Avezzano – “Giù le mani dagli alberi”

Luisa Novorio
Luisa Novorio
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Implacabile l’azione distruttrice di un bene patrimoniale quali sono gli alberi di Piazza del Mercato. Per fortuna, anche se in numero davvero esiguo, la presenza delle persone è riuscita ad evitare che la ditta De Foglio, come boia in attesa della sentenza, procedesse all’abbattimento dei secolari platani e tigli.

Montaggio Marco Di Gennaro

Un progetto di “riqualificazione” (n.d.r. termine amato dalla decaduta amministrazione) che contempla solo ed esclusivamente un interesse di avvio ai lavori, ma di sicuro firmato da un cittadino non di questa terra, avulso dal problema ambientale, lontano dal rispetto del verde e da un passato di vita. Un progetto che abbatte gli alberi, quelli veri, per crearne altri in tubi colorati, finti, anonimi, freddi…no, freddi no, visto che una tettoia in plexglass renderà serra lo spazio creato.

Oggi, i rappresentanti del M5S, di Europa verde, dell’AUSER di Avezzano, Gino Milano presidente CSV, componenti del PD sez. Avezzano, e una manciata di cittadini hanno dato un segnale di reale partecipazione a un problema che non può e non deve essere sottovalutato.

Uno dei platani da tagliare

 “C’è stata una sospensione precauzionale, visto che abbiamo fatto questo sit-in spontaneo in piazza, e non possono tagliare in sicurezza gli alberi.” – afferma Francesco Eligi del M5S – “Per un altro giorno gli alberi resteranno in piedi e resteranno vivi. Domani mattina, saremo di nuovo qui a sincerarci che non arrivi la ditta.  Cercheremo un accordo, siamo per i lavori della piazza, un progetto già locato e non si può sospendere un appalto dato dal Comune, ma si può fare e si spera in una variante in corso d’opera che salvaguardi le essenze arboree.” 

Il consigliere regionale M5S Giorgio Fedele considera l’importanza di sensibilizzare la cittadinanza. “E’ fondamentale avere attenzione e partecipazione in qualsiasi contesto e con qualsiasi tipo di amministrazione. Noi continueremo a lavorare affinché questa piazza si riempia di cittadini che facciano capire che la città è nei loro cuori, e soprattutto è bene comprendere che loro non sono semplici marionette,  coinvolti e informati adeguatamente, sono in grado di esprimere un giudizio di valore che possa conciliare con la richiesta di riqualificazione in termini sociali ed economici di questa piazza, come di tutta Avezzano, ma nel rispetto del preesistente, del patrimonio che è di questa città, mio, di chi c’è stato prima di me e chi verrà dopo.”

Maurizio Pendenza il portavoce regionale di Europa Verde, afferma: “Non avevamo avuto notizia di questo provvedimento fino ad ora. E’un intervento inutile e innaturale, la storia di 100 anni della città che in un colpo solo viene tagliata. Oggi è importante far sentire che i cittadini vogliono assolutamente evitare questo atto.”

“E’ un danno immane”. Così ha dichiarato, contattato, Alberto Collazilli presidente del CONALPA Abruzzo.  “L’eliminazione di alberi di quella grandezza rappresenta un danno storico, paesaggistico, ambientale, soprattutto nei confronti della città. Essi sono un baluardo formidabile contro l’isola di calore nel periodo di canicola estiva, consentendo l’abbassamento della temperatura anche di 3/4 gradi nei momenti critici della giornata. La gestione degli alberi va fatta con intelligenza e operando scientificamente, effettuando operazioni di cura fitosanitaria. Quella che si vuole attuare è una cancellazione totale, una violenza.  In base alla legge 10 del 14 gennaio 2013 (norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani che tutela gli alberi monumentali, sarebbe obbligatorio segnalare questo filare storico in ambiente urbano, valorizzando l’aspetto, ecologico, identitario, storico e inoltrare tutta la documentazione agli uffici competenti del Comune, ma anche per conoscenza segnalarlo ai Carabinieri Forestali, alla Soprintendenza paesaggistica, alla Regione Abruzzo e a tutti coloro interessati al rispetto del verde. Quegli alberi hanno un valore ecologico e sanitario, in quanto diventano filtri per catturare il PM-10 e il PM-2,5 consentendo ai cittadini una salute migliore. Gli alberi sono in grado di creare microclimi per migliorare la città che diventa più salubre e non si ammala e degrada. Con e grazie agli alberi.”

Albero non vuol dire quindi solo presenza visiva.

Tante le associazioni di questo territorio che di volta in volta professano il rispetto dell’ambiente, forse questa è l’occasione per dimostrare la coerenza con la propria ideologia.  

Sarà necessario che alle parole di critica si attui la politica del fare.

Come si sul dire, l’unione fa la forza!

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