Un futuro da “Brivido”

Lapo Kalisse
Lapo Kalisse
3 Minuti di lettura
Uno dei "personaggi"del film Brivido
Locandina film Brivido
Locandina del film Brivido

In un vecchio (e brutto) film, scritto e diretto a metà degli anni ’80 da Stephen King nella sua unica esperienza da regista, il cui titolo originale è “Maximum Overdrive” che in italiano è stato tradotto con “Brivido”, appunto, gli elettrodomestici prendevano vita, si dotavano di coscienza e si rivoltavano contro gli esseri umani.

Anche se all’epoca mi sembrò una fesseria, guardando oggi gli oggetti in mostra al CES (Consumer Electronics Show, la fiera dell’elettronica di consumo che si tiene ogni anno a Las Vegas) mi sembra che stiamo realizzando quella che ritenevo, all’epoca, la parte più debole della sceneggiatura del film: come fa un oggetto inanimato a mettersi in funzione da solo e decidere cosa fare?

In un recente attacco hacker migliaia di telecamere di sorveglianza del tipo “intelligente” ovvero dotate di sistema operativo e collegamento ad Internet (IP camera), sono state “bucate”, trasformate in “soldatini” ed utilizzate per intasare con richieste di accesso continue, alcuni server web statunitensi (in gergo si definisce attacco DDoS – Distributed Denial of Services).

Penso che ad alcuni di voi sia capitato di imbattersi direttamente o indirettamente nel virus informatico detto “Polizia di Stato” in una delle sue tante varianti. Tecnicamente ricade nella categoria dei ransomware, ovvero i virus che chiedono un riscatto per ripristinare l’accesso al computer e ai dati che esso contiene.

Alla luce di questi due episodi provo a proiettare queste situazioni nel futuro e mi viene da pormi delle domande:

Immaginate ora che un virus prenda il controllo delle serrature di casa vostra: quanto sareste disposti a pagare per entrare o uscire dalla vostra abitazione?

Guardiamo ad esempio questo articolo del Corriere della Sera del 30-1-2017: “Attacco hacker a un hotel: 180 ospiti chiusi fuori dalle loro camere”)

Cosa potrebbe provocare il comando remoto del vostro termostato, frigorifero, fornello o frullatore nelle mani sbagliate?

L’algoritmo di sicurezza delle auto che si pilotano da sole può essere ingannato (non necessariamente hackerato) per prendere decisioni sbagliate o addirittura letali in momenti critici?

I progettisti hanno proiettato il rischio per i miliardi di apparati che si prevede saranno in funzione da qui a pochi anni?

I legislatori hanno conoscenze adeguate dell’argomento per fornire una equa distribuzione delle responsabilità nei confronti delle eventuali vittime?

Ed infine:

Abbiamo veramente bisogno di essere attaccati alle macchine per vivere (non per sopravvivere)?

Per ora non ho trovato risposte soddisfacenti a questi interrogativi ma spero in una saggezza distribuita fra i vari attori del settore per disarmare queste potenziali catastrofi prima che producano danni.

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Lapo Kalisse è uno sciamano informatico e guaritore di gadget tecnologici. Dopo una lunga esperienza maturata come consulente ha acquisito la consapevolezza che l’informatica è lungi dall'essere una scienza esatta e, quindi, ha cominciato ad applicare metodologie animistiche all’IT.