del Cam sia intenzionata a portare avanti – e come – l’azione di recupero delle somme. Ma l’analisi del Report – del quale site.it è venuto in possesso – è molto interessante e riserva più di una sorpresa.Il podio dei debitoriIl Pubblico che non paga Black list piena di sorpreseComuni soci, utenti …e debitoriLa Giustizia che non paga – San Vincenzo Valle Roveto: «il Comune non è debitore del Cam, ma creditore»I Conti del Consorzio acquedottistico marsicano – come avevamo previsto – continuano a far discutere. Il primo ad esprimere perplessità sulla Black list stilata dal Cam con le “prime 100 utenze più morose” è Carlo Rossi, ex sindaco di San Vincenzo Valle Roveto. Rossi – commentando il nostro articolo…[ continua a leggere ]

la Medaglia d’argento spetta invece alla cartiera di Avezzano, che dal luglio 2013 ha accumulato un debito di oltre 240mila euro. Quello che succede nel Nucleo industriale di Avezzano è interessante: oltre alla cartiera, nel Report sono elencate altre 41 imprese che – per importi compresi tra gli 80mila e i 16mila euro, totalizzano debiti per 1 milione 266mila euro. E nemmeno per queste utenze risultano azioni certe per il recupero dei crediti.

La Medaglia di bronzo, con un debito di 193mila euro per delle fatture contestate risalenti al 2006 e 2007, secondo il Cam spetterebbe al comune di Luco dei Marsi. Su questo punto va precisato che il Report è di maggio e che queste bollette sono state già saldate nell’agosto scorso con il famoso e complesso accordo transattivo Cam- Comune di Luco, visto che il Cam era a sua volta debitore nei confronti del comune fucense per circa 1 milione e 300mila euro e che, per questo, il Cam aveva subito anche l’onta del pignoramento dei conti bancari.

Il Pubblico che non paga

Ma la vicenda del Comune di Luco offre lo spunto per un’altra interessante riflessione nella lettura dei dati del Report. Tra le prime cento utenze morose, quelle censite come intestate alle pubbliche amministrazioni sono ben 33, per un debito complessivo di oltre 1 milione 300mila euro. Molte di queste utenze non hanno mai pagato o non pagano da anni, mentre le rispettive pratiche risultano come gestite direttamente dalla Direzione del Cam.

Si passa dalle 4 utenze intestate alla Regione Lazio, con un debito complessivo di 262mila euro, alla Provincia che risulta morosa per una bolletta da 23mila euro per il liceo scientifico di Avezzano o alla Comunità Montana Valle del Giovenco con 20mila euro. Curiosità: tra quelle censite come utenze intestate a Pubbliche amministrazioni, si trova anche un condominio della Piccola Svizzera (Tagliacozzo) con quasi 24mila euro di debito, la Croce Rossa con 18mila euro per una utenza ad Antrosano e la Asl con quasi 19mila euro per una utenza a Pescina.

Black list piena di sorprese

Condomini che non pagano le utenze per decine di migliaia di euro a Carsoli, Tagliacozzo ed Avezzano, dove a non pagare è anche una Casa di cura per anziani. E a non pagare sono anche due centri commerciali, uno a Carsoli che non salda fatture per oltre 58mila euro dal 2008, uno ad Avezzano con 19mila euro di debito. Nell’elenco dei maggiori debitori anche un Centro sportivo ad Antrosano per 18.451 euro, un Club a San Pelino per 83.576 euro e, per un allaccio a Scurcola Marsicana, anche RFI Rete ferroviaria per quasi 89mila euro.

Comuni soci, utenti …e debitori

Ad essere interessante è la posizione dei Comuni. Il maggior debitore verso il Cam – secondo i dati del Report – risulta Celano, che con 6 utenze totalizza 329mila euro: anche qui – come già fatto per Luco – va precisato che Celano è a sua volta creditore del Cam per svariate centinaia di migliaia di euro, infatti nel Report è annotato che per le singole posizioni sono in corso controversie giudiziarie debito/credito gestite direttamente dalla Direzione del Cam.

Seguono poi altri comuni che non hanno mai pagato e per cui non risultano azioni in corso da parte del Cam: Civita d’Antino con 120mila euro per 4 utenze; San Vincenzo Valle Roveto con quasi 74mila euro per 3 utenze; Castellafiume con oltre 64mila euro per 2 utenze; Capistrello con quasi 58mila euro per 3 utenze; Tagliacozzo con oltre 46mila euro per 2 utenze. Infine San Benedetto dei Marsi 29mila euro, Balsorano 28mila euro e Lecce nei Marsi 17mila euro, con una singola utenza ciascuno.

La Giustizia che non paga

Ma oltre a Regione, Provincia, Comunità montana e Comuni a non preoccuparsi di pagare l’acqua consumata è anche la Giustizia. Nell’Elenco dei cento figura infatti anche il Camping Alba d’Oro di Tagliacozzo con oltre 78mila euro di bollette non pagate. Malgrado i solleciti, risulta non aver mai pagato dal 2006, anno della sua costruzione: cosa alquanto singolare visto che questa società da oltre 10 anni è finita in una inchiesta sul riciclaggio del Tesoro di don Vito Ciancimino e per questo quote della società furono affidate a un Amministratore giudiziario nominato dal tribunale di Palermo: ma le bollette risultano insolute. Alcuni dei soci dell’Alba d’Oro figurano anche nella Ricci & Zangari srl, che a sua volta compare nel Report per un debito di oltre 32mila euro per un condominio di lusso realizzato pochi anni fa a San Pelino: “Sollecitata senza esito, disposto il distacco dall’ufficio crediti già nel 2016”, si legge nella relativa nota del Cam.


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