Avezzano, apre il Museo dell’intrattenimento elettronico – L’intervista a Fabio Rubeo

Claudio Abruzzo
Claudio Abruzzo
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Unboxing del primo cabinato della storia dei videogiochi

Mancano ormai pochi giorni all’inaugurazione del Museo dell’Intrattenimento Elettronico di Avezzano, la piu’ grande esposizione in Europa di cabinati, flipper, computer e console di ogni genere.

L’apertura al pubblico delle sale espositive presso la sede in via Pertini 105 ad Avezzano, si terrà il 26 e 27 giugno prossimo.

Un week end ricco di eventi ed incontri interrattivi, organizzato dall’associazione culturale Elettroludica e patrocinato dal Comune di Avezzano, durante il quale grandi e piccoli appassionati, ma anche semplici curiosi, potranno provare gratuitamente le aree giochi e visitare le aree espostitive e museali della struttura. Previsti anche spettacoli musicali, che verranno comunque eseguiti nel massimo rispetto delle normative anticovid.

qui la locandina/programma dell’evento

Un originale centro museale che, partendo dal passato recente – anzi, recentissimo – è un vero e proprio ponte che unisce generazioni diverse, nato dall’idea solo apparentemente visionaria di un gruppo di amici appassionati di computer, elettronica e video giochi.

Una passione – ricorda Fabio Rubeo, uno dei promotori, insieme ad Alessandro Di Berardino, presidente dell’associazione ed Erik Pede, direttore del museo, dell’idea originaria – diventata un importante laboratorio sociale nel quale si ritroveranno generazioni diverse unite dall’amore per il gioco e la tecnologia. GUARDA LA VIDEO INTERVISTA di Luisa Novorio:


Il museo é la realizzazione pratica di un’idea nata tanti anni fa da un gruppo di amici appassionati di video giochi e tecnologie – afferma Fabio Rubeo – con lo scopo di far conoscere alle nuove generazioni la cultura delle sale gioco di una volta. L’obiettivo che ci poniamo é quello di riunire i ragazzi di oggi con le generazioni precedenti attraverso il gioco che, in questo caso, é anche sinonimo di aggregazione sociale. Per quelli della mia generazione é anche un modo per rimanere un pò bambini: in fondo, tutti noi nasciamo con esperienze sociali maturate all’interno della sale da gioco, e cerchiamo quindi di non perdere questa idea nostra di divertirci che ci caratterizzava in adolescenza. E’ poi questo anche un modo di tramandare e far vedere ai figli come si divertivano i loro padri ai loro tempi. Sono sicuro che Avezzano e la Marsica apprezzeranno questo nostro sforzo che dura ormai da cinque anni e, quindi, siamo pronti per ricevere i molti che ci verranno a trovare durante il week end dell’inaugrazione e nei giorni che seguiranno all’apertura“.

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