Palazzo Torlonia – Di Pangrazio mostra le carte: “restituito il complesso alla collettività”

Claudio Abruzzo
Claudio Abruzzo
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Il Palazzo Torlonia rimarrà aperto. Io ho messo in cassaforte che il complesso rimanga alla collettività, poi è la città che lo deve mantenere e curare”. Nella sala del Principe del Palazzo Torlonia di Avezzano, il Presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio rassicura organi di stampa e associazioni culturali cittadine sul futuro prossimo del Parco Torlonia.

Guarda il video integrale a 360° della conferenza stampa

Coadiuvato dalla dott.ssa Eliana Marcantonio, dirigente del Servizio patrimonio della Regione, Di Pangrazio ha mostrato le carte, illustrando la convenzione tra la giunta regionale e I Comune di Avezzano per la gestione provvisoria di Palazzo Torlonia e il Regolamento per la disponibilità pubblica, che resteranno in vigore fino all’avvio dei lavori di riqualificazione previsti dal Masterplan.

Questo protocollo – dichiara il presidente – rappresenta la chiave di volta e pone questo complesso nelle mani della città a prezzi irrisori, impegnando inoltre la regione Abruzzo con 4,7 milioni di euro per il restauro del complesso; solo un’altra delibera di giunta può annullare ciò che è stato fatto”.

Il Parco Torlonia è ormai luogo di manifestazioni culturali importanti negli ultimi tre anni, come lo spettacolo teatrale del Lanciavicchio, la Settimana Marsicana, il Premio Chimera d’oro. E’ poi finito al centro di polemiche in seguito allo spostamento paventato della polizia municipale nel lato est del palazzo, proposto dall’attuale amministrazione comunale e bocciato dalla Regione, proprietaria dello stabile.

Forte preoccupazione per il suo futuro, infine, c’è stata nei giorni scorsi a seguito della pubblicazione di un comunicato stampa dello staff del sindaco De Angelis, che annunciava un’imminente e chiusura del parco da parte della regione Abruzzo.

Nel corso della conferenza stampa il Presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio ha precisato:

Il Parco Torlonia non verrà chiuso. Sulla stampa sono uscite notizie fuorvianti. C’è un percorso iniziato nel 2015 per restituire il complesso alla collettività della Marsica e che è culminato nel Masterplan Abruzzo, per il restauro del complesso, e sul quale mi sembra sia in atto un ricorso sull’affidamento della progettazione dei lavori.

Per due anni il consiglio regionale si è fatto carico della responsabilità del complesso affidando lo stabile al comune di Avezzano attraverso una convenzione scaduta il 30 Aprile 2018. Fino ad oggi il complesso non è costato un euro alla collettività di Avezzano. In questi due anni il consiglio regionale ha messo a disposizione somme importanti per questo complesso, che sono state utilizzate sia per lo studio sulla vulnerabilità dell’edificio, sia per la sistemazione del Centro Studi Ugo Maria Palanza.

Nell’ultimo periodo c’è stata un’interpretazione errata da parte dell’amministrazione comunale sull’utilizzo del palazzo Torlonia: la Regione è intervenuta con una delibera per precisare i limiti e le possibilità di utilizzo del palazzo, destinato alla valorizzazione di attività culturali, sociali e formative. Nel marzo 2018 c’è stata una corrispondenza tra comune e regione; in una nota l’amministrazione comunale ha spiegato di essere impossibilitata a sostenere la spesa per la gestione del complesso immobiliare. Così ha chiesto alla regione di sospendere l’affidamento al Comune di Avezzano. Ancora una volta il consiglio regionale si è fatto carico delle spese producendo una delibera, venuta prima delle sollecitazioni del comune di Avezzano, che stabilisce la gestione temporanea dello stabile fino a fino legislatura o inizio masterplan.

Gli enti locali erano stati rassicurati ben prima del 30 aprile, come chiarito in un incontro in regione alla presenza del presidente D’Alfonso e del sindaco De Angelis. Probabilmente non è stata la politica che non ha guardato le carte ma chi doveva guardarle e suggerire alla politica probabilmente o non le ha guardate bene o non si è reso conto di quanto letto. Probabilmente sono i ‘suggeritori’ che creano qualche difficoltà”.

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