Collelongo – Discarica “Le Grottelle”, bonifica al palo. Il sindaco: “Rimuovere i rifiuti”

Angelo Venti
Angelo Venti
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COLLELONGO – Si è conclusa con un nulla di fatto la Conferenza dei servizi tenutasi a Pescara presso gli uffici del Servizio gestione rifiuti e bonifiche della Regione, relativa alla bonifica della ex cava, trasformata in discarica, “Le grottelle” di Collelongo. Questo sito, negli anni, ha inghiottito quasi 17mila tonnellate di rifiuti ammassati senza alcun trattamento e – nel marzo scorso – si è ritrovato al centro di un traffico di rifiuti provenienti dalla Toscana e su cui aleggia il sospetto di un coinvolgimento della camorra.

L’oggetto dell’incontro di Pescara è la “Richiesta della ditta Tamburro Remo di trattamento dei materiali di riempimento area interna ex cava località Le grottelle”. Presenti il sindaco di Collelongo Rossana Salucci, Remo Tamburro rappresentante legale dell’omonima ditta (accompagnato dall’avv. Maurizio Minichilli), la ditta Eco Verde srl (intermediaria tra la Lucart produttrice dei fanghi e la ditta Tamburro) e infine i rappresentanti di Regione, Provincia, Arta e Asl. Dal verbale stilato al termine del Tavolo tecnico risulta che la documentazione presentata dalla ditta Tamburro “non contiene tutti gli elementi per una completa valutazione tecnica” e comunque “non ritiene accoglibile la proposta”.

“La conferenza dei servizi – ci dichiara il sindaco di Collelongo – ha confermato l’orientamento dell’amministrazione comunale e provinciale, che è quello della rimozione dei rifiuti. Abbiamo ricordato alla ditta Tamburro l’obbligo di rimozione. Non ha senso parlare di altre ipotesi, non possono aggirarsi atti giuridici definitivi”. La ditta Tamburro, infatti, risulta ancora inadempiente con quanto stabilito dal provvedimento della Provincia del 10 febbraio 2016 e dalla determina 57/352 dell’ufficio tecnico del comune di Collelongo del 25 novembre scorso, provvedimenti che invece la obbligavano ad un’immediata rimozione dei rifiuti che, dopo quasi due anni, rimangono invece ancora nell”ex cava.

La ditta Tamburro, dal canto suo, avrebbe proposto la bonifica attraverso la miscelazione dei rifiuti presenti nella cava con terreno vegetale. Da diversi mesi, infatti – in un’area a ridosso della strada circonfucense – la ditta sta accumulando terreno proveniente da sbancamenti ed è lo stesso Remo Tamburro che, in più di una occasione, ha dichiarato che quel materiale di riporto servirà per la bonifica della discarica di “Le grottelle”.

Ma è proprio quest’ultima area a far sorgere ulteriori domande

Layout 1Situata in comune di Trasacco a confine con il territorio di Luco, è composta da diverse particelle che al catasto terreni risultano ancora intestate a decine di vecchi proprietari: precisiamo però che Remo Tamburro sostiene di esserne l’attuale proprietario. Oggetto molti anni fa di attività di estrazione di ghiaia, su questa zona sono circolate in passato diverse voci – mai verificate – sulla ripetuta realizzazione di strane trincee, prima scavate e poi misteriosamente ricoperte. Certo è che quest’area – come si evince dalla documentazione in possesso di SITe.it – è stata interessata negli anni da molti smaltimenti, tanto che il terreno (anche prima degli ultimi scarichi del terreno di riporto) risulta innalzato di diversi metri rispetto al piano di campagna.

Angelo Venti e Claudio Abruzzo



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