La Giunta comunale ha deliberato la svendita ai privati dell’ex ammasso, l’unica area pubblica all’interno del paese: l’asta fissata per l’8 maggio.
Sparisce così dal Piano regolatore oltre un ettaro destinato a verde pubblico, servizi generali e parcheggi e si consente, in un’area centrale, una speculazione privata con una colata di cemento fino a 22mila metri cubi.
E’ Allarme – A rischio la realizzazione di opere pubbliche per i prossimi decenni. Appello a tutti i candidati sindaci e consiglieri: “Dichiaratevi da subito contrari alla vendita dell’ex ammasso e favorevoli alla sua destinazione pubblica”. Tre cittadini diffidano la Giunta e ricorrono al TAR Abruzzo: “Vendita dannosa per la collettività. La procedura è illegittima”.
Sparisce così dal Piano regolatore oltre un ettaro destinato a verde pubblico, servizi generali e parcheggi e si consente, in un’area centrale, una speculazione privata con una colata di cemento fino a 22mila metri cubi.
E’ Allarme – A rischio la realizzazione di opere pubbliche per i prossimi decenni. Appello a tutti i candidati sindaci e consiglieri: “Dichiaratevi da subito contrari alla vendita dell’ex ammasso e favorevoli alla sua destinazione pubblica”. Tre cittadini diffidano la Giunta e ricorrono al TAR Abruzzo: “Vendita dannosa per la collettività. La procedura è illegittima”.
LUCO, Area ex ammasso, cittadini ricorrono al Tar:
“Vendita dannosa per la collettività. La procedura è illegittima”
LUCO DEI MARSI – Quella della vendita dell’area comunale dell’ex ammasso è una brutta storia che non avremmo mai voluto dover scrivere.
Che era stata indetta l’asta lo abbiamo appreso per caso, consultando l’Albo pretorio online del Comune. Visti i pericoli e verificate tutte le illegittimità, in via bonaria e senza clamore il 6 marzo ci siamo decisi a depositare al protocollo una “Diffida al ritiro in autotutela di atti illegittimi e dannosi per la comunità” indirizzata al Sindaco [a fondo pagina il testo integrale].
La risposta del Comune arriva, tramite raccomandata, solo il 13 aprile. Sindaco e Capo ufficio tecnico ci scrivono che “Il bando proposto ricalca quello già precedentemente approvato con determina UTC n. 174 del 27.10.2011” ma non danno alcuna risposta a quanto richiesto nella diffida, tranne ammettere che si tratta di “vendita e non acquisto”.
In ogni caso il 10 aprile – termine ultimo di scadenza e in assenza di risposte – eravamo stati costretti a presentare il ricorso al Tar Abruzzo e a chiedere “l’annullamento dei provvedimenti impugnati” e – visto che l’asta è fissata per l’8 maggio – si richiede anche un “provvedimento cautelare di sospensione dell’efficacia degli stessi”.
Il ricorso al Tar – tra l’altro molto oneroso e che volentieri ci saremmo risparmiati – è l’unico strumento che la Giunta comunale ci ha lasciato per impedire una vendita che è oggettivamente dannosa per tutta la collettività luchese. Ma questi amministratori sono avvezzi a vendere con facilità i beni comunali, come già successo con la Fucino gas.
A questo punto – viste tutte le illegittimità procedurali e il ricorso pendente – ci auguriamo che l’asta dell’8 maggio vada deserta e che comunque, alla fine, il Tar annulli tutti i provvedimenti adottati dalla Giunta, in quanto abnormi e illegittimi.
Nell’attesa, rivolgiamo un appello a tutti i candidati alle prossime elezioni affinché si dichiarino – da subito e pubblicamente – contro la vendita ai privati di quest’area comunale fondamentale per lo sviluppo futuro di Luco.
I ricorrenti
IL TESTO DELLA DIFFIDA AL SINDACO (8 marzo 2017)
Al Sindaco
del Comune di Luco dei Marsi
Oggetto: Diffida al ritiro in autotutela di atti illegittimi e dannosi per la comunità
I sottoscritti cittadini luchesi chiedono all’Amministrazione comunale di Luco dei Marsi l’immediato ritiro in autotutela degli atti riguardanti il programma integrato di intervento (art. 30-bis L.R. n. 18/83) sull’area ‘Ex Consorzio Agrario’, in quanto illegittimi. Basti considerare i seguenti profili (che sono solo alcuni tra i molteplici che a nostro modesto avviso è possibile riscontrare e censurare):
a) tutti gli atti fanno confusione tra i concetti di Recupero e riconversione del patrimonio edilizio esistente e il concetto di Abbattimento dello stesso;
b) gli atti nulla chiariscono in ordine all’impatto della procedura di variazione urbanistica di detta area sugli standard previsti dal vigente PRG;
c) l’Amministrazione non può vincolare il Consiglio comunale ad adottare una ipotetica Variante urbanistica. E come si può bandire una gara presupponendo che tale Variante sarà certamente approvata dalla Regione?
d) vi è palese difformità tra lo Schema di bando approvato con la Determinazione 30 del 14 febbraio 2017 e il Bando pubblicato il 28 febbraio 2017, prot. 1845 (che doveva invece ricalcare fedelmente lo Schema di bando);
e) la Deliberazione di Giunta Comunale n. 6/2017 prevede un’illegittima commistione tra i Criteri di selezione delle offerte e i Requisiti di partecipazione, ciò in contrasto con quanto reiteratamente ribadito dall’AVCP e dall’ANAC;
f) lo Schema di bando approvato con Determinazione 30 del 14 febbraio 2017 omette di indicare i Criteri di selezione dell’offerta e pare omettere di indicare l’importo a Base d’asta;
g) sempre la Determinazione 30 del 14 febbraio 2017 prevede “Offerte esclusivamente a rialzo” e richiama l’art. 59 del D.lgs. n. 50/2016: ma tale norma vieta invece le offerte al rialzo.
Tutto ciò premesso, i sottonotati cittadini di Luco dei Marsi, preoccupati del destino dell’unica area strategica pubblica ricadente all’interno del centro abitato di Luco dei Marsi
CHIEDONO DI ANNULLARE:
1 – la Deliberazione di Giunta comunale n. 6 dell’11 gennaio 2017, avente ad oggetto “Programma integrato di intervento (art. 30-bis L.R. n. 18/83) – Atto di indirizzo.”;
2 – la Determinazione n. 30 del 14 febbraio 2017, avente ad oggetto “Individuazione del soggetto proponente del programma integrato di intervento (art. 30-bis L.R. n. 18/83) del Comune di Luco dei Marsi sull’area ‘ex Consorzio Agrario’. Determinazione a contrattare ex articolo 192 D.Lgs.vo n. 267 del 2000 – art. 32 D.Lgs.vo 18 aprile 2016, n. 50 – Approvazione schema lettera di bando; Indizione di gara mediante procedura aperta”;
3 – il Bando di gara per procedura aperta prot. 1845 del 28.02.2017.
Distinti saluti
F.to: Angelo Venti, Antonio Amadoro,
Giovanni Paris, Venanzio Venditti
Giovanni Paris, Venanzio Venditti
LUCO ALL’ASTA – LEGGI ANCHE:
site.it/briganti 2017 – 9 [ scarica il pdf completo ]
– LUCO ALL’ASTA (1): svendite di fine mandato, cittadini ricorrono al TAR
– LUCO ALL’ASTA (2) – Stravolti gli standard urbanistici del Piano regolatore
– LUCO ALL’ASTA (3) – Svendita ex ammasso: i danni per proprietari, artigiani e professionisti
– LUCO ALL’ASTA (4) – A rischio le future opere pubbliche. E le scuole sicure?