Mafia, antimafia e “Caso Montante”- la conferenza di Attilio Bolzoni al ventennale di Site.it

Redazione
Redazione
6 Minuti di lettura

Mafia e antimafia. Caso Montante, il ruolo dei giornalisti”. Di questo e di molto altro si è parlato nella conferenza di Attilio Bolzoni, giornalista di La Repubblica, tenutasi nella giornata conclusiva del festival “SITe.it, 20 anni e tre giorni d’informazione”.

GUARDA LA CONFERENZA INTEGRALE – Video a 360°


Attilio Bolzoni non ha peli sulla lingua:

Sono in tanti ad avere grosse colpe. funzionari dello stato, ufficiali dei carabinieri, direttori generali della Dia, magistrati  […] che non si sono accorti che un personaggio, non ambiguo ma oscuro, era diventato il paladino dell’antimafia numero uno in Italia. Molti non se ne sono accorti perché non avevano gli strumenti culturali, altri si sono voltati dall’altra parte, altri sono stati sui complici“.

E non risparmia i colleghi giornalisti:

Di colleghi bravi in Italia ce ne sono tanti; ma ce ne sono molti che scodinzolano. Sul caso Montante in molti hanno scodinzolato come dei cagnolini da salottino.  Alcuni di questi hanno ricevuto dei contributi in denaro, altri hanno avuto sistemati dei familiari, altri si sono ritrovati in questo cerchio magico di un regime economico di una finta antimafia per molti anni […]

E’ facile raccontare le mafie quando ci sono le stragi, i morti, le grandi tragedie; il problema è raccontare le mafie quando le mafie non sparano, e cioè quasi sempre. Solo in una piccola fase della sua esistenza la mafia ha organizzato stragi e attentati; nella fase più grande della loro esistenza le mafie non sparano, trattano, si nascondono. Ci sono adesso delle ‘mafie incensurate’ che sono difficilmente riconoscibili, ma un buon giornalista le sa riconoscere, senza dover aspettare i tempi della giustizia, che sono molto lunghi. Il giornalista ha quindi il dovere di anticipare l’azione del magistrato: su questo caso Montante nessun giornalista ha anticipato niente. E infatti nell’ordinanza di una bellissima indagine fatta dalla squadra mobile di Caltanissetta c’è un intero capitolo dedicato ai giornalisti“.


VIDEO INTERVISTA AD ATTILIO BOLZONI


Ma chi è Antonello Montante?

Imprenditore a capo del Gruppo Montante, è il paladino dell’antimafia finito in una inchiesta della DDA di Caltanissetta con l’accusa iniziale di Concorso esterno in associazione mafiosa e infine arrestato il 14 maggio di quest’anno per Associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, spionaggio e accesso abusivo a sistema informatico.
Montante ha ricoperto ruoli di vertice in Confindustria regionale, dove nel 2005 è stato presidente e delegato del presidente nazionale di Confindustria per la legalità, e di Unioncamere Sicilia. Il 20 gennaio 2015 – pochi giorni prima della notizia dell’inchiesta a suo carico per concorso esterno in associazione mafiosa – era stato designato componente dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati, su proposta del ministero dell’interno al tempo guidato da Angelino Alfano.

L’immagine del brillante imprenditore assume tinte fosche il 9 febbraio 2015, con la pubblicazione dell’articolo “Antonello Montante, l’industriale paladino dell’antimafia sotto inchiesta in Sicilia per mafia“, dei giornalisti Attilio Bolzoni e Francesco Viviano di La Repubblica. Un articolo e una data che rappresentano lo spartiacque tra il Montante paladino dell’antimafia e il Montante indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Un articolo e una data che segnano – per tutti coloro che hanno frequentato Antonello Montante – una cesura netta tra il Prima e il Dopo: in particolare per quei personaggi e funzionari pubblici che hanno continuato a intrattenerci rapporti anche dopo che la notizia dell’inchiesta a suo carico è diventata di pubblico dominio.


SITe.it è in possesso del diario segreto di Montante e ne sta pubblicando il contenuto. Il documento contiene molti dati e informazioni interessanti che aiutano a capire il funzionamento, lo sviluppo e il radicamento di quello che viene ormai definito come “Sistema Montante”. Una ragnatela di relazioni di alto livello intrattenute dall’imprenditore siciliano, “relazioni pericolose” con politici, imprenditori, prefetti, alti funzionari dello Stato, dirigenti dei servizi segreti, magistrati, giornalisti, personaggi pubblici, esponenti dell’antimafia e giornalisti.

SULLO STESSO ARGOMENTO LE ESCLUSIVE DI SITE.IT:



SITe.it 20 anni e 3 giorni di informazione

La conferenza di Attilio Bolzoni “Mafia e antimafia. Caso Montante, il ruolo dei giornalisti” si è tenuta domenica 9 settembre nel Circolo ippico marsicano, Luco dei Marsi località Petogna. L’evento era inserito nell’ambito della tre giorni organizzata per il ventennale della registrazione della nostra testata. Per il programma completo CLICCA QUI



Condividi questo articolo