Avezzano. Spaccio al mercato: l’autogol dell’amministrazione. E’ giallo

Angelo Venti
Angelo Venti
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Avv. Leonardo CASCIERE, assessore alla Sicurezza urbana e Polizia municipale, Politiche sociali, Pari opportunità, Università e Pubblica istruzione

Sicurezza, immigrati, spaccio di droga in città: tre ingredienti che suscitano sempre molta attenzione nell’opinione pubblica e in chi ha interesse a cavalcarla. Questa volta, però, si aggiungono una segnalazione riservata e una fuga di notizie sulla carta stampata regionale. E il caso si tinge di giallo.

Un episodio che la dice lunga sullo stato del funzionamento delle istituzioni nel contrasto al fenomeno della microcriminalità e soprattutto su una gestione quantomeno discutibile delle informazioni sensibili da parte di chi amministra la città e chi fomenta e specula sulle paure dei cittadini.

E’ una vicenda allucinante quella accaduta ad Avezzano – che per essere compresa nella sua gravità – va ricostruita passo dopo passo e dall’inizio. Ad innescare il caso è l’articolo Scippi e spaccio, mercato fuori controllo, pubblicato ieri 17 luglio nella pagina di cronaca avezzanese de “Il Centro”. Lo scoop giornalistico ruota soprattutto sulla pubblicazione di alcuni fotogrammi di un video con cui, secondo il quotidiano regionale “alcuni abitanti hanno deciso di filmare quanto accade e di rendere pubblico il video nel quale un gruppo di immigrati consuma delle sostanze stupefacenti mentre tutto intorno si svolgono le tradizionali vendite tra i banchi”.

Ma i fatti sono andati molto diversamente.

Intanto non esiste alcun gruppo di abitanti che ha deciso di realizzare il video. Ma ancor più importante è che il video non è assolutamente stato reso pubblico, per motivi più che comprensibili.

Ecco cosa ci conferma personalmente l’autore del video la cui identità manteniamo ovviamente anonima:

Il 25 giugno scorso avevo inviato, su sua richiesta, il video in forma riservata all’assessore alla Sicurezza urbana Leonardo Casciere e, il 2 luglio, all’assessore all’ambiente. Non ho quindi reso pubblico alcun video, ma mi sono limitato a segnalare alle autorità competenti la documentazione affinché prendessero eventuali provvedimenti”.

E sul punto, finora, non risulta nessun atto ufficiale da parte della pubblica amministrazione, mentre invece diversi fotogrammi del video riservato sono nel frattempo finiti sulla stampa. Così precisa l’autore delle riprese:

Non ho chiesto a nessuna testata la pubblicazione del video, anche perché nelle riprese non vi erano episodi penalmente rilevanti. Tantomeno ho rilasciato, sia singolarmente che in gruppo, dichiarazioni alla stampa sull’argomento. La mia segnalazione all’amministrazione era, e doveva rimanere, riservata”.

Comprensibile lo sconcerto dell’autore della documentata segnalazione:

Non è accettabile un comportamento del genere da pubblici amministratori, considerando che in questo caso si tratta anche di avvocati”.

Tanto più che, aggiungiamo noi, dai fotogrammi pubblicati dal quotidiano è possibile esporre a rischi ingiustificabili chi ha fatto solo il suo dovere di cittadino segnalando una situazione preoccupante alle autorità competenti.

Alla luce di ciò risulta ancor più surreale l’appello – che per il quotidiano è stato lanciato sempre da fantomatici “residenti di piazza Torlonia” – al sindaco Gabriele De Angelis, all’assessore Leonardo Casciere e ai consiglieri comunali tutti, per “potenziare i controlli per scoraggiare simili attività”.

Resta ora da capire come una segnalazione riservata consegnata all’amministrazione comunale sia poi finita sulla stampa, chi sono gli autori della fuga di notizie e soprattutto – visto che questi episodi minano la fiducia dei cittadini verso le istituzioni – per quale oscuro motivo tutto questo sia avvenuto. Domande, queste, che rivolgiamo all’assessore competente, avv. Leonardo Casciere.

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