Avezzano – Domenica delle palme: accuse al sindaco per la corsa clandestina di cavalli

Redazione
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Ancora una volta strade chiuse illegalmente in pieno giorno e automobilisti bloccati nel Nucleo industriale di Avezzano per l’ormai consueta corsa clandestina di cavalli.

Non è la prima volta e – temiamo – non sarà nemmeno l’ultima: questo il nostro articolo e questo il video esclusivo su una delle corse clandestine, tenutasi alla riapertura dell’ormai storico circuito dopo il blocco causato dal lockdown dell’anno scorso:

La corsa clandestina della Domenica delle palme

Ieri, Domenica delle palme, le strade del Nucleo industriale sono state chiuse in pieno giorno e gli autobobilisti bloccati. Rigorosamente assenti vigili urbani e forze dell’ordine.

Non si trattava di una rievocazione storico-religiosa dell’arrivo a Gerusalemme del Messia in groppa a un asino per scacciare i mercanti dal Tempio, ma di soggetti che nell’impunità più totale hanno chiuso strade e bloccato automobilisti per svolgere una corsa clandestina di cavalli, con tanto di scommesse illegali. E sui bordi delle strade non vi erano folle plaudenti che agitavano palme per salutare l’arrivo di Gesù e dei suoi discepoli, ma automobilisti e cittadini allibiti da questa plateale assenza delle istituzioni.

La questione è seria: si tratta di una nuova e lampante dimostrazione di controllo completo del territorio da parte di chi, queste corse illegali, le organizza sapendo di poter contare sull’impunità più totale.

A denunciare questo ennesimo episodio è un cittadino che – bloccato arbitrariamente per consentire lo svolgimento della corsa clandestina – ci ha inviato in redazione una lettera indignata che di seguito pubblichiamo integralmente:

LETTERA ALLE ISTITUZIONI

Come privato cittadino mi rivolgo a tutte le Forze dell’ordine di questo territorio, perché le ritengo direttamente responsabili delle gravissime violazioni di legge che continuano ad essere SFACCIATAMENTE esercitate da individui della zona, che SPADRONEGGIANO senza alcuna remora perché ormai convinti che a dettare legge siano essi stessi.

In particolare chiamo in causa il comando dei Carabinieri di Avezzano, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, dei Vigili Urbani, la Procura e soprattutto il Sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, che in qualità di primo cittadino di questa comunità avrebbe anche il compito di tutelare l’ordine e la giustizia oltre che vigilare sulla salute pubblica degli avezzanesi, costretti a sopportare anche l’oltraggio di sentirsi continuamente IMBAVAGLIATI davanti ad uno spettacolo di malvagia disumanità che da anni si svolge QUIETAMENTE sotto gli occhi di tutti, anche nel giorno della domenica delle Palme.

Mi riferisco allo “ stranoto” e “ affaristico” divertimento delle corse clandestine dei cavalli a cui sono avvezzi, da anni, soggetti inqualificabili che neanche in tempi di Covid hanno “chiuso” la redditizia attività, in barba a tutti i decreti emanati dal Governo.

Sindaco, come avezzanese, le chiedo se davvero dopo tutte le prove inoppugnabili raccolte da più parti sulla vergognosa questione, Lei voglia continuare “a fare orecchie da mercante e occhi da orbo”!! Per quanto tempo ancora Lei pretende di continuare a guardare altrove, a disattendere le aspettative di quei cittadini che come me subiscono ancora lo strapotere di questi “esimi signori” che alle ore 12 di questa domenica di fine marzo, felicemente scorrazzavano a velocità da brivido, senza nessun rispetto della segnaletica, tra i crocevia del nucleo industriale di Avezzano, dove, alla LUCE DEL GIORNO, scommettevano clandestinamente sulla pelle delle malcapitate bestie?

Cavalli forse drogati e obbligati a correre con la bava aggrovigliata sulla bocca e sul naso, con gli occhi allucinati. Che spettacolo, degno di una subcultura propria di chi si diverte dinanzi a tanta crudeltà!

Ma cos’è, una sfida alle Istituzioni, che le Istituzioni non raccolgono?

Oppure è la dimostrazione che queste organizzazioni malavitose si sono sostituite al controllo dello Stato? Certo è che questa inettitudine delle Istituzioni sa di indecenza.

La disinvoltura e la prepotenza di chi scommette denaro tra gli sportelli aperti delle loro macchine ferme in mezzo alla strada, senza curarsi dei tanti occhi che guardano, la dice lunga sul silenzio e sull’assenza delle forze dell’ordine che pur conoscendo molto bene quello che stamattina stava avvenendo, erano altrove.

Quello che accade nel nucleo industriale di Avezzano è ignobile, immorale, indecente, indecoroso, ILLEGITTIMO e ILLEGALE. Ma quello che è ancora più SCANDALOSO è che tutto si svolga nella più completa indifferenza e noncuranza di chi ha ricevuto dai cittadini il mandato di amministrare e governare questo territorio.

A proposito, in tempi di pandemia, la legge non vieta gli assembramenti? Eppure stamattina nutriti gruppi di sicuri affaristi erano beatamente radunati sulla strada senza mascherine e senza il benché minimo distanziamento.

Neanche questo è capace di gestire, Signor Sindaco?

Un cittadino avezzanese.

LETTERA FIRMATA

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