Passeggiate estive

Giuseppe Pantaleo
Giuseppe Pantaleo
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Avezzano - Potature a piazza Torlonia

Il mio ultimo censimento degli alberi tagliati e non rimpiazzati dal Comune risale al 2014. È cambiato qualcosa in questo breve lasso: ne sono stati piantati di nuovi, vandalizzati degli altri, recisi per motivi non ben chiari – almeno al sottoscritto. Ho ripreso l’elenco nel marzo di quest’anno ma ho smesso d

 

opo 4-5 strade; c’è stato poi il mio periodo di assenza dal web.
Si è parlato talvolta a vanvera a proposito di rami e piante cadute, negli ultimi tempi e ciò mi ha indirizzato nelle mie passeggiate iniziate il 19 agosto e terminate il 24, dello stesso mese. (Ho controllato viale Mazzini il 1° settembre). Ho segnalato perciò oltre agli alberi non piantati, non ripiantati, anche quelli collocati di fresco, ma evidentemente secchi, quelli buttati giù dagli ubriaconi del sabato sera e quelli capitozzati perciò messi «in ammollo» dal Comune prima di essere recisi definitivamente, gli arbusti forse spontaneamente piantati dai cittadini – nella zona interna al Quadrilatero. La somma è 147, maggiore della precedente (123). La situazione di via Marruvio meriterebbe un discorso a parte. Si tratta di una delle vie più belle costruite dopo il terremoto: partiva dalla Cattedrale e trovavi subito a sinistra la Banca del Fucino e dall’altra parte, il Genio civile – ufficio importantissimo in quel periodo – e raggiungeva via Roma. Ho notato, mi ha infastidito durante la mia ricognizione soprattutto la quantità d’asfalto e di cemento versata per impedire di rimpiazzare alberi. Non solo, alcuni ignoti hanno pesantemente danneggiato qualche pianta negli ultimi mesi e il Comune anziché comportarsi di conseguenza, ha preferito usare la sega. (Doveva almeno riaffermare pubblicamente che un albero è un bene comune, collettivo e non una res nullius di cui chiunque può appropriarsi o disporre). Traspare trascuratezza da parte dell’Amministrazione comunale: si pensa alle piante giusto in casi di supposta emergenza. Manca il polso della situazione e si è notato con il primo crollo in piazza A. Torlonia: io ci passavo sotto di frequente e non ci voleva molto a capire che qualcosa non andava in quel ramo che rilasciava della strana poltiglia giallina dopo i temporali. (Non sono stato l’unico a notare tale particolare).
Questo è il mio elenco in ordine alfabetico, per strade; vi possono essere degli errori per difetto non per eccesso.
Amendola (via G.): 3, Battisti (via C.): 10, Cataldi (via S.): 1, Corradini (via C.): 10, Cadorna (via L.): 3, Crispi (via F.): 1, Croce (via B.): 4, Diaz (via A.): 1, Garibaldi (via G.): 12, Gramsci (via A.): 2, Libertà (corso della): 1, Lolli (via E.): 1, Marruvio (via): 26, Mazzini (viale G.): 6, Monte Grappa (via): 2, Monte Zebio (via): 3, Orione (via don L.): 1,
Pagani (via G.): 7, Repubblica (piazza della): 2, Rosselli (via fratelli): 4, Sangro (via): 11, Sauro (via N.): 16, Torlonia (via A.M.): 2, Trento (via): 5, Trieste (via): 2, Valerii (via mons. D.): 5, Vittorio Veneto (via): 6.
Passando al solito per piazza A. Torlonia mi sono messo a elencare gli alberi tagliati o capitozzati all’inizio del mese – me lo risparmio, in genere; io ne ho contati dodici.

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Lavoro come illustratore e grafico; ho scritto finora una quindicina di libri bizzarri riguardanti Avezzano (AQ). Il web è dal 2006, per me, una sorta di magazzino e di laboratorio per le mie pubblicazioni.