Concerto di fine anno, un concerto per la vita – intervista a Orietta Spera

Redazione
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di Luisa Novorio

Avezzano – Domenica 16 dicembre alle ore 18,00 presso il Castello Orsini di Avezzano si svolgerà un evento che passa solo come “Concerto” ma che in realtà cela un progetto umanitario e di importanti tematiche sociali.
Organizzatrice, direttore artistico e presentatrice dell’ evento, istituzionalizzato ormai da anni dal Comune di Avezzano, è la nota giornalista Orietta Spera.


Quali sono le difficoltà nel portare avanti un evento così importante e complesso?

Orietta Spera

Un anno di lavoro compatto, coeso, con molto amore e molta passione, nel nome delle vittime della strada che andiamo a rappresentare ed evidenziare nel corso di questo evento. Nel 2016 l’istituzionalizzazione e comunque il nome di Alessandro Giancarli come simbolo, come egida sotto la quale porsi per evidenziare le vittime della strada. Un giovane che a 23 anni, nel 2012, ha perso la vita sulla famigerata “Cintarella” del Fucino. Prima di tutto la rivalutazione di questa figura. Non si vuole però passare solo attraverso il dolore, il dolore come pungolo, ma è l’allegria di Alessandro che vogliamo mettere in evidenza. L’amore per la vita che questo giovane aveva, allegria che motiva il fatto di volerlo ricordare così. Ovviamente bisogna evidenziare anche le problematiche viarie della nostra zona, in virtù del fatto che vittime della strada ce ne sono tantissime. Un reticolato di vie, soprattutto all’interno del Fucino, che va rivisto dagli Enti preposti”.

L’attenzione viene posta anche a un’altra iniziativa che rientra nella ricerca per la cura di una malattia congenita rarissima, vero?

Il concerto ha diverse tematiche al suo interno, quest’anno si impernia intorno alla vita e quindi ci saranno anche medici come il dott. Cialfi, e il dott. Cipollone dell’Ospedale di Avezzano, ostetricia e ginecologia. Direttamente coinvolti questi due reparti, per evidenziare l’operato quotidiano attuato per la vita. Quest’anno per l’appunto abbiamo posto l’attenzione alla ricerca per la terribile malattia “distrofia muscolare di Duchenne e Becker”, i proventi verranno convogliati alla Parent Project onlus “Amici di Denis.

Parlavamo di sorriso, quel sorriso che ti porta avanti nella vita e ti fa partecipe di determinate manifestazioni. Quali i protagonisti che doneranno il sorriso al pubblico che assisterà al Concerto di fine anno?

Il sorriso è quello dei giovani di tutte le età che costituiscono l’Orchestra di Fiati Armelis, 35 elementi, diretta dal M° Corrado Lambona e quello della pianista Valentina Di Marco. Si esibiranno due nomi ben noti al pubblico, il soprano Ilenia Lucci e il soprano Natalia Tiburzi, inoltre si potrà apprezzare la voce del bari/tenore Sandro Argentieri e anche la professionalità del giovane pianista Simone Sangiacomo. Poi vari capricci e sorprese per quanto concerne il piano musicale di quest’anno. Insomma un sorriso a tutto tondo, amplissimo a 360°. Come nella precedente edizione anche quest’anno si potranno ammirare le opere pittoriche di Gianna Danese e Filomena Fazi declamerà alcune poesie”.

L’anno scorso un successo, ti aspetti altrettanto o di più per questa edizione?

Mi aspetto sempre di più, abbiamo anche la Camera e il Senato della Repubblica Italiana come Enti patrocinanti. Ricordo che madrina della manifestazione, sin dall’inizio, è l’on.le Stefania Pezzopane. La manifestazione vanta il patrocinio anche del Comune di Avezzano, quello di Capistrello, paese di nascita di Alessandro Giancarli e anche del Comune di Gioia dei Marsi, paese che ha dato i natali al papà di Alessandro. Sarà ospite la signora Roxana Lazar, la mamma del piccolo Denis, rappresentante della associazione Parent Project onlus “Amici di Denis”. Parteciperanno la prof.ssa Maria Teresa Letta in rappresentanza della Croce Rossa Italiana, e l’UNITALSI.

Quali sono le problematiche che incontri nell’organizzare un evento così importante? perché si sa che non sono sempre tutte rose e fiori?

Diciamo che qualche spina c’è. Si incomincia a curare l’evento da gennaio in poi. Si inizia a cercare gli sponsor, l’aggregazione degli stessi orchestrali, lo studio per cambiare il piano musicale, stravolgere un po’ il programma perché non si può essere sempre fedeli a quello appena svolto. Ovviamente anche il motivo. L’anno scorso il perno era l’accoglienza, quest’anno la vita, l’anno prossimo bisognerà trovare il tema che connoterà il concerto di fine anno. Sono tante le cose da mettere in cantiere. Un ringraziamento vorrei porgerlo alla Fondazione Carispaq, che sempre supporta l’organizzazione”.

Domenica 16 dicembre sul palcoscenico del Castello Orsini si svolgerà un evento che coinvolge non solo la Città di Avezzano. Le persone hanno bisogno di partecipare per scoprire, per sapere e comprendere che basterebbe un sorriso e tendere la mano per ottenere dei grandi risultati.
Orietta Spera è l’emblema della organizzazione, del concerto di fine anno, conduttrice da ben 14 anni.

Fu il M° Antonio Stati a portare ben 23 anni fa la banda al Castello Orsini Colonna, un artista che è andato via troppo presto, solo pochi anni fa, il quale ha lasciato una sorta di eredità al M° Corrado Lambona. I due si adoravano, capita che nei nostri ambiti ci siano più inimicizie che altro, anche tra i direttori d’orchestra esiste un po’ di acredine, mentre invece Stati e Lambona si rispettavano reciprocamente e si volevano proprio bene, e l’uno disse all’altro ‘tu poi continuerai’, e così Corrado è subentrato“.

Un motivo per andare al Concerto di fine anno?

“La spinta dell’amore verso l’altro, capire il senso della vita, ascoltare tanta bella musica e vedere i giovani che si esibiscono, spinti a dare sempre di più, proiettati verso un futuro professionale. Una serata che fa bene a tutte le età”.


Ingresso gratuito. Al termine chiusura straordinaria con i fuochi pirotecnici.

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