AVEZZANO – Amianto nel sito archeologico “Grotta di Ciccio Felice”

Angelo Venti
Angelo Venti
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Lastre frantumate di amianto e altri rifiuti ammucchiati – come biglietto da visita – all’inizio del percorso che in poche decine di metri porta alla Grotta di Ciccio Felice.

La caverna, particolarmente cara agli avezzanesi, si trova alle pendici del Salviano, vicino al parco archeologico dei Cunicoli di Claudio ed è raggiungibile da via Pacinotti, sulla sinistra dello stabilimento L-Foundry.

Il sito – di notevole interesse storico e preistorico – è meta di visite da parte di appassionati e studiosi e spesso anche di scolaresche. All’esterno della caverna si trovano sei basi di roccia squadrata utilizzate nell’antichità come are, riferibili al suo uso come santuario a partire già dal periodo italico, VII secolo a. c.

Sono numerosi i rinvenimenti di oggetti che testimoniano la frequentazione del luogo a partire dal paleolitico superiore fino al periodo romano: nel corso della campagna di scavo del 1956, nella grotta furono rinvenute statuine ex-voto legate al culto di una divinità della salute e della fecondità. Nella Seconda guerra mondial, durante i bombardamenti alleati su Avezzano, la caverna è stata utilizzata dagli sfollati avezzanesi come rifugio.

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