25. LA RIFORMA AGRARIA NEL FUCINO – i cantieri

Antonino Petrucci
Antonino Petrucci
1 Minuti di lettura

C’era bisogno di case, scuole, chiese, strade e infrastrutture in genere, c’era bisogno di nuove figure professionali e artigianali, c’era bisogno di nuove tecnologie.

Per far fronte alla grossa richiesta di case di abitazione, furono realizzati in circa dieci anni, sette nuovi borghi: ad Avezzano in via Nuova, a Caruscino dislocati i quattro blocchi diversi, a Strada 14 a 8000 di Celano, a Trasacco, Ortucchio e Luco dei Marsi.

Molti furono i cantieri aperti, servivano maestranze per tanti lavori, furono istituiti corsi popolari per imparare i mestieri più disparati, riporto la copertina e l’indice del manuale edito nel 1957 dal Collegio dei Costruttori Edili della Provincia di Brescia dal titolo “Lezioni di Arte Edile per muratori” del costo di £. 700, utilizzato nei corsi dei diversi paesi fucensi.

Si realizzarono opere di urbanizzazione primaria, quali strade, acquedotti e fognature.

Condividi questo articolo
Laureatosi in architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, ha esercitato la professione di architetto per circa trent’anni, oggi insegna alla Scuola Secondaria di Primo Grado presso l’Istituto Comprensivo GIOVANNI XXIII-VIVENZA di Avezzano. Appassionato di storia recente e di politica, è autore di uno studio sulla Riforma Agraria del Fucino, che si articola in 167 tra capitoli e sottocapitoli, pubblicata sui gruppi Facebook “Ortucchio in parole e immagini” e “Luco, ieri e oggi”.