“Cose nostre” nell’Abruzzo interno: arresti e sequestri a Tagliacozzo

Redazione
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TAGLIACOZZO – I GICO della Guardia di finanza arrestano tre persone a Tagliacozzo (Aq) e sequestrano “La Contea camping“, un complesso turistico del valore di 2 milioni e mezzo di euro di proprietà della società “Alba d’oro srl“. L’accusa è di aver riciclato in Abruzzo soldi provenienti dal cosiddetto Tesoro del boss Vito Ciancimino.

Intanto, mentre gli arrestati di Tagliacozzo respingono le accuse, il figlio del boss Ciancimino, Massimo, da alcuni mesi collabora con gli inquirenti di Palermo. Nel video il servizio di Telejato, la tv antimafia di Partinico (Pa), diretta da Pino Maniaci.

Ma torniamo in Abruzzo, nella Marsica, all’inchiesta sulla “Operazione Alba d’oro” a Tagliacozzo.L’operazione – ha detto in conferenza stampa Leonardo Matera riferendosi all’Abruzzo – e’ il primo esempio conclamato di infiltrazione mafiosa“. E questa ammissione, dopo anni di dichiarazioni rassicuranti in tema di infiltrazioni mafiose in Abruzzo, per noi di SITe.it è al momento l’aspetto più importante.
Ma torniamo all’inchiesta per riciclaggio di capitali nella Marsica, l'”Operazione Alba d’oro”.A finire agli arresti tre imprenditori del luogo: Nino Zangari (44 anni, custodia cautelare in carcere), mentre per Augusto Ricci (47 anni) e Achille Ricci (51 anni) sono disposti gli arresti domiciliari. I tre imprenditori tagliacozzani sono accusati, in concorso tra loro, del reato di cui all’art. 648 del codice penale e rischiano una condanna da 4 a 12 anni di carcere.La “Sagace attività d’indagine – si legge nel comunicato stampa emesso dal Comando provinciale di L’Aquila della Guardia di finanza – prontamente ed efficacemente diretta dalla Procura della repubblica di L’Aquila-Direzione investigativa antimafia, ha consentito di individuare tempestivamente attraverso attività di prevenzione, la presenza sul territorio abruzese di soggetti collegati attraverso una fitta rete di prestanomi al Clan Ciancimino“.[ Per scaricare il pdf del comunicato stampa CLICCA QUI ]Nel comunicato stampa si legge che le indagini che hanno portato agli arresti di oggi, si sono protratte “per oltre due anni“. Site.it pubblicò “Cose nostre nell’Abruzzo interno“, una sua prima inchiesta giornalistica sul reinvestimento nella Marsica di capitali riconducibili a Ciancimino e specificatamente sul caso “Alba d’oro”, esattamente tre anni fa, nel numero di marzo 2006 di site.it/marsica.[ per scaricare il pdf di site.it/marsica 2006-n 7 CLICCA QUI ]Quella inchiesta (tranne le lodevoli eccezioni di primadanoi.it, Liberainformazione.org Left-avvenimenti , la Tv satellitare franco-tedesca ARTE e pochissime altre testate), fu accolta dal disinteresse generale della stampa locale e dei quotidiani regionali. In questi tre anni hanno volutamente ignorato la notizia: da domani, c’è da starne certi, tutti pubblicheranno pagine e speciali sugli arresti di Tagliacozzo. In ogni caso, meglio tardi che mai.Come SITe.it , dopo quel numero del 2006, siamo tornati sull’argomento a più riprese. Nell’autunno 2007 abbiamo organizzato, in collaborazione con Libera L’Aquila e Legambiente Marsica, una serie di appuntamenti sul rischio di penetrazioni mafiose in Abruzzo. Iniziative che hanno prodotto due interrogazioni parlamentari proprio sul caso “Alba d’oro” di Tagliacozzo. In particolare, siamo tornati sull’argomento con due inserti ciclostilati di site.it/briganti, che consigliamo di leggere, in quanto testimoniano l’allargarsi, già dal 2006, delle attività di questo gruppo di imprenditori anche a Sulmona, Avezzano e Carsoli .[per scaricare il pdf del numero 4 di site.it/briganti CLICCA QUI ]

[ per scaricare il pdf del numero 5 di site.it/briganti CLICCA QUI ]

Infine, nel dicembre 2007, abbiamo pubblicato “Le mani sull’Abruzzo interno“. Si tratta praticamente di un numero monografico sul reinvestimento di capitali sospetti nella Marsica, con un ampio spazio dedicato, manco a dirlo, proprio al caso “Alba d’oro” e alla rete di relazioni che questo gruppo stava estendendo ben oltre i confini marsicani. In questo numero monografico, si pubblicavano infatti anche i dati di altre due società sospette, la Marsica plastica srl (cf: 01700320664) e la Ecologica Abruzzi srl, che testimoniano dell’allargarsi degli interressi di quel gruppo di imprenditori dalla gestione del gas e di strutture ricettive, anche al campo di rifiuti e produzione di energia. Inutile dirlo, anche in queste società figurano a vario titolo i tre arrestati di oggi, unitamente ad altri personaggi siciliani e imprenditori marsicani. Sembra, al momento, che queste due società non siano state toccate da questa inchiesta. E nel comunicato stampa nemmeno si fa cenno agli oltre 200mila euro di contributi regionali ricevuti nel 2006 dalla Alba d’oro srl.

[ per scaricare il pdf di site.it/marsica 2007 n. 12 CLICCA QUI ]

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[ Per la conferenza stampa su Abruzzo 24 ore.tv CLICCA QUI ]

[ ESCLUSIVO – L’intervento di Nino Zangari durante il convegno con Giuseppe Lumia, (vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia) tenutosi ad Avezzano nel dicembre 2007 ]

[ ESCLUSIVO 2 – Sulla web tv di site.it , la sintesi della trasmissione in eurovisione della tv franco-tedesca ARTE sullle mafie in Europa del dicembre 2007. Sintesi sull’Italia con i servizi sui reinvestimenti di Alba d’oro a Tagliaccozzo e sul Centro commerciale di Celano]

La Redazione di SITe.it

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