21. LA RIFORMA AGRARIA NEL FUCINO – la consegna dei vitelli

Antonino Petrucci
Antonino Petrucci
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L’allevamento era molto importante in quanto una “bestia” era la ricchezza della famiglia.

La zootecnia ebbe un ruolo basilare, all’inizio furono fatti programmi di importazione e distribuzione con immissione graduale di bestiame in armonia con le condizioni di allevamento e di disponibilità foraggere.

Le razze preferite introdotte furono le marchigiane da ingrasso che mostrarono da subito notevoli attitudini in ordine ad un precoce accrescimento e resa in carne.

Più avanti furono introdotte vacche da latte della razza”Bruno-Alpina” acquistate in collaborazione con gli assegnatari richiedenti e che avevano la concreta possibilità di ben condurre tali allevamenti.

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Laureatosi in architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, ha esercitato la professione di architetto per circa trent’anni, oggi insegna alla Scuola Secondaria di Primo Grado presso l’Istituto Comprensivo GIOVANNI XXIII-VIVENZA di Avezzano. Appassionato di storia recente e di politica, è autore di uno studio sulla Riforma Agraria del Fucino, che si articola in 167 tra capitoli e sottocapitoli, pubblicata sui gruppi Facebook “Ortucchio in parole e immagini” e “Luco, ieri e oggi”.