Il senatore Filippo Piccone reagisce male alla notizia, pubblicata su Repubbilica.it , di una sua iscrizione nel registro degli indagati in una inchiesta di camorra. Convoca una conferenza stampa per smentire la notizia e per rendere noto che gli stessi magistrati smentirebbero la sua iscrizione nel registro degli indagati. Poi se la prende con l’uso improprio delle intercettazioni. Infine attacca la stampa e minaccia alcuni giornalisti.
Di seguito riportiamo – senza nostri commenti – il comunicato integrale diffuso dall’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo e i due video della conferenza stampa tenuta ad Avezzano il 1 marzo dal senatore Filippo Piccone, nello studio del suo avvocato.
Comunicato dell’Odg a Piccone:
sull’informazione “inquinata” dica quel che sa
02/03/2011
Il diritto del senatore Filippo Piccone di difendere in ogni sede la propria onorabilità è fuori discussione, così come è fuori discussione il suo diritto di replicare agli articoli di stampa che riguardano la sua persona o di chiedere la rettifica di eventuali notizie inesatte.Meno apprezzabile, invece, è che lo stesso senatore – nel corso della conferenza stampa convocata ieri – si sia lasciato andare ad apprezzamenti “personalizzati” su giornalisti e testate, ipotizzato l’esistenza di generici circuiti mediatici ostili a lui e alla sua parte politica, minacciando di rivelare informazioni scottanti in suo possesso. Se il senatore Filippo Piccone ha elementi per denunciare fatti e situazioni gravemente lesivi dell’autonomia professionale dei giornalisti, o se conosce situazioni e circostanze che possono inquinare gravemente il diritto dei cittadini ad una libera informazione, dica quello che sa, ma adesso. Altrimenti, è lecito sospettare che il ricorso allusivo a dossier che però non si svelano mai, altro non sia che fumo gettato negli occhi della pubblica opinione, al solo scopo di evitare la pubblicazione delle notizie sgradite.
sda
Conferenza stampa del senatore Piccone – Prima parte
Conferenza stampa del senatore Piccone – Seconda parte
Visita Ministro Alfano ad Avezzano – Filippo Piccone colpisce ancora