Polo Museale d’Abruzzo – inaugurazione mostra “la musica degli angeli”

Redazione
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COMUNICATO STAMPA

Nella produzione pittorica abruzzese tra Medioevo e Rinascimento la presenza degli strumenti musicali è varia. Lucia Arbace, direttore del Polo Museale dell’Abruzzo  ha voluto sottolineare, nella mostra, questo aspetto insolito della musica dipinta, affiancando  antichi antifonari miniati di Santa Maria Paganica ad una selezione di mandole, fiati e percussioni. La mostra, curata con Alessia Di Stefano e Alessandra Giancola,   offre un’ampia varietà tipologica e dimostra quanto nella città dell’Aquila fossero sostanzialmente comuni oggetti così preziosi utilizzati  quotidianamente in conventi, monasteri, chiese collegiate, o in case di ricchi signori che li commissionavano con molto oro brillante in campo azzurro lapislazzuli. In mostra anche l’Officiolo della Beata Cristinalibro d’ore di Iacopo di Notar Nanni, mentre per la recita dei salmi nel coro dei religiosi è il Salterio dal convento di San Bernardino. Fra queste preziose opere due esemplari, l’uno appartenente al Museo Diocesano dell’Aquila,  l’altro alla stessa chiesa di S.Maria Paganica vengono proposti in mostra a L’Aquila per la prima volta dopo il restauro effettuato con fondi MiBACT sotto la direzione della Soprintendenza Archivistica , testimonianze di una fase ignota della miniatura aquilana. Tutti gli altri provengono dalla chiesa collegiata di Santa Maria di Paganica dentro Aquila, caratterizzati dall’emblema del suo quarto cittadino, la Testa del Moro che miniato solitamente a piedi pagina, riconduce e conferma l’appartenenza dei codici alla sua chiesa capo-quarto.

All’ inaugurazione, mercoledì 2 ottobre, ore 17.00 saranno presenti, oltre Lucia Arbace, l’Assessore regionale alla cultura Mauro Febbo,  il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e Don Stefano Rizzo, parroco di Santa Maria Paganica,  nonché le curatrici per illustrare l’esposizione. A seguire  un concerto Ave Nobilis,  Carmina Burana Divina et Moralia, canto cristiano dei Clerici Vagantes, del Collegium Arniense – teatro degli strumenti antichi fondato a Chieti nel 1977 da Mario Canci,  primo ensemble stabile abruzzese di musica antica dedito alla riscoperta del ricco repertorio musicale italiano ed europeo -dal XI al XVII secolo- con strumenti storici composto da : Mario Canci direttore, canto, flauti diritti e traversi, flauto di corno, flauto di Pan, viella, cialamello, cornamusa, glockenrad, Giuliano Angelozzi canto, flauto, ghironda,salterio,cornamusa, Manuel Virtù canto, liuto, arpa, Paola Stivaletta basso di fidel, Vincenzo Macedone canto, recitazione, percussioni 

Ave nobilis” è l’incipit di un canto sacro medievale contenuto nella raccolta nota come “Carmina Burana” (Codex Buranus), conservata ora nella Staatsbibliotek di Monaco quale “Codex latinus monacensis” (Clm 4660), la più importante testimonianza di liriche latine del Medioevo L’elaborazione dei brani è stata curata dal direttore Mario Canci, la ricerca e collazione dei testi insieme a  Vincenzo Macedone.

Inoltre sabato 5 Ottobre, ore 17.00, sempre in seno alla mostra, Concerto di Musica Rinascimentale dell’ Associazione Organistica Aquilana e presentazione del libro “Gli angeli musicanti e la simbologia degli strumenti musicali”  del Maestro Luciano Bologna. Un percorso, a 500 anni dalla morte di Leonardo,  abile esecutor di lyra da brazzo, compositore ed inventore, che arriva a Raffaello, di cui il prossimo anno sarà il 500° anniversario della morte. Ad eseguire i brani il gruppo musicale “Ricercar Antico”, specializzato nel repertorio di musica antica e  rinascimentale. Le voci del Soprano Vittoria Giacobazzi, e del Tenore Andrés Montilla Acurero saranno accompagnati dagli strumentisti Giordano Antonelli alla Ribecca, Massimiliano Dragoni alle Percussioni e Salterio, Matteo Coticoni alla Viola da gamba, sotto la direzione di Francesco Tomasi al Liuto e Chitarra rinascimentale. Interessante il repertorio proposto con musiche coeve di Leonardo di Bartolomeo Tromboncino, Marchetto Cara, Juan del Encina, Pierre Attaignant ed altri. Ingresso con biglietto del museo.

munda.ufficiostampa@beniculturali.it

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