Impianto irriguo Fucino – Paolucci conferma: con modifica progetto a rischio

Redazione
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Velino visto dal Fucino

Per il nuovo impianto irriguo del Fucino è allarme. Sull’argomento, di recente, abbiamo già pubblicato questo articolo:

Indietro tutta! L’impianto irriguo del Fucino ripassa da via. A rischio 50 milioni di finanziamento Cipe

Pubblichiamo di seguito un comunicato del consigliere regionale
Silvio Paolucci che conferma i timori già espressi nel nostro articolo.

COMUNICATO STAMPA

Sull’imponente intervento infrastrutturale a beneficio dell’agricoltura fucense, la Giunta lenta che rallenta l’Abruzzo ha un solo merito: quello di appropriarsi del lavoro della Giunta del centrosinistra.

Dopo le verifiche interne della scorsa settimana causate dalla spaccatura all’interno delle forze politiche che sorreggono Marsilio, la maggioranza si risveglia dal torpore estivo. A rompere il silenzio, il Vicepresidente con delega all’agricoltura che, in maniera trionfalistica, rivendica un risultato storico: 50 milioni di euro per la realizzazione della rete irrigua in pressione per la piana del Fucino, al fine di risolvere i problemi di carenza idrica che si registrano in zona da decenni.

Vorremmo ricordare a questo esecutivo distratto, o in mala fede per intestarsi meriti altrui evidentemente, che tale intervento è uno dei 77 previsti dal Masterplan, approvato nel 2016 con una dotazione di 1,5 miliardi di euro, che sta generando cantieri in tutta la regione.

Rivendicazioni a parte, il commento del Vicepresidente non ci lascia sereni.

La modifica progettuale che cancella, di fatto, il bacino di accumulo dell’acqua tra Pescina e San Benedetto dei Marsi, accanto al fiume Giovenco, ci preoccupa non solo dal punto di vista della mitigazione del rischio idraulico, inesistente con questa conformazione, ma soprattutto sulla tenuta stessa progettuale. Tale configurazione, infatti, prevede l’estrazione dell’acqua dal sottosuolo e su questo l’Autorità di Bacino ha già espresso nel corso del percorso partecipativo che ha accompagnato il progetto molteplici perplessità.

Non vorremmo che questa scelta pregiudicasse l’intera operazione.

L’utilizzo delle acque superficiali e il loro accumulo durante la stagione invernale, unitamente al riuso delle acque reflue, previo potenziamento della capacità depurativa, rappresentano la soluzione ideale, così come suggerito dall’Autorità.

Ancora una volta questa maggioranza, che non è in grado di attrarre un solo centesimo aggiuntivo per l’Abruzzo, frena sui progetti avviati dirigendoli su binari morti, rallentando un’opera attesa da decenni che finalmente, grazie al lavoro della Giunta D’Alfonso, stava trovando compimento. Vogliamo sapere come e quando otterranno le risorse aggiuntive ai 2,8 miliardi di euro attratti in Abruzzo dal Governo precedente.

Stando ai fatti, le azioni della Giunta lenta e del tramontato Governo gialloverde hanno destinato per la nostra regione solo qualche briciola, con il serio rischio che l’autonomia portata avanti dalla Lega sottragga ulteriori milioni di risorse alla comunità abruzzesi.

Silvio Paolucci Capogruppo  Consiliare  del Partito Democratico

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