CASTELLI – La collezione Terregna-Trivellizzi al Museo delle ceramiche

Redazione
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COMUNICATO STAMPA


LA COLLEZIONE TERREGNA-TRIVELLIZZI

L’Agosto a Castelli 2018 si apre, per il Museo delle Ceramiche, con un nuovo appuntamento culturale di altissimo livello: “il deposito della Collezione Terregna-Trivellizzi”, un impegno ispirato dalla profonda convinzione che la valorizzazione del Museo “scrigno gioiello” della comunità castellana vada oltre i confini comunali, provinciali e regionali. L’ evento rappresenta, infatti, la testimonianza del recupero del patrimonio artistico del nostro paese ed esalta la professionalità degli antichi maiolicari, lontani nel tempo, ma sempre vivi nella memoria storica.

La collezione Terregna-Trivellizzi, composta da 60 manufatti, è una raccolta incentrata soprattutto sulle opere dei grandi maestri del periodo d’oro della maiolica di Castelli, dai Grue ai Gentile, realizzata dal Prof. Terregna con la passione di un castellano impegnato, nello stresso tempo, con la sua fabbrica a conduzione societaria, ma di cui è stato certamente l’animatore principale, nella valorizzazione della grande tradizione locale riproposta in chiave moderna a livello della piccola industria.

Oggi, come ieri, l’arte della maiolica è il fulcro della vita di Castelli: la ceramica è una delle arti più antiche del mondo e Castelli è una delle più vetuste culle della maiolica: tener vivo questo filone dovrebbe essere il compito di ogni castellano ed abruzzese. Tutelare e valorizzare il preziosissimo patrimonio rappresentato da Castelli è una “chance” importante, anche per le prospettive turistico-culturali dell’Italia, che molti stranieri identificano come “il paese dell’arte”.

Il sentimento della propria identità, la valorizzazione dei tesori, che la storia ci offre, significano per la comunità castellana ma non solo, uno straordinario processo di crescita. Non dobbiamo, pertanto, limitare la nostra azione alla sola conservazione, ma coraggiosamente ampliarla a quello di stimolo, di raccordo per tutte le istanze e le sensibilità presenti nel territorio, compreso il “Collezionismo privato” elemento anch’esso vitale per la crescita della comunità.

Ci auguriamo che questo nuovo contributo riaccenda nell’animo dei castellani “quell’aria feconda” che gli ultimi eventi sismici hanno in parte soffocato, ma che è sempre presente nell’animo del maiolicaro, avviandone il cammino per una ulteriore crescita.


Salvatore Valerio Ferri

salvatorevalerioferri25@gmail.com

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