1. LA RIFORMA AGRARIA NEL FUCINO – Introduzione

Antonino Petrucci
Antonino Petrucci
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Ente Maremma Fucino
Strada 30 manifestazione all’Azienda di Torlonia

All’inizio Ente di Riforma Maremma – Fucino (1951), nel 1954 i due organismi furono separati e nacque l’Ente per lo Sviluppo del Fucino che ricomprendeva i Piani Palentini, la Valle Roveto e l’Altipiano delle Rocche portando la superficie di competenza da 16.000 ettari a 162.000, poi ERSA, infine Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo (ARSSA), da qualche tempo non esiste più.

Al grido della “terra a chi la lavora” nel 1944 cominciarono le lotte contadine per l’esproprio di Torlonia, in quell’anno Ortucchio pagò amaramente quelle rivendicazioni con la morte di Domenico Spera e due feriti gravi era il 16 ottobre 1944.

Scritte sulle baracche dei paesi del Fucino

Il 30 aprile 1950 toccò a Celano pagare un contributo di sangue, furono uccisi due braccianti: Antonio Berardicurti e Agostino Paris con diversi altri feriti. Finalmente il 1° marzo 1951 si arrivò all’emanazione della legge stralcio della Riforma Agraria del 1950, che istituiva l’Ente di Riforma Maremma – Fucino e quindi con la cacciata del principe Torlonia l’assegnazione delle terre ai contadini.

I lavori dell’Ente Fucino

Questo Ente nel bene e nel male ha rappresentato qualcosa di veramente importante per lo sviluppo della Marsica e soprattutto dei paesi fucensi, racconterò per puntate con l’aiuto di documentazione varia, quell’epopea.

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Laureatosi in architettura presso l’Università La Sapienza di Roma, ha esercitato la professione di architetto per circa trent’anni, oggi insegna alla Scuola Secondaria di Primo Grado presso l’Istituto Comprensivo GIOVANNI XXIII-VIVENZA di Avezzano. Appassionato di storia recente e di politica, è autore di uno studio sulla Riforma Agraria del Fucino, che si articola in 167 tra capitoli e sottocapitoli, pubblicata sui gruppi Facebook “Ortucchio in parole e immagini” e “Luco, ieri e oggi”.