Il consiglio comunale, trasmesso in streaming a partire dalle ore 17 sulla pagina facebook del comune di Avezzano, é durato quasi 4 ore. E oltre due ore di tempo sono state dedicate alla discussione della mozione per la convocazione dell’Adunanza dei sindaci marsicani.
La mozione – presentata dai consiglieri di maggioranza a cui si è aggiunta Iride Cosimati – è stata alla fine approvata, ma con il voto contrario di tutti gli altri consiglieri di opposizione: assente al momento del voto Filomeno Babbo.
In precedenza, era stato però bocciato l’emendamento dei gruppo di opposizione, con cui proponevano invece un coinvolgimento ufficiale di tutto il consiglio comunale, escludendo di fatto il parlamentino dei sindaci in quanto si tratterebbe di un organismo non riconosciuto ufficialmente e privo di qualsiasi potere reale.
Sul contenuto di tale mozione – e sulle perplessità dei consiglieri di opposizione sulla sua opportunità – avevamo già scritto in questo articolo di ieri:
Con il voto del consiglio comunale, che alla fine ha approvato a maggioranza la mozione, il sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio ha ricevuto ufficialmente l’investitura di riconvocare l’Adunanza dei sindaci marsicani. Tale organismo, che precisiamo non ha alcuno dei crismi dell’ufficialità, dovrà ora occuparsi della questione della velocizzazione e potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara. Anzi, della tratta Roma-Avezzano.
Nel corso del dibattito, per la prima volta in consiglio comunale si è parlato del “pericolo aquilano“, cioè delle pressioni con cui da anni si tenta di deviare gli investimenti su una nuova linea ferroviaria alternativa, la Roma-L’Aquila-Pescara. Da qui, concludono i consiglieri di maggioranza, la necessità di accelerare la realizzazione del tratto marsicano dei lavori di velocizzazione. Delegano però tale compito a un organo che non ha alcun potere politico e amministrativo, riconosciuto dalla legge: “L’adunanza dei sindaci“, appunto.
L’intervento del Sindaco Di Pangrazio
A monopolizzare la scena è stato il lungo e disarticolato intervento del sindaco di Avezzano. A modo suo, Gianni Di Pangrazio ha orgogliosamente e confusamente ribadito, con la mascherina che gli scendeva sotto il mento, l’importanza del Parlamentino dei sindaci per la tutela del territorio e, nello specifico, per la difesa del tracciato ferroviario Roma-Avezzano-Pescara:
”Mi impegno a convocare prima o subito dopo Pasqua tutti i sindaci della Marsica. Un incontro a cui parteciperanno anche le associazioni del comprensorio per ribadire una sola cosa: la ferrovia deve passare per Avezzano e non si tocca!”.
“Bisogna contrapporsi a quell’associazioni aquilane che si muovono tanto, e che passano del tutto inosservate da parte di qualche politico. Io, insieme agli altri sindaci, voglio dire che questo progetto esiste e non si tocca! A chi tenta di sminuire questo complesso dei sindaci io rispondo: non c’è trippa per gatti! La stampa deve conoscere che noi marsicani siamo sul pezzo e non lasciamo il pezzo ad altre associazioni aquilane”.
L’opposizione ribatte
Lorenza Panei, consigliere comunale del pd, motiva così il suo No! alla mozione su ferrovia e Adunanza dei sindaci proposta dalla maggioranza:
“Ad oggi non esiste nessuna variante del progetto preliminare: l’unica strumentalizzazione è stata fatta oggi in questo consiglio. Non capisco perché bisogna affrontare problemi che non esistono. Quello che si legge nella mozione si sarebbe potuto fare solo se ad oggi fosse esistito un cronoprogramma, che però non c’è. Non abbiamo tempo per fare le passerelle che non servono: di cosa abbiamo paura? Perché proprio oggi la mozione sulla ferrovia? Non capisco il senso di questa mozione, non riesco a capire il ruolo negoziale che può avere un parlamentino dei sindaci su un crono programma che ancora non esiste”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere della Lega, Tiziano Genovesi:
“Questa mozione non ha senso di esistere perché essenzialmente non si è manifestata la volontà del governo nazionale e regionale di non far passare il treno per Avezzano. Il sindaco rivolge un invito alla politica? A lui ricordo che questa sua maggioranza continua a professarsi civica, continua a schifare la politica, tranne poi chiedere alla politica di intervenire a sostegno dell’amministrazione quando c’è un momento di necessità. O si è civici o si è politici: quando un’amministrazione non ha la filiera e i rapporti con l’istituzioni regionali e nazionali si fa difficoltà a rientrare nelle stanze che contano. Quando si è riunito per la sanità il parlamentino dei sindaci abbiamo visto cosa è successo; direi che è alquanto discutibile la battaglia che è stata portata avanti… Se battaglia deve essere fatta, deve essere fatta dal consiglio comunale intero, da 37 consigli comunali congiuntamente a 37 sindaci!”
Non nasconde il proprio disappunto Mario Babbo, che aveva proposto un emendamento alla mozione, respinto però dalla maggioranza:
“La richiesta di convocazione del cd Parlamento dei sindaci, sindaci per i quali nutro profondo rispetto e stima, non ha senso di esistere, il parlamentino è un organo non previsto da alcuna norma. Siamo noi consiglieri comunali a dover mettere in campo le nostre forze, tutto il resto è pubblicità superflua soprattutto in questo momento dove non servono riunioni, vetrine e inaugurazioni, stante il perdurare dell’emergenza Covid. Sarebbe stato meglio che il Sig. Sindaco della Città di Avezzano si fosse impegnato per predisporre, unitamente ai consiglieri comunali, un documento atto a promuovere la riprogrammazione da parte del Governo regionale e del Governo nazionale dei tempi di attuazione dei lotti funzionali della linea ferroviaria Pescara-Roma, riportati nella relazione del Gruppo di Lavoro, individuando in via prioritaria gli interventi sulla tratta Roma-Avezzano, e invitando successivamente i Comuni Marsicani a voler predisporre anche essi un documento in tal senso”.
Infine il consigliere Goffredo Taddei, di Forza Italia, che vota anche lui contro la mozione ma puntualizza:
“Siamo tutti favorevoli alla velocizzazione della tratta ferroviaria Roma-Avezzano-Pescara, ma non vogliamo che questa cosa venga strumentalizzata solo per far mettere una medaglia al sindaco”.
LEGGI ANCHE: