Adhara Dairia, l’Arte dello Scrivere – talenti affermati e giovani esordienti al ‘terzo viaggio’ del focus letterario

Redazione
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di KATIA AGATA SPERA.

Adhara Dairia anche in questo dicembre 2018 ha omaggiato la città di Avezzano di talenti ricercati e giovani esordienti con il suo focus letterario giunto alla terza edizione.

Il 1 Dicembre è iniziato il Terzo viaggio nell’Arte dello Scrivere di Adhara Dairia, partenza ed arrivo con la romantica atmosfera che si svela nella Sala del Principe, del Palazzo Torlonia di Avezzano, in provincia di L’Aquila. Con il patrocinio della Pro Loco di Avezzano e la  Presidenza del Consiglio della Regione Abruzzo.
Un viaggio tra parole, sguardi, emozioni che si intrecciano tra gli autori appassionati e i lettori affascinati, curiosi e ammaliati. È magico poter incontrare lo sguardo dell’autore di un romanzo, un saggio, una raccolta di poesie. Con il suo libro lo scrittore si dona al lettore con tutta la sua nudità, spoglio di vesti che lo mascherano, emerge la sua purezza, la sua anima.
È questo che Adhara Dairia riesce a fare, “a Tu per Tu” con lo scrittore in una situazione amichevole e confidenziale. La maestria di Luisa Novorio e Roberta Maiolini, nel viaggio letterario del 2018, è riuscita ad intrecciare trame di storie distanti, diverse, autori maturi e altri in erba.



In prima giornata Diego Galdino e Antonella Biscardi due personalità diverse accumunate dall’esigenza di pensare, elaborare e poi scrivere; Alfonso Nuccitelli e Stefano di Benedetto, in seconda giornata, due scrittori abruzzesi che raccontano delle loro creature letterarie, l’uno alimentato dall’esperienza di aver vissuto per molti anni in Brasile durante la prima giovinezza, l’altro per aver tratto dal suo soggiorno in sud America la forza interiore per tramutare i suoi pensieri in inchiostro.
Dopo i saluti e i ringraziamenti delle Signore di casa, Luisa e Roberta, non sono mancati gli apprezzamenti per la manifestazione e il benvenuto al pubblico presente da parte del Presidente della ProLoco di Avezzano Federico Tudico.
Roberta e Luisa hanno in modo disinvolto ma professionale presentato gli ospiti. In ordine di apparizione, Diego Galdino, scrittore romano, già barman che ha trovato all’interno del suo bar, l’ispirazione per divenire un cantastorie d’amore che incanta i lettori di ogni dove con i suoi libri tradotti in cinque lingue. Diego ha presentato il suo ultimo romanzo, “L’ultimo caffè della sera”, redatto dopo il grande successo di “Il primo caffè del  mattino”, il suo romanzo di esordio. Tra questi altri tre romanzi di grande impatto sui lettori.


Mafalda Di Berardino e Diego Galdino 

Con fare spontaneo e confidenziale ha parlato del suo bar di famiglia e di quanto reali siano i protagonisti che mette in vita nelle sue storie. Di come, preso dal momento di ispirazione dietro al bancone del bar, corra nel retro per buttarsi a scrivere sul suo tablet e come il padre, un grande lavoratore, in maniera esilarante mostri il suo disappunto riproducendo il tocco dei tasti con un suono: “pi -pi -pi “. In realtà è molto orgoglioso di suo figlio e di quello che è riuscito a costruire con la sua passione. Diego ha inoltre riferito della forte personalità della madre che riesce a tenere sotto controllo tutti i movimenti all’interno del locale e di quanto siano importanti le diverse situazioni sociali, sentimentali ed umane che nascono nel suo bar e dalle quali trae spunto per costruire i suoi personaggi. Il pubblico ha potuto constatare la straordinaria sensibilità di questo autore sospinto per la sua narrazione dalla perspicacia che ha nell’intuire lo stato d’animo dell’uomo in genere.
Nei suoi romanzi viene decantato un amore puro, pulito, sentimentale lontano da stereotipi che possano equivocare l’amore inteso solo come atto sessuale. Ha riferito dei suoi molteplici fans che lo cercano e gli scrivono sui social per avere consigli in tema di amore.
Diego Galdino ha ceduto la poltrona per l’intervista a Antonella Biscardi, figlia del celeberrimo Aldo che, con 50 anni di giornalismo, ha cavalcato le onde del calcio Italiano e internazionale. La Biscardi ha riferito quanto articolata sia stata la sua vita lavorativa, donna sensibile e poliedrica passa, senza difficoltà e con poco indugio, dalla architettura, alla scenografia, al giornalismo, alla tv e non per ultimo ai libri. Donna e scrittrice: la persona giusta. Antonella è una donna completa riesce a convogliare agli altri le emozioni che lei stessa vive, nelle differenti attività, unite da uno stesso filo comune e conduttore: la passione per il lavoro.

Roberta Maiolini e Antonella Biscardi

Nel salotto di Palazzo Torlonia parla di sé, si apre ai lettori con disinvoltura e, in modo confidenziale, riferisce del suo rapporto con il padre, dell’inevitabile scontro generazionale che comunque sfocerà in una alleanza discreta, con impegno tenace per il lavoro.
In questi ultimi anni la Biscardi è impegnata come scrittrice e porta in giro le sue storie. Al palazzo Torlonia, con Adhara Dairia, è stata la volta dell’ultima sua fatica letteraria, Pezzi di Noi edito da Morrone Editore: Lei il viaggio nel mondo letterario lo fa in bicicletta, un insieme di racconti, mantenuti per anni in un cassetto, fin quando non ha deciso di donarli ai lettori, che rievocano un percorso di vita dove il lettore stesso può riconoscersi. Il libro della Biscardi ingloba esperienze di vita comune, vissute in prima persona dall’autrice o storie sentite raccontare, accostate a voli di fantasia. Un aforisma precede ogni brano che si conclude con una poesia.
La lettrice Avezzanese Mafalda Di Berardino ha interpretato con tocco artistico delle letture tratte dai due romanzi, trasmettendo forti emozioni al pubblico presente e agli stessi autori che non hanno potuto fare a meno di elargire i loro elogi per la buona interpretazione.


lo scrittore Stefano Di Benedetto
Mafalda Di Berardino

Il 2 dicembre si sono mostrati al pubblico i due abruzzesi, Alfonso Nuccitelli residente a Pescara e Stefano di Benedetto di Avezzano.
Alfonso Nuccitelli è uno scrittore testato con un bagaglio editoriale alle spalle, molto apprezzato per i suoi precedenti lavori letterari. Ruvida è il suo ultimo impegno letterario edito da Lupieditore: un libro di narrativa italiana, molto sentito, venuto fuori dal suo animo in modo viscerale. Attraverso la figura di Alfredo l’autore svela se stesso, la sua vita i suoi disagi, i suoi amori e le sue battaglie nella scala sociale.
Arrivato in Brasile con la famiglia emigrante dopo 11 anni torna in Italia dove si sente straniero in patria, veniva chiamato “Il Brasiliano”, vive una sorta di discriminazione. Sono gli anni settanta con tutte le condizioni di anni aperti alla contestazione e attraverso la lettura del romanzo si comprende la situazione storica e politica dell’Italia di quegli anni.
Alfonso Nuccitelli di aspetto particolare, con i capelli imbiancati sulle spalle che lo configura al fenotipo di un artista, si è dedicato completamente ai lettori, raccontando episodi di vita e dei suoi libri. Ha inoltre spiegato di come i suoi scritti non abbiano mai un finale netto, viene lasciata sempre aperta una porta o una finestra poiché dopo il punto di un presunto finale, la vita continua, anche quella dei personaggi, lo scrittore lascia quindi libero il lettore di configurare una tessitura di trame…


L’esordiente Stefano di Benedetto, e stato invitato a questa manifestazione poiché Adhara Dairia ha anche la missione di dare ampio spazio ai nuovi talenti. Il giovane scrittore è risultato vincitore del concorso letterario ControSenso 2018, riscuotendo il successo da parte della competente giuria e della critica. Di Benedetto ha illustrato le motivazioni che lo hanno indotto a scrivere il suo primo romanzo, 21 Giorni, pubblicato da Valletta Edizioni. Laureato in giurisprudenza e specializzato in consulenza del lavoro, ha comunque da sempre avvertito la necessità di trasferire i propri pensieri sulla carta. L’esperienza di un viaggio in Sud America è risultata fondamentale per tirare fuori la vena letteraria che lo ha motivato ancor più ad intraprendere l’arte dello scrivere. L’autore rimarca che “L’esperienza è il motore l’esistenza”. Il suo romanzo è recepito come un viaggio complesso verso la ricerca della conoscenza, un romanzo intenso, carico di emozioni; il protagonista Gabriel è alla ricerca della propria entità, deve decidere chi vuole essere. È un libro avvincente che capta l’interesse e la curiosità del lettore, una volta preso in mano è difficile lasciarlo senza arrivare alla parola “fine”. Questa esperienza lo ha certamente reso cosciente che con la penna ci sa fare, quindi gli è stata sganciata la promessa che vedremo in libreria anche una seconda sua storia, bella, coinvolgente come la sua giovane creatura “21 giorni”.

Luisa Novorio, presidente dell’associazione  
Adhara Dairia

Roberta Maiolini e Luisa Novorio anche quest’anno hanno compiuto la loro missione con tenacia determinazione e soprattutto passione ed amore per tutto quello che è editoria, sensibilità, sentimenti, poesia, amore… non basterebbero centinaia di hashtag per abbracciare il mondo che l’Arte Dello Scrivere promuove.
L’Augurio di tutte le persone affascinate da questo mare di inchiostro è che nel prossimo Dicembre 2019, ormai al quarto anno dell’edizione di L’Arte dello scrivere, il viaggio tra le parole di Adhara Dairia sia sempre pronto a toccare frontiere, percorsi, paesaggi, mete lontane, vicine e immaginarie. Alla fine di questo viaggio di due giorni saremo capaci di chiederci, Chi siamo? Cosa Vogliamo? … Per ritrovare noi stessi o raccogliere i nostri frammenti.

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