Avezzano, Alienazione Villino Cimarosa – Fondazione Carispaq: “il bene verrà restaurato”

Luisa Novorio
Luisa Novorio
6 Minuti di lettura

La conferenza stampa indetta per la presentazione dell’intervento di riqualificazione del Villino Cimarosa, a seguito della procedura pubblica di alienazione del bene, ha visto la partecipazione per la Fondazione Carispaq il Presidente Domenico Taglieri, il vicepresidente Roberto Marotta e il Consigliere Nazzareno Mascitti. Per il  Comune di Avezzano erano presenti il Vice Sindaco Domenico Di Berardino e l’Assessore Maria Teresa Colizza.

Nel 1916, esternamente al campo di concentramento riservato ai prigionieri austro-ungarici della prima guerra mondiale, venne costruito l’edificio utilizzato come sede del genio militare. L’immobile, soggetto a vincolo di tutela dal Ministero della Cultura, ha un enorme interesse storico-culturale, proprio perché rappresenta l’unica costruzione che ricorda quel triste passato. Nel settembre del 1920, dopo la fine del conflitto e in seguito allo smantellamento di una buona parte del campo, l’onorevole Camillo Corradini ottenne l’assegnazione gratuita dell’edificio in favore del municipio di Avezzano. Ormai distrutto dal tempo, e lontano dall’attenzione delle amministrazioni comunali, nel 1993 il villino Cimarosa fu sottoposto a tutela e vincolato dalla Soprintendenza abruzzese.

Dal 2007 gode dello status di “particolare pregio” riconosciuto dal Ministero per i beni culturali.

Un ricordo storico che andava perduto ma oggi la prospettiva è quella di restituirlo alla città?

Risposte concrete, effettive – afferma il vicesindaco Domenico Di Berardino – noi abbiamo come amministratori l’obbligo di dare delle certezze, la certezza è che questa opera grande, che rappresenta la memoria storica della nostra città, ed è anche uno spaccato di grande dolore, era giusto che venisse rispettata. Quindi oggi è grazie alla  fondazione Carispaq che si è messa a disposizione e ha voluto scommettere su questo tipo di attività. Insieme noi daremo una risposta vera, concreta, di rispetto non solo per l’opera ma anche per chi, a suo tempo, ha avuto il coraggio, la forza e la capacità di costruirla. E’ importante portare attenzione alle persone che ti hanno dato lustro. E’ di grande importanza in questo momento. Noi, grazie alla Fondazione Carispaq, ridaremo luce a questo grande monumento che identifica la nostra città e soprattutto verrà destinato esclusivamente ad attività di carattere culturale ed architettonico. Un grande passaggio.

Presidente Taglieri la restituzione di un grande monumento storico alla città di Avezzano grazie all’intervento della Fondazione Carispaq. Una lotta che vede oggi una conclusione?

Sì, tra l’altro sono felice perché sono giorni che ci incontriamo e parliamo di cultura, che parliamo di realizzazioni,  e quindi è un fatto positivo. Qui ci troviamo di fronte alla prospettiva di realizzazione, ed è una cosa certa: c’è stato l’acquisto, sicuramente verrà restaurato insieme all’opinione pubblica di Avezzano. Verrà dedicata una realtà, di questo villino, al ricordo di ciò che è stato, altrimenti l’operazione della Fondazione sarebbe stata una operazione che potrebbe fare un’attività produttiva qualsiasi. Noi abbiamo messo tutto il nostro impegno e abbiamo voluto che ci fosse. Non nascondo che abbiamo dovuto superare anche ostacoli interni.” 

La Fondazione Carispaq diventa la certezza del ricordo per il futuro più che per il presente?

Ha ragione, d’altronde se non lo fa la Fondazione chi lo fa? Lo deve fare la Fondazione, e deve anche essere attenta ai suggerimenti che vengono dall’esterno. Potrebbe essere che noi non attenzioniamo tutto ciò che dovrebbe essere attenzionato, e far venire meno una memoria storica è un fatto fortemente negativo.

Esplicativo l’intervento del vicepresidente della Fondazione Roberto Marotta. “È una avventura iniziata 10 anni fa. (…)  Avviai quindi all’epoca l’ipotesi dell’acquisizione del villino Cimarosa perché ritenevo giusto che anche Avezzano avesse una presenza fisica della Fondazione,  mi sembrò particolarmente opportuno l’indicazione del Villino Cimarosa perché conciliava la ricostruzione di un bene in degrado con il ricordo di una situazione storica particolare che riguardava Avezzano e la Marsica, e quindi avviai l’ipotesi dell’acquisto. Purtroppo non sempre ho avuto il consenso da parte dei consiglieri di Avezzano.  Abbiamo continuato a spingere su questa iniziativa e finalmente oggi vediamo concluso questo iter. (…) L’immobile sarà destinato prevalentemente a carattere pubblico. Sarà soprattutto un luogo di aggregazione nel nome della Fondazione.” 

Il Presidente Taglieri ha ricordato che la Fondazione rafforza la presenza e l’attenzione dell’Istituzione per il territorio della Marsica e, in particolare, per la Città di Avezzano con gli interventi già realizzati tra cui il completo restauro della scuola Montessori, la ristrutturazione dell’Aia dei Musei, il restauro del Memorial alle vittime del terremoto del 13 gennaio del 1915 sul Monte Salviano, la riqualificazione di Piazza Risorgimento con la realizzazione della nuova fontana e, da ultimo, il finanziamento per il completo restauro del campanile della Cattedrale di San Bartolomeo. Avezzano ringrazia.

Condividi questo articolo