Avezzano, incarico recupero Irap: Verdecchia e Carpineta rispondono a Quirino D’Orazio

Redazione
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COMUNICATO STAMPA

Comunicato stampa  conferimento incarichi D’Orazio Q. + 1
Apprendiamo con stupore la risposta stizzita del collega professionale Quirino D’Orazio per un iniziale modesto incarico di euro 2.000 (almeno così sembrava),  conferitogli in un periodo elettorale ove la di lui moglie era candidata con apparentamento ufficiale con il più noto consigliere regionale Emilio Iampieri, ma, non ce ne voglia, noi siamo quelli dell’opposizione, del Città di Avezzano e non del suo Comune, e non abbiamo interesse di dire e raccontare circostanze non vere e quindi false e quando parliamo di “”cambiali elettorali”” da pagare in anticipo lo possiamo affermare a ragion veduta e con la documentazione in atti ed in nostro possesso, interfacciata dalle elezioni del 10 febbraio che sono appena trascorse.

Nessuno di noi due disconosce la sua professionalità e del Dr.  Nicola Fedele, però essere tacciati per i cattivi di turno che non leggiamo la documentazione in atti o la leggiamo con tanta superficialità ed addirittura una sua riserva di agire nell’opportuna sede giudiziaria a tutela della sua reputazione professionale ci desta qualche perplessità, di talchè come qualche vecchio saggio politico che noi non dimenticheremo mai, aveva a dire che “a pensar male non si fa peccato”, tale motto oggi lo rivendichiamo e lo facciamo nostro.
Noi non abbiamo pensato male nè dell’incarico dato ed a chi è stato dato. Però come lei ben dovrebbe sapere e ricordare -forma e sostanza- vanno rispettate e non confuse come sembra aver fatto lei parlando di diritto amministrativo ed irap. Ed allora, ricordandole che il Comune di Avezzano ha un ottimo ufficio legale ove dal 1.12.2017 il collega Blandini G. svolge le sue funzioni e che la struttura stessa è connessa con quella dell’area  bilancio e ragioneria, ove oltre al dirigente Dr. Panico M. dal marzo 2018 è stato affiancato altro funzionario nella persona del Dr. Spera M. era lecito aspettarsi che tale compito, già pagato da noi avezzanesi, si svolgesse all’interno dell’ente, essendo già strutturato di suo, ma se così non è stato per volontà di qualche dirigente  pazienza, faremo i cattivi di turno.

Sarebbe quindi il caso di chiederle del perché in atti non appare nessuna richiesta di autolimitazione dei profitti che in nessun caso non supereranno l’importo dei 40.000 euro in caso di recupero delle somme e del perché la determina dirigenziale a firma del dirigente Dr. Claudio Paciotti (oscurata sul sito della trasparenza certo non da lei), non porta tale riferimento ma solamente si limita a dire che

…”l’affidamento dell’incarico, tenuto conto del volume di affari delle attività commerciali gestite dall’ente, può essere collocato, tra quelli inferiori all’importo di euro 40.000,00

e quindi non dovrà superare il tetto dei 40.000 euro ed ancora al punto 3 finale della determina, questa narra che

l’espletamento delle suddette prestazioni sono da ultimarsi improrogabilmente entro il 31.12.2019 ed il compenso ammonta ad un importo variabile  commisurato al 20% più oneri come per legge, da applicare al recupero ottenuto dall’ente per l’Irap”.

Ci creda oltre il suo curriculum vitae [ scaricabile QUI ] da lei non sottoscritto (e ne tantomeno inviato con firma elettronica digitalizzata) e la dichiarazione di insussistenza di situazione di conflitto di interesse  e quant’altro, nulla abbiamo trovato in merito ad un tanto decantato atto di autolimitazione da parte sua dei compensi e del Dr. Fedele.

Siamo altresì a ricordarle che giustamente come osserva lei, tale atto poteva essere svolto sin dall’anno 2012/13, “forse” perché gli altri anni sono andatati prescritti (ma non per la Corte dei Conti aggiungiamo noi), però lei dimentica o sconosce che gli assessori al bilancio erano ben altri che sembrano essere suoi attuali colleghi di coalizione nonché di  partito identificabili  se non erriamo nelle persone dei Sig.ri De Angelis G.  attuale Sindaco e  Boccia F. attuale consigliere, quindi se deve muovere lontane accuse verso chi aveva altri incarichi è doveroso che lei conosca  e non ignori  la storia della nostra Città.

Quanto al fatto di una sua presunta riserva di agire legalmente presso l’autorità giudiziaria di competenza per tutela della sua reputazione professionale, sono a lei ben noti i due indirizzi in via C. Corradini ove potrà scegliere se adire la autorità giudiziaria civile o penale, sempre che non accadano gli stessi fatti verificatesi la settimana trascorsa in Sicilia, ove nostri colleghi hanno avuto problemi di certo non simpatici con il vizietto del c.d. “voto di scambio”.

Scelga lei quale delle due verità intende percorrere, ma si ricordi che a noi, che siamo Consiglieri della Città di Avezzano e prima di tutto Avezzanesi, stà a cuore le sorte della nostra città e non gli interessi politici del politicante di turno  e soprattutto quelli personalistici dei loro “vicini di casa”.

I Consiglieri comunali Roberto Verdecchia e Cristian Carpineta

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