Abruzzo ultimo treno – A Roma in 46 minuti da Avezzano, 90 da Pescara: lo stato dell’arte

Redazione
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Video riprese di Marco Di Gennaro

« Affrancare l’Abruzzo dal Medioevo ferroviario » . Al centro del Convegno del Mo.Ve.Te la decennale questione della velocizzazione della linea ferroviaria Roma-Pescara.

Se ne è discusso sabato scorso al Castello Orsini di Avezzano, nel convegno per la “Presentazione ufficiale del progetto per una linea ferroviaria veloce Roma-Pescara-L’Aquila”: relatori la portavoce del Mo.Ve.Te Maria De Deo e i referenti del progetto Antonio Mezzoprete e Maurizio Germani.

Si tratta di un progetto di pre-fattibilità per l’ammodernamento e il potenziamento della attuale linea ferroviaria ottocentesca. L’obiettivo dichiarato dal Mo.Ve.Te. è quello di “Affrancare l’Abruzzo dal Medioevo ferroviario”, garantendo il collegamento Roma-Pescara in 90 minuti, Roma-Avezzano in 46 minuti, Roma-Sulmona-L’Aquila in 100 minuti.

Il Progetto Mo.Ve.Te.

Sviluppo delle aree interne attraverso il potenziamento della mobilità su rotaia. Sotto l’aspetto tecnico il progetto punta a ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza realizzando alcuni tratti a doppio binario e, soprattutto, adeguando i raggi delle curve più strette e “raddrizzando” con nuovi tracciati i tratti più critici, ad esempio nei pressi di Tivoli e nelle tratte Carsoli-Sante Marie e Aielli-Sulmona.

Questi i tempi di percorrenza previsti tra Roma e le principali stazioni intermedie dell’attuale linea ferroviaria: Bagni di Tivoli (13 min), Carsoli (31 min.), Avezzano (46 min.), Sulmona (66 min.), Chieti (85 min.), Pescara (95 min.). Previsto anche l’ammodernamento del ramo Sulmona-L’Aquila che consentirebbe agli aquilani di raggiungere la Capitale in 100 minuti.

Nessuno sarà lasciato indietro – assicurano dal Mo.Ve.Te. – le stazioni minori rimarranno comunque attive per il traffico locale e come collegamento con le stazioni principali“.

Il Convegno

Nel corso dell’incontro è stata illustrata anche la forte economicità e il basso impatto ambientale di questa soluzione rispetto alle altre alternative prospettate (nuovi tracciati o Alta velocità), e soprattutto la sua rispondenza alle nuove norme europee per l’accesso ai fondi Ue. Insomma una proposta interessante che merita di essere approfondita e anche in fretta. Questo il video del convegno:

I presenti e gli assenti

L’invito a partecipare è stato rivolto a tutti, ma a brillare nella sala del castello Orsini sono stati tutti gli esponenti politici e istituzionali del centro destra locale, regionale e nazionale: assenti al completo.

Nutrite le presenze dei M5s: il consigliere regionale Giorgio Fedele, avezzanese, affiancato dai senatori Primo Di Nicola e Gabriella Di Girolamo, mentre i deputati Carmela Grippa e Fabio Berardini hanno inviato un documento di sostegno al progetto. Per il Pd presenti vari esponenti tra cui il senatore Luciano D’Alfonso, il segretario provinciale Francesco Piacente e quello regionale Michele Fina, che si è limitato a dare la sua disponibilità a promuovere un incontro tra il comitato Mo.Ve.Te. e “il ministro delle infrastrutture e trasporti Paola De Micheli“.

Un messaggio di sostegno al progetto è arrivato anche dall’assessore di Sulmona Manuela Cozzi. Assenti in sala tutti i sindaci dei comuni marsicani.

I rischi per la Marsica e Sulmona

Per l’Abruzzo interno quella della mobilità ferroviaria è una questione cruciale: l’alternativa è tra sviluppo possibile e spopolamento. Temi sensibili per il futuro del territorio che abbiamo affrontato a più riprese, a partire dal numero 1 di site.it/marsica del marzo 2004: inutile dire che in 16 anni di passi in avanti se ne registrano pochissimi.

La situazione è anzi peggiorata. Da alcuni anni si sta dispiegando una insidiosa manovra che – incuneandosi nel dibattito sul fantomatico corridoio europeo Civitavecchia-Ortona – vede tutta la classe politica e le istituzioni locali aquilane che brigano in maniera palese per un nuovo tracciato ferroviario Roma-L’Aquila-Pescara. Una soluzione alternativa che condannerebbe però a morte certa tutta la tratta Roma-Avezzano- Sulmona.

Un rischio concreto, rafforzato dalla considerazione che finora i progetti in cantiere o già finanziati interessano prevalentemente i tratti Pescara-Sulmona e Sulmona-L’Aquila, mentre nulla risulta per la Sulmona-Roma. Oltre ai politici aquilani di tutti i partiti, nella ultima campagna per le regionali a schierarsi a sostegno del passaggio per L’Aquila furono anche Matteo Salvini e Sara Marcozzi, che in un videomessaggio elettorale rilasciò dichiarazioni quantomeno incaute.

Ad evocare lo spettro del “passaggio per L’Aquila” è anche il senatore Luciano D’Alfonso, che nel suo intervento dal palco del convegno Mo.Ve.Te. ad Avezzano, ha esortato i parlamentari presenti in sala a fare squadra. D’Alfonso guarda ai fatti e ai soldi e ricorda: 104 milioni per il rinnovo del materiale rotabile; 110 milioni di euro per la tratta Pescara-Chieti; 75 milioni di euro per la Sulmona-L’Aquila. Poi ricorda le centinaia di milioni di euro di nuovi fondi, mette il dito nella piaga e democristianamente scandisce: « la prima parte di questo investimento deve riguardare la tratta Avezzano-Roma ». (Vedi video).

Gli interventi del senatore Primo Di Nicola, della senatrice Gabriella Di Girolamo e del senatore Luciano D’Alfonso.

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