Il Ministro Gelmini e gli atenei inutili: «il caso limite è Celano». Peccato che a volere quell’università è stato il deputato Pdl Filippo Piccone

Redazione
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Prima l’articolo di Claudio Marincola su “il messaggero” dell’otto novembre scorso, poi l’inserto ciclostilato site.it/dietrocastello, distribuito a Celano la settimana scorsa. Ora a puntare il dito sull’università di Celano nel tg2 delle ore 13 di giovedì 11 dicembre è stata il ministro Gelmini  in persona, seguita a ruota da Gian Antonio Stella su il corriere online con l’articolo «L’Italia degli atenei inutili: il caso limite di Celano, sui monti della Marsica: un corso di ingegneria agroindustriale con 7 prof per 17 ragazzi».

Peccato che nessuno ha avvertito  il ministro Gelmini che a volere a tutti i costi quella università, con tutti gli sprechi che genera, è proprio un parlamentare di centrodestra, l’onorevole Filippo Piccone.

Già senatore forzaitaliota nella passata legislatura, ora deputato per il Pdl, Piccone a luglio si è dimesso da sindaco di Celano per candidarsi, per il centrodestra, alla poltrona di presidente della regione Abruzzo nelle elezioni di domenica prossima. Solo all’ultimo momento, non si sa ancora per quali motivi, è stato sostituito con il teramano Gianni Chiodi, quello delle bancarelle. Nominato coordinatore del Pdl per l’Abruzzo, con Piccone il centrodestra vede i sorci verdi, rischiando la non ammissione alle elezioni a causa di gravi irregolarità consumate nella presentazione delle liste. (Per chi vuole conoscere le sue gesta da sindaco, CLICCARE QUI e consultare le pagine 7-8-9 di site.it/marsica 2007-12, oppure gli inserti ciclostilati site.it/briganti )

Uomo sanguigno, l’onorevole Piccone. Dopo l’articolo dell’otto novembre su “Il Messaggero”, Piccone ha fatto distribuire in paese, a sua firma, un duro volantino di protesta, significativamente titolato  “L’ignoranza non ha confini!!!” . Leggere per credere: per scaricare il pdf del volantino CLICCA QUI.

Chissà ora come ha preso, l’onorevole Piccone, il servizio del tg2 e le dichiarazioni del ministro Gelmini, sua collega di partito.

Di seguito riportiamo il testo dell’articolo pubblicato su site.it/dietrocastello. (Per scaricare la versione pdf del ciclostilato CLICCA QUI)

Avezzano e Celano
Università marsicane…

Ministri e portavoce di governo sostengono che gli sprechi nelle università passano anche per i corsi con pochi studenti e il moltiplicarsi di sedi nei piccoli centri.
E quando c’è da sprecare, nella Marsica non ci tiriamo indietro, tanté che negli ultimi anni sono nate ben due sedi universitarie, una ad Avezzano e una Celano.
Un articolo su “Il messaggero” dell’8 novembre scorso ha scatenato, soprattutto a Celano, una rabbiosa polemica: “con 7 professori, le matricole quest’anno saranno solo 17”.
Il riferimento è al corso di Ingegneria agroindustriale: “Un rapporto costi/benefici da brivido. Ma a Celano quando si mettono in testa una cosa è quella. Il corso è affiliato alla Facoltà di Ingegneria dell’Aquila, facoltà che gode di buone referenze e dista solo 40 minuti.” A finanziarlo con 600mila euro è un Consorzio tra comune di Celano, università, banche e aziende locali, tra cui quelle della famiglia del sindaco on. Filippo Piccone e di alcuni altri suoi amici.
La sede è in un ex scuola elementare comunale che l’allora sindaco Piccone ha concesso – nota il giornalista –  in comodato gratuito …al “suo” consorzio.
La reazione di Piccone è stata alquanto dura: con un volantino pieno di insulti – significativamente titolato “L’ignoranza non ha confini!!!” – contesta articolo e giornalista, esalta la storia di Celano, cita i nomi dei celanesi illustri e infine precisa: gli iscritti non sono 17, ma ben 48!
Da Celano si passa poi ad Avezzano, dove l’Università di Teramo ha aperto da 5 anni una facoltà di giurisprudenza: 300 iscritti.
“Tenerla in vita – denuncia sempre su ‘Il messaggero’ Carlo Comel, ex assessore di Avezzano – costa alle casse comunali 1 milione e duecentomila euro l’anno. E’ il 40% della capacità di investimento del Comune che pure avrebbe bisogno di nuove infrastrutture e di un sistema idrico più efficiente”.
E ora, grazie al ministro Gelmini, c’è chi pensa di unire le due prestigiose esperienze in una ancor più prestigiosa Fondazione universitaria marsicana.
La redazione di site.it

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