Libera: “Accendiamo i riflettori sulla ricostruzione post-sisma”

Redazione
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L’ Aquila, 14 novembre 2015 Comunicato Stampa

Visita presidente Sergio Mattarella all’Aquila

Libera: “Accendiamo i riflettori sulla ricostruzione post-sisma.”

Libera in occasione della prossima visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel capoluogo abruzzese, invita ancora una volta ad accendere i riflettori su quanto è avvenuto e quanto sta avvenendo all‘Aquila con la ricostruzione post sisma. Una ricostruzione che a quasi sette anni dal sisma prosegue a rilento, con ordinanze in deroga alle leggi ordinarie e i conseguenti allentamenti dei controlli antimafia, una ricostruzione privata con un quadro normativo carente, dilagare della corruzione e delle infiltrazioni, processi che si avviano verso la prescrizione.

“Una denuncia – commenta Libera – che vuole rappresentare un atto d’amore e di rispetto per questa meravigliosa terra e per le tante persone che non ci sono più. Una denuncia seria e documentata per far emergere anche le cose positive che sono state fatte con la responsabilità di continuare a cercare le cose che non vanno. L’Abruzzo è una terra stupenda, forte e generosa, anche se con tante ferite ma con tutti gli anticorpi per poter reagire”.

Già nel 2010 – prosegue Libera – con un dossier documentato avevamo evidenziato come una legislazione emergenziale e le ordinanze in deroga alle leggi ordinarie avevano prodotto un generalizzato allentamento dei controlli spianando la strada a fenomeni corruttivi, a malaffare e penetrazione di ditte legate ad organizzazioni criminali come dimostrato successivamente anche dalle cronache giudiziarie. Allentamenti dei controlli che hanno consentito la lievitazione a dismisura dei prezzi e favorito la cattiva realizzazione dei lavori che, finora, hanno provocato l’evacuazione di decine di Map e centinaia di alloggi del Progetto case.

Abbiamo denunciato come a  L’Aquila la ricostruzione privata – per cui la spesa prevista è di miliardi di euro – è fuori controllo. La scelta di trasformare il contributo dello Stato in indennizzo al proprietario come primo effetto ha impedito il ricorso a gare di appalto pubbliche, eliminando così anche i relativi controlli. A L’Aquila è in funzione un meccanismo perverso – che coinvolge tecnici, proprietari, ditte e funzionari dello stato – finalizzato a mettere le mani sugli indennizzi dello Stato per la ricostruzione privata: l’effetto palpabile è che la corruzione si sta diffondendo alla radice di tutta la società, favorendo così anche la penetrazione e il radicamento della criminalità organizzata.

Con le ordinanze in deroga, a L’Aquila, si è trasformato in legale tutto quello che nel resto d’Italia è invece illegale. Nel capoluogo abruzzese anche il terremoto rischia di andar in prescrizione, producendo sconforto, sfiducia e rassegnazione nella popolazione. Non è un caso che le difficoltà nel portare avanti tutti i processi per corruzione e criminalità legati a emergenza e ricostruzione hanno come denominatore comune proprio la legislazione emergenziale e gli allentamenti dei controlli consentiti dalle ordinanze in deroga: bagni chimici, puntellamenti, isolatori sismici, ricostruzione dei beni artistici e delle proprietà della chiesa, ricostruzione delle scuole della Provincia. Infatti malgrado le denunce e l’impegno delle forze dell’ordine e della magistratura, a cui siamo riconoscenti – conclude Libera – quasi tutti i processi legati a emergenza e ricostruzione si avviano a grandi passi verso la prescrizione grazie agli effetti devastanti delle ordinanze in deroga alle leggi ordinarie.

LIBERA,

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