71. LA RIFORMA AGRARIA NEL FUCINO – gli attrezzi per la casa

Antonino Petrucci
Antonino Petrucci
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La “conca” è il simbolo più noto della nostra tradizione abruzzese, realizzata in rame con due manici ad ansa in ferro battuto. La conca abruzzese ha il fondo concavo e l’imboccatura larga, ha un accentuato restringimento che le dona la caratteristica forma e che serve a stabilizzarla al meglio, rendendo più difficile lo sversamento accidentale del liquido, sia quando è portata, sia quando è in posizione statica. Era usata soprattutto dalle donne, nel passato, per portare a casa l’acqua dalla fontana tenendola in equilibrio sulla testa con l’ausilio di un panno avvolto a forma di ciambella, poggiato sulla parte superiore del cranio a fare da base per il fondo della conca stessa. Veniva utilizzata anche per contenere altri liquidi, ma l’utilizzo prevalente era quello di fornire acqua fresca e potabile all’intero nucleo familiare. Per migliorare la funzionalità la conca era corredata di un mestolo, localmente chiamato maniere o maniero – dotato di beccuccio per versare – che usualmente era appeso al bordo. Le fontane pubbliche erano dotate di due sbarre di ferro, per agevolare il posizionamento della conca sotto il getto d’acqua. Il bordo in pietra delle fontane pubbliche era all’altezza della vita, per permettere di issare più agevolmente la conca sulla testa.

Altri sono gli attrezzi simbolo delle nostre terre fucensi come le brocche e le brocchette per il vino, il braciere e lo scaldaletto, il macina caffè con relativo attrezzo per la tostatura, il ferro da stiro a carbone e la siringa in vetro con scatola d’alluminio per la bollitura, il bacile e la brocca di ferro smaltato, la macchina per cucire e le prime radio, le macchine da scrivere ecc. ecc., ormai tanti di questi oggetti spesso fanno bella mostra di sé nelle nostre nuove case.

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Laureatosi in architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, ha esercitato la professione di architetto per circa trent’anni, oggi insegna alla Scuola Secondaria di Primo Grado presso l’Istituto Comprensivo GIOVANNI XXIII-VIVENZA di Avezzano. Appassionato di storia recente e di politica, è autore di uno studio sulla Riforma Agraria del Fucino, che si articola in 167 tra capitoli e sottocapitoli, pubblicata sui gruppi Facebook “Ortucchio in parole e immagini” e “Luco, ieri e oggi”.