AVEZZANO – LA MAFIA TRASPARENTE: conferenza con Attilio Bolzoni, giovedì 14 novembre

Redazione
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Si terrà giovedì 14 novembre alle ore 17.30 presso la sala conferenze “E. Picchi”, Palazzo ex Arsaa – Piazza Torlonia ad Avezzano, la conferenza di Attilio Bolzoni per parlare di « La Mafia trasparente: il caso Montante ».

Ad organizzare l’incontro la Pro loco Avezzano e SITe.it, coordina i lavori Stefano Pallotta, presidente Ordine dei Giornalisti Abruzzo. Saranno riconosciuti crediti formativi agli iscritti all’OdG Abruzzo e all’Ordine degli avvocati di Avezzano.

Un appuntamento da non perdere

Mafia e politica. Mafia e apparati dello Stato. Mafia ed economia. Mafia e banche. Mafia e informazione. Con nomi e cognomi di magistrati, imprenditori, politici, funzionari pubblici e delle forze dell’ordine, giornalisti. Tutti coinvolti nel sistema criminale o para criminale che – nella più grande scalata di uomini di Cosa Nostra e loro amici ai vertici dello Stato – non si serve più direttamente delle vecchie mafie.

«La mafia trasparente». La definizione è contenuta nelle motivazioni della sentenza con cui il giudice Graziella Luparello ha condannato – in primo grado e con rito abbreviato – l’ex vicepresidente nazionale di Confindustria Antonello Montante a 14 anni di reclusione.

Giovedì ad Avezzano con Attilio Bolzoni si parlerà di tutto questo, partendo dalla ricostruzione dell’Aquila

«Imprese tutte “pulitissime” e con la fedina esente da macchie, tutte che si sono spolpate l’osso, appalti su appalti in “emergenza” divorati da un sistema che già operava per grandi eventi in ogni parte d’Italia. Tutti incensurati, tutti profumati e pettinati».

Attilio Bolzoni, giornalista di “La Repubblica” e autore del libro «Il Padrino dell’antimafia. Una cronaca italiana sul potere infetto», Zolfo Editore, 2019.

Il libro tratta del Caso Montante. Un siciliano che è “nel cuore” di un boss di Cosa Nostra e che diventa misteriosamente il faro dell’Antimafia italiana: il delitto perfetto. Simbolo della legalità per Confindustria, è a capo di una centrale clandestina di spionaggio. Chi è davvero Montante? Solo il prestanome di un sistema imprenditoriale criminale? Il pezzo “difettoso” di una perfetta macchina di potere? È pupo o puparo?

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