Soldi nel cesso 5: chiuse le indagini del troncone aquilano

Redazione
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Nuovo passo in avanti nell’indagine sull’appalto relativo all’affare dei bagni chimici nella emergenza aquilana. Qualche mese fa la notizia di Bertolaso indagato per abuso d’ufficio dalla Procura di Roma per l’appalto alla Sebach, ora la conclusione delle indagini del troncone aquilano dell’inchiesta: in questi giorni il pm Antonietta Picardi ha chiuso le indagini preliminari, condotte dalla squadra mobile della questura dell’Aquila. Indagate alcune persone: Marta Dainelli di 45 anni di Vinci, residente a San Gimignano, ex amministratore della società Sebach; Cristina Galieni, 38 anni, di Empoli, residente a Certaldo, all’epoca dei fatti responsabile commerciale della stessa società; Sonia Morelli, 37 anni, anche lei empolese, residente a Certaldo: l’accusa è di falso materiale commesso da privato e frode nelle pubbliche forniture.
site-2010-zero.jpg«L’Ati Sebach – scrive Marcello Ianni su “il messaggero” citando una informativa della polizia – servendosi di ditte affiliate, ha fatto risultare un numero di operazioni di pulizia dei bagni chimici maggiore di quelle effettivamente compiute nei diversi campi nel periodo post sisma, in relazione ai tempi minimi calcolati per lo svolgimento delle operazioni». Indagini e appostamenti degli uomini della mobile, all’epoca guidata da Salvatore Gava, avevano accertato che nel mese di aprile 2009, invece dei 4.000 bagni richiesti, ne erano stati forniti solo 1.824 dalla Sebach, mentre i restanti 2.178 furono forniti da 31 ditte subappaltatrici, nonostante il subappalto non fosse previsto dal contratto con la Protezione civile. Inoltre, secondo gli inquirenti non vi sarebbe stato tempo sufficiente per effettuare le 4 pulizie al giorno per ogni bagno, così come richiesto dalla Protezione civile. L’affaire bagni chimici durante l’emergenza aquilana ha portato a una spesa di 34 milioni di euro: la Protezione civile avrebbe così pagato un servizio per cui ogni ospite delle tendopoli poteva produrre fino a 100 litri di deiezioni solide e liquide. Al giorno, ovviamente.

Angelo Venti

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