LUCO – Il sindaco De Rosa rinuncia a svendita ex ammasso: “Qui nuove scuole sicure e servizi”

Redazione
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E’ ufficiale. Con la Delibera n. 100/2017 [ scarica il pdf ] la nuova Giunta De Rosa mette la parola fine sull’ex ammasso:  votata all’unanimità la rinuncia alla vendita di questa vasta area pubblica ai privati. La delibera è stata notificata ai ricorrenti nei giorni scorsi.

Burocratica la formula utilizzata nella deliberazione:

L’Assessore Mauro Petricca propone di deliberare: 1. Di revocare la delibera n 6 dell’11.01.2017 (…) 2. Di prendere atto che l’esperimento negativo della gara non ha (…) 3. Di non voler riproporre alcun esperimento di gara analogo a quello già svolto perché non rispondente ai programmi di questa amministrazione; 4. Di dare mandato agli uffici competenti di prendere atto della volontà di questa Amministrazione; 5. Di trasmettere il presente atto all’Avvocato Guido Ponziani e ai ricorrenti. La Giunta Comunale approva la deliberazioneUnanime nel voto reso in forma palese e per alzata di mano”. Stop.

I ricorrenti, e i cittadini, tirano un sospiro di sollievo. L’area – oltre 10mila mq destinati sul Piano regolatore generale a Verde pubblico, Servizi generali e Parcheggi – era stata messa all’asta per 900mila euro dall’ex Giunta Palma: una colata di cemento di quasi 22mila metri cubi, sufficienti a realizzare fino a 70 appartamenti. Una grande speculazione privata bloccata dal ricorso al Tar presentato da alcuni cittadini luchesi, che ritenevano tale scelta illegittima e dannosa per la collettività: il Tar Abruzzo ancora non si pronuncia nel merito, ma nel frattempo l’asta – forse proprio per il clamore suscitato dalla notizia del ricorso – andò deserta.

Ora il sindaco Marivera De Rosa dichiara senza mezzi termini che “L’ex ammasso è fondamentale per il futuro del nostro paese”. E annuncia: lì sorgerà un polo di servizi e nuove scuole sicure. Senza aree pubbliche disponibili – precisa inoltre il sindaco – oggi non sarebbe possibile nemmeno presentare i progetti”. Una brutta storia che si è risolta per fortuna a lieto fine. Grazie forse proprio a quel ricorso presentato, a proprie spese, da alcuni cittadini.



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E’ ufficiale. Con la Delibera n. 100/2017 [ scarica il pdf ] la nuova Giunta De Rosa mette la parola fine sull’ex ammasso:  votata all’unanimità la rinuncia alla vendita di questa vasta area pubblica ai privati. La delibera è stata notificata ai ricorrenti nei giorni scorsi.Burocratica la formula utilizzata nella deliberazione:“L’Assessore Mauro Petricca propone di deliberare: 1. Di revocare la delibera n 6 dell’11.01.2017 (…) 2. Di prendere atto che l’esperimento negativo della gara non ha (…) 3. Di non voler riproporre alcun esperimento di gara analogo a quello già svolto perché non rispondente ai programmi di questa amministrazione; 4. Di dare mandato agli uffici competenti di prendere atto della volontà di questa Amministrazione; 5. Di trasmettere il presente atto all’Avvocato Guido Ponziani e ai ricorrenti. La Giunta Comunale approva la deliberazione “Unanime nel voto reso in forma palese e per alzata di mano”. Stop. I ricorrenti, e i cittadini, tirano un sospiro di sollievo. L’area – oltre 10mila mq destinati sul Piano regolatore generale a Verde pubblico, Servizi generali e Parcheggi – era stata messa all’asta per 900mila euro dall’ex Giunta Palma: una colata di cemento di quasi 22mila metri cubi, sufficienti a realizzare fino a 70 appartamenti. Una grande speculazione privata bloccata dal ricorso al Tar presentato da alcuni cittadini luchesi, che ritenevano tale scelta illegittima e dannosa per la collettività: il Tar Abruzzo ancora non si pronuncia nel merito, ma nel frattempo l’asta – forse proprio per il clamore suscitato dalla notizia del ricorso – andò deserta.Ora il sindaco Marivera De Rosa dichiara senza mezzi termini che “L’ex ammasso è fondamentale per il futuro del nostro paese”. E annuncia: lì sorgerà un polo di servizi e nuove scuole sicure. Senza aree pubbliche disponibili – precisa inoltre il sindaco – oggi non sarebbe possibile nemmeno presentare i progetti”. Una brutta storia che si è risolta per fortuna a lieto fine. Grazie forse proprio a quel ricorso presentato, a proprie spese, da alcuni cittadini.

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