33. LA RIFORMA AGRARIA NEL FUCINO – la mancanza di case di abitazione

Antonino Petrucci
Antonino Petrucci
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Drammatica nei paesi del Fucino era la situazione abitativa, mancavano case residenziali con relativi servizi, sia nei centri abitati che negli insediamenti costruiti dall’Amministrazione del principe Torlonia dopo la bonifica.

La gente viveva in catapecchie, capanne e ricoveri di fortuna, forte era la richiesta di nuovi alloggi dovuta anche alla crescita demografica.

L’Ente Fucino diede subito delle risposte, inizialmente caratterizzate dall’emergenza e dall’urgenza degli interventi, per lo più sporadici e improvvisati.

A partire dal 1954 con l’assunzione dell’ing. Marcello Vittorini, l’Ente diede vita ad un’esperienza nuova e originale con la progettazione di borghi, scuole, chiese e nuovi insediamenti agricoli, in una visione organica degli interventi.

IL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
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Laureatosi in architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, ha esercitato la professione di architetto per circa trent’anni, oggi insegna alla Scuola Secondaria di Primo Grado presso l’Istituto Comprensivo GIOVANNI XXIII-VIVENZA di Avezzano. Appassionato di storia recente e di politica, è autore di uno studio sulla Riforma Agraria del Fucino, che si articola in 167 tra capitoli e sottocapitoli, pubblicata sui gruppi Facebook “Ortucchio in parole e immagini” e “Luco, ieri e oggi”.