80. LA RIFORMA AGRARIA NEL FUCINO – gli artigiani: falegname

Antonino Petrucci
Antonino Petrucci
2 Minuti di lettura

La Riforma Agraria diede un notevole impulso all’edilizia, sia pubblica che privata, creando opportunità di lavoro anche ai falegnami; c’erano da realizzare infissi interni ed esterni, mobili per la casa, le attività di ogni genere e i magazzini. Per questo motivo l’Ente Fucino istituì in vari paesi della Marsica corsi professionali artigianali tra i quali la falegnameria.
Il falegname è un artigiano che lavora il legno per fabbricare o riparare mobili e infissi. Bisogna distinguere tra le tecniche tradizionali, nelle quali si usano attrezzi manuali, e la falegnameria moderna, intesa come lavorazione del legno per la produzione industriale di manufatti, grazie alle macchine e a moderne attrezzature meccaniche. Oggi le tecniche della falegnameria tradizionale non sono più utilizzate per la produzione di mobili e infissi di uso comune, essendo state largamente sostituite dalla produzione a macchina. Tuttavia le tecniche tradizionali vengono ancora usate, sopravvivendo in alcuni campi specialistici quali, ad esempio, l’ebanisteria, la produzione di strumenti musicali, il restauro. San Giuseppe è il patrono dei papà ma anche dei falegnami, ebanisti e carpentieri. Si festeggia il 19 marzo, anche se Pio XII nel 1955 volle ricordare il patrono di artigiani e operai nel giorno della festa dei lavoratori. Nel Vangelo Gesù è chiamato “il figlio del carpentiere” e ricordare il Santo in questo giorno significa per la Chiesa riconoscere la dignità del lavoro umano come dovere dell’uomo e prolungamento dell’opera del Creatore.

Condividi questo articolo
Laureatosi in architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, ha esercitato la professione di architetto per circa trent’anni, oggi insegna alla Scuola Secondaria di Primo Grado presso l’Istituto Comprensivo GIOVANNI XXIII-VIVENZA di Avezzano. Appassionato di storia recente e di politica, è autore di uno studio sulla Riforma Agraria del Fucino, che si articola in 167 tra capitoli e sottocapitoli, pubblicata sui gruppi Facebook “Ortucchio in parole e immagini” e “Luco, ieri e oggi”.