Il borgo è situato a Est dell’abitato di Luco dei Marsi a ridosso della Piana del Fucino; il progetto risale alla fine degli anni ’50, mentre i lavori furono realizzati all’inizio degli anni ’60, l’intervento era staccato dal paese, oggi ne è parte integrante.
I diciotto blocchi sono costituiti da palazzine bifamiliari a due piani, inclinate di circa 10° rispetto agli assi stradali, tutte dotate di terreni, stalle, magazzini e accessori. La planimetria di progetto, è conservata presso l’Archivio di Stato Sezione di Avezzano.
Anche a Luco dei Marsi l’intervento risolse in parte la cronica mancanza di abitazioni del paese, migliorando le condizioni di trentasei nuclei familiari costretti a vivere ancora nelle baracche del dopo terremoto del 1915 o in condizioni precarie.
Oggi il borgo rurale è integrato nel paese; l’impianto stradale è rimasto lo stesso, mentre degli edifici costruiti solo qualcuno mantiene le caratteristiche originarie in quanto, a causa delle aumentate esigenze delle famiglie residenti, nel corso degli anni sono stati edificati anche gli spazi tra un fabbricato e l’altro “sconvolgendo” quello che era il Borgo originario. Da architetto, col senno di poi e senza polemiche, dico che si poteva fare meglio contemperando le esigenze familiari e allo stesso tempo rispettando il progetto originario, magari esaltandone le peculiarità, attraverso un intervento “organico” frutto di una pianificazione comunale fatta di concerto con l’Ente e gli interessati.
Le fotografie sono state scattate il 7 giugno 2018.