2 – Ospedale Avezzano: un disastro annunciato. La Befana del sindaco

Angelo Venti
Angelo Venti
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Se la Marsica è ancora disarmata per affrontare la prevista terza ondata pandemica, ci sono responsabilità precise: le stesse che a novembre hanno portato al collasso l’ospedale di Avezzano. Cosa prevedeva il Piano di riordino della rete ospedaliera, disatteso da sei mesi?

Cronistoria di una vergogna

Il 3 febbraio 2020, con l’’Opcm n. 630, al Capo dipartimento di Pc e ai Soggetti attuatori vengono concesse diverse deroghe per velocizzare le procedure sugli interventi per l’emergenza Covid 19. Il 23 febbraio 2020, con il Decreto n. 6 vengono adottate “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19“. Il 27 febbraio, con decreto del Capo dipartimento di protezione civile viene nominato Soggetto Attuatore Regione Abruzzo, il Presidente Marsilio. Appena 4 giorni dopo Marisilio con il Decreto n. 31, gira tutte le responsabilità all’ing. Silvio Liberatore, delegandogli il “coordinamento delle attività emergenziali ed all’attuazione degli interventi urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza“. Su questa brutta pagina abbiamo già scritto QUI.

Il 19 maggio 2020 entra in vigore il Decreto legge n. 34, con cui il governo chiede specificamente alle Regioni di predisporre in 15 giorni dei “Piani di riordino della rete ospedaliera in emergenza Covid 19”. Il Direttore del Dipartimento Sanità della Giunta regionale, nomina per redigere tale Piano uno specifico Gruppo di lavoro. Il 15 giugno 2020 la Giunta regionale approva il “Piano di riordino della rete ospedaliera in emergenza Covid 19” abruzzese.

Possiamo dire che ad oggi – cioè a 6 mesi dalla sua approvazione – almeno per quanto riguarda l’Ospedale di Avezzano tale Piano è ancora solo sulla carta. Per scaricare il pdf del Piano completo CLICCA QUI

L’Asl 1 nel Piano di riordino ospedaliero

Considerando che il Gruppo di lavoro ha avuto a disposizione appena 15 giorni per la redazione, riteniamo che tale Piano è tutto sommato ben fatto. Relativamente alla ASL 1, si legge:

In conformità con il criterio ministeriale di individuare i posti letto su un numero limitato di Presidi Ospedalieri, dove peraltro insistono UU.OO. di Malattie Infettive o Pneumologia, si è ritenuto di implementare i posti letto in dotazione agli ospedali di L’Aquila ed Avezzano. Posti letto Terapia Intensiva programmati: 16”

Piano di riordino: Ospedale Avezzano

Per l’Ospedale SS Filippo e Nicola, il Piano prevedeva espressamente il potenziamento dei posti letto di Terapia intensiva (+5) e Sub intensiva (+4). Oltre a interventi sul Pronto soccorso e sui percorsi. In particolare:

Posti letto Terapia intensiva – Incremento del numero di posti letto da 6 a 14. L’implementazione di 10 posti letto interesserà l’area dell’attuale Terapia Intensiva acquisendo spazi derivanti dalla precedente ristrutturazione del blocco operatorio. Ulteriori 4 posti letto verranno rimodulati nell’area del blocco operatorio prospiciente l’attuale Terapia Intensiva. I 10 posti letto del primo modulo presenteranno caratteristiche impiantistiche anche per emergenze infettivologiche.

Cronoprogramma: a 3 mesi attivazione di 4 posti letto aggiuntivi (opere murarie e impiantistiche minimali) e a 9 mesi conclusione definitiva dei lavori di ristrutturazione. Nelle more dell’ultimazione dei lavori, in caso di ricoveri COVID, sarà utilizzato l’Edificio G8 del Presidio di L’Aquila.

Posti letto Terapia Subintensiva – La rimodulazione della Terapia Semintensiva interesserà un modulo di n. 6 posti letto afferenti alle UU.OO. di area medica, localizzati al primo piano dell’Ospedale Ala est, con percorso separato e accesso dedicato. Trattasi di sei stanze distinte e separate che saranno fornite della necessaria dotazione impiantistica idonea a supportare le apparecchiature di ausilio alla ventilazione e monitoraggio (con impiantistica, gas medicali e ventilatori meccanici).

Cronoprogramma: 90 giorni.

La riorganizzazione e ristrutturazione dei Pronto Soccorso di competenza dell’ambito territoriale dell’Azienda, secondo i criteri di separazione e sicurezza, vengono analizzati nel paragrafo 3 e riportati nella Tabella 3 della documentazione SIVEAS.

Area per struttura movimentabile – La ASL Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha individuato come area idonea alla allocazione della struttura movimentabile, da attivare in risposta ad eventuali ulteriori picchi di domanda ospedaliera a seguito di incremento della curva epidemica, porzione dell’interporto, adiacente casello autostradale Roma-Pescara-L’Aquila, a meno di 1 km dall’Ospedale Civile, per mq 10.000 circa.

Questo il programma che la Regione ha approvato a metà giugno. Intanto in autunno la seconda ondata ha messo in ginocchio l’Abruzzo e a novembre l’Ospedale di Avezzano è arrivato al collasso.

E per la terza ondata? Ad oggi nessuno degli interventi programmati – posti letto Terapie intensive e sub intensive, percorsi covid Pronto soccorso e struttura movimentabile all’interporto – è stato realizzato: qualcosa è stato appaltato solo a dicembre inoltrato ma nulla è dato sapere sui tempi di realizzazione.

La Terza ondata di Di Pangrazio

Se nella seconda ondata temevamo di aver visto il Sindaco Di Avezzano esprimere il peggio di sé, alla vigilia della terza – complice forse la Befana – Di Pangrazio ha già iniziato con le sue solite ammuine, che non preannunciano nulla di buono per la sanità marsicana.

Il primo cittadino di Avezzano – forse non a caso proprio il giorno dell’Epifania – ricomincia con le sue letterine. Fingendo sempre di non sapere, fa lo gnorri e al Direttore generale della ASL 1, Roberto Testa, scrive queste struggenti parole:

Il primo cittadino di Avezzano chiede, in attesa della realizzazione dei lavori per ulteriori posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva, di destinare al P.O. di Avezzano il modulo da 15 posti letto, non ancora utilizzato e messo a disposizione della ASL1 dalla Protezione Civile, visto che quello da 10 posti letto è stato già destinato al nosocomio dell’Aquila. Al Direttore Generale rivolgo l’appello a non sottovalutare i possibili rischi qualora non vengano messe in atto tutte le azioni atte a salvaguardare la popolazione marsicana”.

Di Pangrazio chiama, Asl 1 risponde

Fa strano pensare che il giorno della Befana il sindaco di Avezzano si metta a scrivere letterine. E fa ancora più strano che lo stesso giorno festivo – una Asl che finora è stata più che latitante e avara di notizie – risponde prontamente. Ma tant’é: una efficienza e un sincronismo quasi sospetto!

A firmare il comunicato di risposta al sindaco è l’ufficio stampa della direzione sanitaria di presidio. “Già pronto il piano per posti letto di terapia intensiva“, annuncia il direttore sanitario dell’ospedale di Avezzano, Lora Cipollone. che aggiunge:

E’ stato già predisposto un piano, di imminente attuazione, per allestire posti letto di terapia intensiva evitando il ricorso ai moduli prefabbricati che per il loro utilizzo richiederebbero lavori di adeguamento e tempi molto lunghi. […] Quando i lavori saranno terminati la rianimazione, oltre a disporre di locali rinnovati sotto tutti gli aspetti, avrà accessi separati per pazienti ordinari e covid”.

A sentire il Direttore sanitario sembra che si stia lavorando alacremente per risolvere un problema che è drammatico. A noi ci sembra che il Piano a cui si riferisce la Cipollone è lo stesso già approvato a metà giugno: peccato che da allora sono passati sei mesi. Mesi in cui all’ospedale di Avezzano si è visto di tutto.

2 – CONTINUA

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