AVEZZANO – Caserma Torlonia: associazioni cittadine messe davanti al fatto compiuto

Redazione
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La polizia municipale verrà trasferita a breve nei locali del palazzo storico Torlonia: è quanto emerso da una consultazione “informale” tenutasi nella serata dell’8 Marzo presso il comune di Avezzano tra il sindaco dimesso Gabriele De Angelis e le associazioni cittadine della Pro Loco, Rotary Club, Lions Club e Centro Giuridico del Cittadino. Associazioni che si sono trovate di fronte al fatto compiuto, come stabilito dalla delibera comunale numero 46 del 27 febbraio scorso: una consultazione quindi che le ha di fatto escluse dalla possibilità di partecipare attivamente al progetto comunale. Ai già previsti 180 mila euro annuali, per la gestione comunale del parco regionale ex Arssa, si vanno così ad aggiungere altri 85mila euro di spesa, a carico dei cittadini avezzanesi, per adeguare i quindici locali del Palazzo del Principe che dovranno ospitare la polizia municipale.

Spostamento che, secondo l’ex sindaco De Angelis, non comprometterebbe la funzionalità socio-culturale del luogo storico: “l’Arssa non perderà la destinazione di spazio riservato ad associazioni ed attività culturali – afferma Gabriele De Angelis – il tutto sarà finalizzato all’attuazione del programma originario, ossia la riqualificazione del palazzo Torlonia, attraverso una logica che non sia solo sperpero di denaro. Non abbiamo fatto altro che dare attuazione a un iter amministrativo già iniziato da altri” (delibera comunale n. 68 del 21-12-2015, deliberazione giunta regionale n.309 del 15.6.2017). Rassicurazioni che non hanno affatto convinto le associazioni culturali presenti, le quali non vedono di buon occhio la convivenza forzata tra un presidio di pubblica sicurezza e le attività culturali della città. Un no secco al cambio di destinazione d’uso del Palazzo Torlonia viene dal presidente della Pro Loco Avezzano, Edoardo Tudico: “come massimo rappresentante della più grande associazione cittadina, che vanta quasi 5000 iscritti, ribadisco il nostro dissenso a questo spostamento che va a snaturare il progetto iniziale del Parco Torlonia come polo culturale”.

Molti sono stati i dubbi sollevati anche a proposito della vulnerabilità sismica dell’edificio: “come è possibile spostare un corpo di polizia in un luogo che dovrebbe essere messo in sicurezza a livello sismico solo per contenere un museo?”, afferma l’ingegnere Sergio Di Cintio (presente ma escluso dalla consultazione), promotore della petizione on line che, nel giro di pochi giorni, ha raccolto più di 700 firme. “Pare strano che prima si prendono le decisioni, con una delibera ufficiale, e poi si convocano le associazioni che avrebbero voluto esprimere la propria opinione su una decisione che ritengo impropria ed inadatta al luogo”: questo è il pensiero dell’arch. Pasquale Conti della Confarchitetti, redattore del masterplan di 4,7 milioni di euro finanziato dalla regione Abruzzo per il restyling del complesso oggetto di polemiche. Oltre ad esprimere le proprie preoccupazioni sull’impatto che una tale decisione potrebbe avere sulla realizzazione del progetto iniziale previsto nel masterplan, l’architetto Conti si interroga, oltre che sull’opportunità, anche sull’urgenza di tale spostamento.

Della stessa idea anche il vice presidente della Pro Loco Avezzano, Ilio Leonio: “come partecipante alla consultazione, ho provato a suggerire a De Angelis la possibilità di spostare il comando dei vigili presso l’ex commissariato di polizia (struttura adiacente al parco Arssa) almeno fino al termine di attuazione del master plan: d’altronde il palazzo Torlonia sta lì da fine ‘800 e non vedo l’urgenza di tale  spostamento”.  Leonio, molto contrariato,  ha anticipatamente abbandonato la consultazione, ritenendola “inutile,  dopo che l’ex sindaco ha rivendicato il diritto di governare a suo piacimento la città”, nonostante non ne fosse più formalmente a capo, a seguito delle dimissioni ufficiali presentate il giorno prima.

Al di là delle responsabilità politiche e delle rassicurazioni dell’ex sindaco De Angelis, sembra difficile immaginare la riproposizione di spettacoli teatrali come quelli del Lanciavicchio (tenutosi l’anno scorso) all’interno delle stanze del palazzo Torlonia, le stesse che dovrebbero accogliere la polizia municipale. Come potrà convivere la Settimana Marsicana con le esigenze funzionali dei vigili urbani? Con quali modalità potrà essere riproposto in questo spazio il Premio Chimera D’oro? Questi e tanti altri sono gli interrogativi che si pongono i cittadini avezzanesi, che fanno fatica a ad accettare una scelta così categorica.

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