AVEZZANO – LA MAFIA TRASPARENTE: Video integrale conferenza di Bolzoni

Redazione
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Video riprese e foto di Marco Di Gennaro

IL VIDEO INTEGRALE DELLA CONFERENZA:

L’incontro – organizzato dalla Pro Loco Avezzano e dalla testata giornalistica SITe.it in collaborazione con l’OdG Abruzzo e l’Ordine degli avvocati di Avezzano – si è tenuto giovedì 14 novembre nella sala conferenze “E. Picchi”, presso il Palazzo ex Arsaa in Piazza Torlonia ad Avezzano. A coordinare i lavori Stefano Pallotta, presidente Ordine dei Giornalisti Abruzzo.

Hanno partecipato all’incontro i primi cittadini dei comuni di Luco dei Marsi, Pescina, Collarmele, Capistrello, San Benedetto dei Marsi, Lecce nei Marsi, Magliano dei Marsi, Scurcola Marsicana e il Capitano della Guardia di finanza Luigi Falce, oltre a diversi altri esponenti delle forze dell’ordine. Hanno aderito le associazioni: Rindertimi, Auser, Comitato di Difesa del Territorio Equo, Wwf Montano, Unicef, Ambecò, Fidapa, Guardie Ecozoofile, Officine Sinergiche, Centro giuridico del cittadino, Mobilità sostenibile, Circolo Arci Luco dei Marsi, Coop Centro Italia, Spi-Cgil.

Mafia e politica. Mafia e apparati dello Stato. Mafia ed economia. Mafia e banche. Mafia e informazione. Con nomi e cognomi di magistrati, imprenditori, politici, funzionari pubblici e delle forze dell’ordine, giornalisti. Tutti coinvolti nel sistema criminale o para criminale che – nella più grande scalata di uomini di Cosa Nostra e loro amici ai vertici dello Stato – non si serve più direttamente delle vecchie mafie.

«La mafia trasparente». La definizione è contenuta nelle motivazioni della sentenza con cui il giudice Graziella Luparello ha condannato – in primo grado e con rito abbreviato – l’ex vicepresidente nazionale di Confindustria Antonello Montante a 14 anni di reclusione.

Giovedì ad Avezzano con Attilio Bolzoni si è parlato di tutto questo, partendo dalla ricostruzione dell’Aquila

«Imprese tutte “pulitissime” e con la fedina esente da macchie, tutte che si sono spolpate l’osso, appalti su appalti in “emergenza” divorati da un sistema che già operava per grandi eventi in ogni parte d’Italia. Tutti incensurati, tutti profumati e pettinati».

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