ABRUZZO – Comitato tecnico-scientifico in Regione: dov’è la fregatura?

Angelo Venti
Angelo Venti
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Un’altra delle magie delle emergenze. Grazie al Covid 19 il Consiglio regionale dell’Abruzzo nomina nuovo Organo consultivo. Si tratta del solito Comitato di esperti dietro cui Marsilio si nasconderà per ridestinare i fondi europei e regionali?

Speriamo di sbagliarci. E’ però forte il sospetto che questo nuovo organismo sarà in realtà lo strumento dietro cui la Giunta Marsilio intende nascondersi per ridiscutere l’assegnazione dei fondi europei. E molto altro ancora.

Ovviamente, come già collaudato dal Governo nell’emergenza Covid 19, anche in Abruzzo il Comitato di esperti ha – per le decisioni del Consiglio e della Giunta regionale – solo un ruolo consultivo. Ci Mancherebbe.

Siamo però curiosi di verificare se, quando saranno eventualmente presi provvedimenti avvalendosi dei pareri consultivi del Comitato tecnico-scientifico, gli stessi saranno resi noti e pubblicati. Magari con i verbali delle sedute del Comitato stesso. Per il momento, non fasciamoci la testa prima di essercela rotta.

Dieci esperti per Marsilio, posson bastare?

Il nuovo “Organo consultivo è composto da dieci esperti in materia economica, fiscale, giuridica e – si specifica nella mail ricevuta in redazione – con approfondita conoscenza del tessuto produttivo regionale“.

Questa la composizione del nuovissimo Organo consulenziale della Regione: Presidente Benigno D’Orazio, vice Donatella D’Amico, segretario Daniele Giangiulli, e poi i consulenti Pino Mauro, Pasquale Marchese, Rocco Micucci, Sandro Sala, Enzo Di Baldassarre e Marco Fracassi.

I primi dubbi sul possibile uso che si intenda fare di tale Comitato tecnico-scientifico vengono già dalla lettura del primo Comunicato Stampa appena diffuso dallo stesso Comitato. Il titolo stesso è più che indicativo, un vero programma d’azione: “Comitato tecnico scientifico al lavoro: individuati campi di indagine e priorità“.

Anche i punti indicati come campi d’azione del Comitato sono eloquenti: Rimodulazione dei fondi europei; Sviluppo delle aree interne; Progetto di RESTART 2020 in grado di rilanciare territori che rappresentano le radici più profonde della Regione; Misura per fronteggiare l’emergenza socio-economica; Complessiva riforma della macchina regionale. E poi ancora: Raccordo con il mondo universitario regionale; Interazione con il sistema bancario, accesso al credito e investimenti delle imprese; Sostegno alle famiglie in difficoltà. E non poteva mancare: Strategia comunicativa

Ad ogni buon conto, si riporta di seguito il comunicato stampa integrale, a firma del Comitato tecnico scientifico:

COMUNICATO STAMPA

Comitato tecnico scientifico al lavoro: individuati campi di indagine e priorità

Dopo la prima seduta con l’elezione degli organi previsti dal Consiglio Regionale (Presidente Benigno D’Orazio, vice Donatella D’Amico, segretario Daniele Giangiulli), il comitato tecnico scientifico nella seduta del 25 giugno ha individuato i settori di competenza (alla luce delle previsioni della legge istitutiva) nonché le priorità di intervento.

Alla presenza di tutti gli esperti componenti l’organo consulenziale della Regione (Pino Mauro, Pasquale Marchese, Rocco Micucci, Sandro Sala, Enzo Di Baldassarre e Marco Fracassi), sono stati già esaminate una serie di proposte ed idee afferenti i compiti dello stesso comitato.

I campi di indagine sono stati così delineati:

  1. rimodulazione dei fondi europei: si tratta dell’argomento di stringente attualità, posto che entro il 31 luglio la Regione dovrà concordare con il Governo tempi e modalità di intervento in relazione alle sopravvenute esigenze determinate dall’emergenza economica in atto.

Sul punto è necessario acquisire tempestivamente il quadro delle risorse disponibili, onde fornire all’amministrazione il supporto di competenza.

  1. Come modus operandi, la legge prescrive al Comitato di confrontarsi con i rappresentanti delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del sistema imprenditoriale. Ulteriormente, è di particolare utilità il confronto con il mondo delle professioni ed il cd. popolo delle partite iva, categorie maggiormente esposte alla crisi economica in atto.

Opportuno risulta essere altresì il confronto con le associazioni dei consumatori, anche al fine di indagare i bisogni delle famiglie abruzzesi.

Ovviamente non possono né debbono essere escluse dal confronto le organizzazioni sindacali, anche in ragione delle evidenti ripercussioni sul piano occupazionale della crisi economica in atto. In tal senso il comitato procederà con un tempestivo calendario di incontri.

  1. L’attività richiesta al Comitato (consulenza tecnica, di studio e ricerca ), impone un necessario raccordo con il mondo universitario regionale, al fine di mutuare dallo stesso utili spunti ed approfondimenti tecnici sulle materie oggetto di indagine.
  2. Compito precipuo del Comitato è quello di proporre “ogni utile misura per fronteggiare l’emergenza socio-economica, ed in particolare misure finalizzate al sostegno ad imprese e famiglie che abbiano subito danni per effetto dell’emergenza sanitaria”. In questo contesto appare opportuna una approfondita analisi delle misure già disposte dal consiglio regionale al fine di verificarne lo stato di attuazione e l’efficacia delle stesse.

Ovviamente è necessaria altresì una attività di coordinamento in relazione al quadro di riferimento nazionale determinato dai vari provvedimenti normativi in materia.

  1. Il Comitato dovrà occuparsi anche dello sviluppo delle aree interne, implementando interventi rivolti ai territori colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016. In buona sostanza, l’emergenza covid ha imposto un nuovo stop ai territori già duramente colpiti dagli eventi calamitosi di che trattasi.

Occorre dunque un vero e proprio progetto di RESTART 2020 in grado di rilanciare territori che rappresentano le radici più profonde della Regione.

  1. Al comitato compete lo svolgimento di “adeguate iniziative per il contenimento della spesa pubblica regionale anche in relazione alle società partecipate”. È opportuno sottolineare come il legislatore regionale si aspetti dal comitato qualcosa in più di semplici proposte: l’emergenza economica da un lato e lo sviluppo tecnologico dall’altro impongono una complessiva riforma della macchina regionale in grado di determinare lo snellimento delle procedure ed il contenimento dei complessivi costi sistemici. Per dette finalità occorre delineare prospettive di riforma a partire dalla sanità regionale, profondamente mutata in esito alle misure emergenziali.
  2. Ancora, il comitato propone “interventi per il miglioramento dell’interazione con il sistema bancario operante in regione al fine di agevolare l’accesso al credito e gli investimenti delle imprese, nonché di sostegno alle famiglie in difficoltà, anche attraverso lo studio e l’implementazione di innovativi strumenti di finanza territoriale a supporto del sistema produttivo”; le recenti vicende relative alla cassa integrazione e le difficoltà di erogazione delle somme necessarie alla liquidità delle imprese, costituiscono ulteriori argomenti per rendere di stringente attualità lo specifico compito del comitato.
  3. Il comitato deve elaborare “un piano di proposte per l’attuazione di misure di sostegno alle imprese ed alle famiglie dei Comuni della zona rossa regionale”. Il legislatore ha dunque richiesto un’attenzione prioritaria per i comuni maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria prospettando una ipotesi di ripartenza più significativa. Va rilevato come recentemente il legislatore abbia già previsto misure economiche rilevanti per dette aree, misure che dunque abbisognano di progetti attuativi particolarmente incisivi.
  4. Una strategia di rilancio dell’economia e dell’occupazione regionale non può prescindere da un’adeguata strategia comunicativa soprattutto per la ripartenza del turismo, elemento fondamentale per lo sviluppo regionale. In questo senso il tema della qualità della vita e della conservazione della natura rappresentano solide basi su cui costruire un’immagine moderna e vincente della Regione.
  5. Da ultimo e non per ultimo, appare di straordinaria necessità ed urgenza affrontare il tema della scuola la cui riapertura appare tuttora nebulosa e di incerta lettura. Occorre da subito fornire alla Regione elementi di riscontro oggettivo, onde predisporre ogni utile misura, anche proponendo progetti finalizzati alla riapertura ordinata ed in sicurezza delle attività scolastiche, così rassicurando studenti, famiglie ed insegnanti.

Si tratta di un lavoro estremamente complesso e delicato che tutti gli esperti del comitato stanno affrontando con dedizione e sacrificio, consapevoli della gravità della situazione da un lato, ma anche delle opportunità che la ripresa può determinare.

Nei prossimi giorni verrà comunicato il calendario di incontri del comitato, incontri propedeutici alla stesura di un primo documento programmatico.

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