Evacuata alla chetichella la tendostruttura della Croce rossa montata sul piazzale del Pronto soccorso: ci piove dentro. Cosa sta succedendo nell’Ospedale di Avezzano? Il silenzio assordante della Asl 1.
La notizia dell’allagamento della tenda è stata data in esclusiva da site.it il 4 dicembre scorso: nessuna reazione, né smentita né di conferma, era arrivata dalla Asl 1, nemmeno la solita minaccia di querela.
Ora nostre fonti riservate, confermano l’allagamento e ci comunicano che la struttura emergenziale è stata evacuata, in silenzio, da quasi una settimana. Che sono stati rioccupati i posti letto della Zona grigia e che ci sarebbero nuovi casi di contagio tra il personale.
Da giorni dalla ASL1 – e nemmeno dalla Regione e dalla Catena di comando e controllo regionale – non arrivano notizie ufficiali delle condizioni in cui versa l’Ospedale di Avezzano, che serve una popolazione di 140mila abitanti. Viste le minacce ai dipendenti che parlano e anche quelle alla stampa, è ora che i Sindaci, i Sindacati e i cittadini pretendano con forza notizie in merito.
La toppa con il buco
Se l’allestimento della tendostruttura è una toppa decisa da Regione e Asl 1 per evitare l’onta dell’arrivo di un ospedale da campo militare ad Avezzano, allora si tratta di una toppa con il buco.
I primi problemi si sarebbero registrati già il 2 dicembre scorso, con l’acqua piovana che penetrava all’interno della tendostruttura: si è parlato persino di energia elettrica saltata.
Il 4 dicembre abbiamo pubblicato una prima volta la notizia, ma soltanto ieri, approfittando di una tregua concessa dalla pioggia battente, siamo riusciti ad effettuare una ricognignizione fotografica dell’esterno della tenda. Un telone, tenuto fermo con corde e vecchi bancali di legno, risultava aggiunto sulla copertura della struttura sanitaria. Questa la galleria fotografica:
Situazione è seria
Con l’evacuazione della tendostruttura, ad Avezzano la situazione dell’Ospedale dei misteri ritorna ad essere estremamente seria. E la Asl 1 continua a tacere.
E’ ormai certo che i 15 posti letto ospitati all’interno della tenda sono stati resi inutilizzabili dalle piogge di questi giorni. E anche che i ricoverati sono stati trasferiti all’interno della zona grigia del Pronto soccorso. Zona grigia che quindi non si è potuta smantellare e i cui livelli di assistenza, a quanto ci viene riferito, somigliano a quelli di un vero e proprio lazzaretto di manzoniana memoria.
Pare che al momento i contagiati in arrivo sul piazzale vengono prima fatti stazionare all’interno di un container, poi trasferiti nella Zona grigia. Si parla anche di lavori ancora in corso per la realizzazione del tunnel con il Pronto soccorso, dove si sarebbero registrati anche altri 3 casi di contagio tra il personale.
Se qualcuno aveva il dubbio, vanno così a farsi fottere i “massimi livelli di confort”, assicurati il 28 novembre scorso dal Direttore generale della Asl 1 Roberto Testa. Direttore che così aveva dichiarato al momento dell’inaugurazione della struttura d’emergenza:
“La tensostruttura é pronta e avrà 15 posti letto per i malati covid. Sono stati garantiti i massimi livelli di sicurezza e di confort sia per gli operatori che per i pazienti. Si tratta di un importante obiettivo a favore ed a tutela della salute della popolazione della Marsica“.
La dichiarazione completa del Direttore Testa, che a questo punto consigliamo di rileggere, la trovate QUI.
A questo punto, con la tendostruttura evacuata e la disponibilità dei posti letto nella clinica privata L’Immacolata di Celano rinviata a data da destinarsi, viene da chiedersi:
In quasi due mesi, cosa hanno fatto Regione e Asl 1 per risolvere il collasso dell’ospedale di Avezzano e della sanità marsicana?
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