95. LA RIFORMA AGRARIA NEL FUCINO – Banca Popolare della Marsica

Antonino Petrucci
Antonino Petrucci
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In quei primi anni di applicazione della Riforma Agraria abbiamo visto come tutti gli indici produttivi, sociali, demografici e culturali fossero in forte crescita, tante furono le iniziative anche quelle emergenziali. La dirigenza dell’Ente lavorò molto nell’organizzazione della cooperazione agricola del Fucino e del Fuori-Fucino per trovare sbocchi alla superproduzione di patate nel mercato romano e da più parti sollecitata alla politica degli ammassi che si protrarrà negli anni successivi. E’ in questo fervente humus che l’Ente Fucino nel 1957 promuoverà la costituzione della Banca Popolare della Marsica con lo scopo di concorrere alla crescita economica del territorio della Marsica attraverso il sostegno finanziario concesso all’artigianato, alla piccola industria, all’agricoltura ed al commercio. La sede centrale fu istituita ad Avezzano, nel tempo la Banca ebbe 22 filiali distribuite in 2 regioni, Abruzzo e Lazio, fu di rilevante importanza per l’economia della Marsica, della provincia dell’Aquila e della regione Abruzzo. Il 5 settembre 1995  la Banca Popolare della Marsica entra a far parte del Gruppo Banca Agricola Mantovana, a seguito dell’acquisizione della Banca Agricola Mantovana da parte della Banca Monte dei Paschi di Siena avvenuta nel 1998, la Banca Popolare della Marsica il 20 novembre 2000 viene incorporata nella Banca Toscana, a sua volta confluita nel 2009 in Monte dei Paschi di Siena.

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Laureatosi in architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, ha esercitato la professione di architetto per circa trent’anni, oggi insegna alla Scuola Secondaria di Primo Grado presso l’Istituto Comprensivo GIOVANNI XXIII-VIVENZA di Avezzano. Appassionato di storia recente e di politica, è autore di uno studio sulla Riforma Agraria del Fucino, che si articola in 167 tra capitoli e sottocapitoli, pubblicata sui gruppi Facebook “Ortucchio in parole e immagini” e “Luco, ieri e oggi”.