Enti locali contro le mafie: Avviso pubblico a Luco

Redazione
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Sono trascorsi pochi giorni dalla conclusione dei quattro appuntamenti organizzati da Libera L’Aquila, Site.it e Legambiente Marsica. Quattro segni di speranza, promossi per informare l’opinione pubblica sulla reale pericolosità delle infiltrazioni mafiose in Abruzzo e nella Marsica. Quattro appuntamenti per rompere il silenzio: il mondo della società civile, delle associazioni e dei singoli cittadini ha iniziato a muovere i primi passi. E la politica locale?
In molti si chiedono in che modo il mondo politico può impegnarsi nel contrastare la criminalità organizzata. Una delle proposte di Libera è l’adesione ad Avviso Pubblico (www.avvisopubblico.it). Una rete di Comuni, Province, Regioni e Comunità montane, nata nel 1996 con l’intento di unire e organizzare gli amministratori pubblici impegnati nella lotta alle mafie tramite la promozione e la diffusione della cultura della legalità democratica, in particolare all’interno della Pubblica amministrazione.
Chiediamo alla politica di fare la sua parte. «Occorre una politica volta a eliminare le condizioni che favoriscono lo sviluppo del fenomeno mafioso – diceva Pio La Torre – una politica che dia ordine ai fatti economici, che organizzi e programmi lo sviluppo, che riduca lo spazio del liberismo selvaggio».
Parole terribilmente attuali anche per l’Abruzzo. Abbiamo più che mai bisogno di una politica che recuperi il suo primato e la sua sostanza etica. Non onnipotente, ma nemmeno appiattita sulla pura gestione dell’esistente per la paura di perdere consenso. Una politica che sappia trasformare e guardare lontano, perché solo una politica capace di progetto, tensione, sogno, e profezia è una politica vicina ai cittadini.
In Abruzzo, il primo ad aderire ufficialmente ad Avviso Pubblico è stato il Comune di Luco dei Marsi. Ci auguriamo che altri enti pubblici seguano il suo esempio.

Il coordinatore di Libera l’Aquila
Giuseppe La Pietra

Dicembre 2007

tratto da: site.it/marsica 2007-12 (scarica il PDF)
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